Oltre l'avanguardia, verso la musica espressiva

Oltre l'avanguardia, verso la musica espressiva Taverna ha diretto air Auditorium per la Rai quattro partiture di autori contemporanei Oltre l'avanguardia, verso la musica espressiva • TORINO — Messaggero infaticabile della musica nuova, anche quest' anno Gianpiero Taverna se n'è arrivato con quattro partiture d'autori Contemporanei di cui una in prima esecuzione assoluta e una prima esecuzione per l'Italia. .' .11 direttore stesso, in un'intervista pubblicata dal giornale l'altro giorno, ha definito i tratti delle quattro Composizioni facilitando assai il nostro compito. «Come il ricordo di un carillon» ha definito il breve Concerio per orchestra di Niccolò Castiglio- Èi, eseguito per la prima volta a Ber_ n vent'annì fa. L'autore avrebbe dofuto ritirare il Premio Psacaropulo, assegnatogli, naturalmente previo pio assenso, per la composizione A tolemn music eseguita all'Audito- rium al principio della stagione scorsa. Ma ha avuto un ripensamento, e un foglietto Inserito nel progrmma informa che il compositore ha ritenuto di non accettare il premio. Gli altri tre pezzi — Concerto per pianoforte e orchestra di Fabio Vacchi, Due canti su testi di Sylvia Plath per soprano lirico-leggero e orchestra di Chiara Moresca, e Aube de Bleuets di Ajmone Maniero — sono invece recenti e in vario modo illustrano tutti la situazione attuale del comporre, doè lo sforzo di ricuperare una dimensione espressiva senza un ripudio polemico della recente avanguardia. Di quello che il passato ha arrecato fino a loro, questi giovani non vogliono buttar via niente, ma intendono farne l'uso die credono. Tra l'altro, non sono dei risparmiatori, non puntano all'economia dei mezzi. Tirano tutti alla grande ordiestra. Del Concerto per pianoforte di Vacchl (eseguito con rara proprietà da Massimiliano Damerini) dice Taverna che «è un ulteriore passo verso 11 recupero di tutti 1 legami con la tradizione che nessuna pseudo avanguardia è riuscita a Infrangere». Non credo che nemmeno qui et sia un ripudio dell'avanguardia, ma indubbiamente, con quel suo moto ondoso, il Concerto di VaccW sembra sorridere alla Valse di Ravel. Aube de Bleuets di Monterò è, secondo il direttore, .un grosso affresco che credo voglia, senza pudori, rifarsi al titolo» (che significa, salvo errore: alba di fiordalisi). Grande orchestra, e maneggiata con ineccepibile professionalità, per i Due canti di Chiara Maresca, in prima esecuzione assoluta. Le due poesie di Sylvia Plath sono bellissime (bella anche la traduzione, anonima, offerta nel programma) e stampano sul lavoro un segno di elevazione culturale. Il soprano Gabriella Ferronl le Ita intonate con sicurezza, difendendo coraggiosamente le ragioni della voce nel rapporto, un po' utopistico, con la grande orchestra manovrata energicamente dalla giovane compositrice, allieva di Paolo Renoslo, al quale il pezzo è dedicato. Un discreto pubblico ha applaudito con convinzione. ni, ni.

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