Montedison ha trovato l'America

Montedison ha trovato l'America Vincente la nostra tecnologia nel settore materie plastiche Montedison ha trovato l'America Il fatturato del gruppo italiano negli Stati Uniti è di circa 150 milioni di dollari DAL NOSTRO INVIATO NEW YORK — Come vanno gli affari per la Montedlson in America? «Beile, ami benissimo-, sostengono gli uomini e gli alleati di Schlmbemi. Affacciatasi da poco tempo — un anno. In certi casi meno — sul mercato finanziarlo e delle holding statunitensi (anche se da anni aveva una presenza commerciale e di rappresentanza), la società di Foro Bonaparte sembra aver travolto quasi tutti gli ostacoli che di solito incontrano le società europee per Imporsi sulla piazza americana. Dopo 11 fallimento e la delusione per molte jointventure tentate da altre aziende Italiane, Il caso della Montedlson — da quando è uscita dalla tutela statale — sembra offrire buoni spunti e offrire strade positive all'economia e alla tecnologia italiane. Paolo GUsenti. giovanissimo vicepresidente della Montedlson Italiana (era un bravo giornalista, lasciata la professione promette di diventare uno degli uomini di punta del management economico Italiano all'estero), fa il punto della situazione: -Mettendo assieme le nostre aziende che operano nel settore fannaceu fico e della ricerca medica, abbiamo creato un anno fa una holding con sede operativa a Stamford (New York), di cui la Monfedison possiede attualmente il 71,88 per cento del capitale. Il 14,38 per cento è nelle mani della Hercules Incorporated; il resto — oltre sei milioni di astoni sul totale di 44 milioni — è nelle mani del privati. Oltre alle aziende Montedison sono confluite nella holding la Kaltestad Laboratories di Austin nel Te.ras e la Adria Laboratories di Colombus nell'Ohio. La società è leader nel mondo per le vendite di prodotti anticancro-. • Un secondo, grande accordo con la Hercules, ha dato vita-, continua Glisentl, «a/fa Himont, una joint-venture per la produzione di polipropilene, la materia plastica inventata dal premio Nobel Natta e che si presta a mille utilizzazioni. Nella Himont sono confluite le aziende Montedison di Ferrara, Brindisi, Terni, Gela e Feluy (in Belgio), e tutte le aziende di materia plastica della Hercu les. Ne è nato un colosso, de stlnato ad ampliarsi, perché può usufruire della nuora tecnologia di produzione, messa a punto dai nostri tecnici-. Direttamente, negli Stati Uniti 11 gruppo Montedison ha inoltre un fatturato di circa 150 milioni di dollari, vendendo i prodotti di tutta la gamma di produzione (chimica, catalizzatori, resine, intermedi per coloranti, pigmenti, fitofarmaci, fluorurati). Ma ci sono altre novità: è ormai matura — anche se la Montedlson mantiene 11 massimo riserbo — la creazione di un'altra joint-venture per 11 settore del fluoro e del suol derivati, un campo In cui 1' azienda Italiana è all'avanguardia nel mondo (è made in Italy un derivato del fluoro che raffredda, per esemplo, gli impianti della navicella spaziale Shuttle). E si parla anche di un accordo nel campo petrolifero. C'è euforia, insomma, tra gli uomini Montedlson in America; 11 solo punto oscuro per ora è l'andamento in Borsa delle azioni Erbamont, che non hanno avuto 11 successo sperato. -Abbiamo appena cominciato l'attività-, dice 11 vicepresidente responsabile per la finanza della holding, Richard Williams: -e già i risultati del primo Quadrimestre del 1984 indicano una tendema nettamente positiva; nuovi prodotti anticancerogeni in cantiere e nuove acquisizioni societarie dovranno convincere anche gli investitori americani che la Erbamont è un buon affare-, Sandro Doglio Uno degli impiantì italiani della Montedison, a Priolo

Persone citate: Bonaparte, Paolo Gusenti, Priolo, Richard Williams, Sandro Doglio