Diario di bordo dall'ultimo Settebello di Franco Giliberto

Diario di bordo dall'ultimo Settebello Storie, amori, antipatie, aneddoti, vissuti sul rapido dei vip tra Roma e Milano Diario di bordo dall'ultimo Settebello n treno sarà dirottato su altre linee - Lo sostituirà il TEE «Colosseum» - Due milioni di passeggeri in trentuno anni DAL NOSTRO INVIATO MILANO — Nel suo ultimo viaggio da Roma a Milano, ieri 11 Settebello ha fatto registrare tredici minuti di ritardo, una sciocchezza. Alla stazione Centrale, alle 14,08, ne scende per primo un signore calvo. Il cronista gli chiede: «Lei sa di aver fatto un viaggio in un certo senso storico, l'ultimo compiuto da un rapido che a partire dall'aprile 1953 è stato considerato, almeno fino alla metà degli Anni Settanta, il treno del Vip?». Il signore calvo ha fretta, dapprima non capisce o fraintende. Poi tenta una battuta di spirito: -A me non interessa né il settebello né il sei di coppe, purché si arrivi in orario». Possibile? D'accordo che il Settebello non è f'Orfent express, ma nessuno ieri aveva un po' di nostalgia per la sua entrata in pensione? A bordo non c'era stata festa, nemmeno una bevutlna di spumante. Frettolosi e un po' sudati, 1 circa cento passeggeri scesi a Milano (fra loro nessun pubblico personaggio riconoscibile) si allontanavano a passo svelto verso l'uscita. Soltanto un glovanottino con varie macchine fotografiche a tracolla indugiava malinconico: Gianni Leonardi, del Clanfer (Club amici napoletani delle ferrovie). -Un disinteresse incredibile — com mentava — come se II Settebello non avesse significato tanto per II nostro Paese, sia dal punto di vista tecnico che sociale e del costume. Neandie i vecchi ronzini, quelli die tirano la carrozzella, finiscono scm-a una razione doppia d'avena, quando li si mette a riposo». La critica, curiosamente viene da un giovane che non era ancora nato il giorno In cui 11 Settebello fece 11 suo viaggio Inaugurale sulla Roma-Milano, 31 anni fa. Da quell'epoca a ieri, 11 rapido ha viaggiato quotidianamente sulla linea nel due sensi (partiva alle 7,35 da Roma, alle 8,10 da Milano), percorrendo dodici milioni di chilometri, trasportando oltre due milioni di passeggeri. Fermava a Bologna e a Firenze, in poco più di sei ore giungeva a destinazione. Da stamane sarà sostituito con il Colosseum, un altro rapido dalle grandi prestazioni c modernissimo, della serie TEE, che tuttavia non avrà i due salottinl di testa e di coda: quel belvedere che permettevano al viaggiatori di farsi scorrere sotto gli occhi 1 binari: a 160 chilometri l'ora era un bello spettacolo. Da slamane 11 Settebello sarà destinalo a tre altre linee: Milano-Venezia, Vene zia-Firenze, Firenze-Milano. «£' ancora validissimo come treno — dice Adriano Drudi, tecnico ferroviario che ha compiuto ieri l'ultimo viaggio venendo da Roma — anche se non Ita moltissimi posti: ceritonovanta, più la possibilità di ospitare altre due dozzine di passeggèri nei belvedere di testa e di coda. Troppo pochi. Ora il Colosseum, con nove carrozze, ciascuna dotata di 48 poltrone, non dovrebbe avere più problemi di superaffollamento». Fulvio Casslnelll, che sul Settebello ha lavorato per un quarto di secolo da bigliettaio (ma la definizione giusta è da •conduttore», ci corregge) ricorda 1 tempi del personaggi à la page, soprattutto attori, attrici, parlamentari, industriali. -Sul Settebello sono sfilali tutti coloro che in questi ultimi trent'anni hanno fatto la storia, o la cronaca d Italia. Su questo rapido sono nati amori fulminanti, nel volgere dt poche ore tra Bologna e Firenze; e antipatie acutissime, soprattutto per divergenze ideologldie tra viaggiatori comuni e uomini politici. Un giorno stava per nascere persino un bambino, ed eravamo II lì per bloccare ti convoglio in onore della signora in difficoltà. Un'altra volta, per limprowlsa apertura dt una porta all'uscita da una galleria, si è sentito un boato e io ho visto schizzar fuori da una toilette, non vi dico In che stato, Immaginatelo, un uomo politico che va per la maggiore: era convinto che fosse scoppiata una bomba». Dario Bei-Rossi, macchinista, ricorda: -Eravamo così affezionati a questo convoglio, die quando un'azienda bolognese intitolò t suol pròfllattid col nome del nostro treno, ci restammo malissimo. Qualche vecchio ferroviere aveva persino suggerito di far causa». Ma tutto passa e si scorda, aggiunge Goffredo Del Gobbo, cameriere rteetrftorc che ha servito ieri alle 12 le ultime colazioni nel ristorante del Settebello. Dunque, non rammenterà nemmeno chi sia stato 11 commensale più gradevole degli anni passati, e il più scorbutico? Dice: -il più simpatico Spadolini, e non soltanto per la varietà del cibi che gli servivamo e che lui mostrava sempre dt apprezzare. Il più scorbutico l'onorevole Preti, che dava pochissima confidenza. Ma c'erano comunque anche t giorni della grande consolazione degli occhi, i viaggi di Gina Lollobrlgida o di Isabella Biaglnt, dt Ornella Muti o di Sidney Rome...-. Franco Giliberto