Nel 1983 il settore ha reso un saldo attivo di quattordicimila miliardi

Moda: siamo molto bravi, però, Nel 1983 il settore ha reso un saldo attivo di quattordicimila miliardi Moda: siamo molto bravi, però, MILANO — Si deve all'iniziativa del Movimento femminile de la manifestazione Vestire Italia, svoltasi ncll' ambito della Festa dell'Amicizia al Castello Sforzesco: no-stop di videotapes tecnici e collezioni di grandi firme, una tavola rotonda per dibattere «Le cose difficili» di un comparto, come quello tessile-abbigliamento, che include la moda dell'abito, della calzatura, degli accessori e ha reso alla bilancia commerciale 1983 un saldo attivo di 14 mila miliardi. «Siamo bravi — ha detto il rappresentante dell'Associazione industriali di Biella. Sandrl —, abbiamo esportato l'anno scorso, per 19 mila miliardi, una moda che è fortemente traente per l'intero comparto. Ma l'essenziale è durare e le difficoltà non mancano. Il comparto abbigliamento non è soltanto creatività: a monte della moda c'è 11 tessile, l'Industria, è una complessa concatenazione di attività complementari, con necessità di Innovazioni continue. Ebbene, per 1 brevetti tessili slamo debitori all'estero e intanto restano insuperate le carenze nella qualificazione professionale». In Giappone. Paese appena emergente a livello moda, le scuole di tessitura e stilismo sono già mille e cinquecento; istituti famosi per l'Intero ciclo abbigliamento esistono ih Inghilterra, Stati Uniti; in Italia, a parte la Città degli Sludl a Biella c poche scuole ad Indirizzo tessile, è tutto da organizzare riguardo alla preparazione del nuovi periti lessili come degli stilisti. Mancano i libri di testo, gli Impianti pilota. Alla tavola rotonda «Vestire Italia», la dottoressa Mazzoni ha parlato della «Design Academy», finanziata da aziende di abbigliamento, che a Milano ha Inteso colmare la lacuna d' una specializzazione postunlversltarla nello stilismo, ma ora non ha 1 fondi necessari per continuare 1 corsi, frequentati da quaranta allievi, di cui dodici stranieri. Vittorio Missoni, che ha fatto il suo apprendistato nell'azienda paterna, ha del resto ricordato quanti glova- ni venuti dall'estero per accostarsi all'esperienza del filatori, tessitori, conciatori italiani, 1 migliori del mondo, siano delusi nella loro volontà di apprendere. Enrico Modigliani, esperio dell'Industria per la produzione creativa, ha collegato le deficienze nella scuola a quelle nella ricerca applicala. Anche se non poche grandi Industrie appaiono aggiorna-: (iisslme In quanto a tecnologia, dal telaio -aUa tagliarina computerizzali st tratta oggi piuttosto di studiare nuovi processi, anche al fine di rlspcllarc 1 rigidissimi tempi richiesti dal mercati esteri nelle consegne finali del prodotto. Inoltre la recente tendenza all'azienda di piccole dimensioni come più duttile nelle risposte alle esigenze del tessllc-abblgllamento si scontra con una più accentuata resistenza del medi imprenditori alla novità, nell'assenza d' una ricerca consortile per 11 rinnovamento tecnologico più adatto, e indispensabile per contenere i prezzi. Oggi il comparto tcssilc-abblgllamcnlo impegna un milione c duecentomila addetti contro 11 milione e mezzo di alcuni anni fa. Il problema, che tocca in particolare la maestranza femminile, è stato delincato da Pier Aldo Isolani della Cisl, nel quadro di un prossimo confronto sinducato-Conflnduslrla su temi di gestione, processi di trasformazione, orari di lavoro. Purtroppo, l'ha ricordato j Clan,pinI. direttore dell'Associazione Magllccalze, 11 tessile-abblgllamento non trova a livello governativo l'attenzione che meriterebbero tanto la sua fortuna che le sue difficoltà. Scarsi anche gli aiuti per la presentazione, su nuovi mercati, del prodotti moda. Lucia Sollazzo

Persone citate: Enrico Modigliani, Lucia Sollazzo, Mazzoni, Pier Aldo Isolani, Vittorio Missoni

Luoghi citati: Biella, Giappone, Inghilterra, Italia, Milano, Stati Uniti