Visentini all'arrembaggio
Visentin! all'arrembaggio GIRO D'ITALIA Attacco e vittoria tra Monte Marcello e Lerici Visentin! all'arrembaggio In salita e poi nella pericolosa discesa Moser ha difeso la maglia rosa, conservando 10" sul bresciano - E* crollato invece Saronni, con Battaglia e Contini (caduto) DAL NOSTRO INVIATO LERICI — Bella tappa del 67c Giro d Italia, con Roberto Vlsentlnl, squadra Carrera Inoxpran, finalmente primo in linea, dopo una vita di classifiche generali fatte con i piazzamenti o con 1 cronosuccessi, roba da Interpretazione raffinata. Lo stesso Vlsentlnl da terzo a secondo In classifica, a 10" da Moser, scavalcando Argentln. E Intanto Moser contento: da pensare che Moser temeva forte di perdere la maglia rosa, Invece no, l'ha ancora, la può difendere bene oggi da Lerlcl ad Alessandria, tocca a Visentini cercarla domani, quando compirà 27 anni, a cronometro sui 38 km. da Pavia a Milano. Non si capisce molto, ma forse non c'è molto da capire, nel senso che tutto è automaticamente chiaro. Ieri 11 Giro d'Italia è ritornato su certe sue strade, e cioè, dopo due settimane, rleccolo in Tosca na, di passaggio a Pletrasan ta dove due settimane fa vis se 1 primi fatti grossi. E sem pre lo stesso tempo infame, il sole finto, la pioggia vera, Due settimane per dire che Moser è bravo e che Vlsenti ni è il suo rivale massimo: cose che si sapevano o alme no si Intuivano al via, cose che si conoscevano in fondo da un anno (Visentini secondo nel Giro 1963 dietro Saronni, e per soli 67", cioè per via degli abbuoni) o da sei mesi (Moser a gennaio in Messico, il primato mondiale dell'ora). La novità particolare è questo Visentini che vince, che non va avanti in classifica soltanto piazzandosi, e se si vuole anche Moser che controlla, che non fa il Giro da splendido avventuroso clochard e basta. Bella tappa dunque, ieri. Da Città di Castello a Lerlcl, per 269 chilometri, la massima dose del Giro, con fuga al km 180 di Berto, Caroli, Bincoletto, Rosola, Paganessi, Silseth, vantaggio sino a 2'15", salita di Montemarcello (iUiCulraine a 12 km dall'arrivo) per distruggere i fuggitivi e lanciare gli uomini da classifica: Schepers primo in cima su Fignon e Van Der Velde, Visentini via in discesa saltando Fignon rimasto solo, inseguimento vano, strada bagnata, equilibrismi, problemi per quelli In gruppo o anche in gruppetto, meglio la solitudine, Visentini primo con 19" su Fignon e qualche perplessità su Moser che non ha cercato il secondo posto. Ma sono Interrogativi quasi blasfemi, su quell'asfalto bagnato una frenata casuale poteva ieri significare SO me¬ tri perduti in un amen. Bel duello, quello fra Moser e Visentini, previsto la vigilia, va bene lo stesso. Visentini sinora non aveva vinto mai una grossa prova che non fosse a cronometro. Tutta la sua carriera era stato un tictac efficiente, traslato ogni tanto in un primo posto, In una bella classifica. Adesso 11 tipo si fa più protagonista. E' un bel ragazzo, suo padre è barista, nel senso che si occupa di bare (funerali, sepolture) a Gardone Riviera, 1 soldi in famiglia non mancano, una vasta e neanche troppo gentile letteratura ha già rappresentato Vlsentlnl play boy; ierrarlsta, gaudente. ■ Ecco comunque lui ohe si butta giù da una discesa infame e cerca di andare a vincere il Giro d'Italia, alla faccia dei suol eventuali milioni, alla faccia di chi non crede nel suo coraggio, nella sua voglia di ciclismo anche fachlrlstlco. Visentini, Fignon Pedersen, Argentln, Van Der Velde, Schepers, Moser: bello l'ordine di arrivo a Lerici, i condannati della tappa sono stati Saronni e Battaglin, staccati di l'35". Giro finito per 1 due, intesi come protagonisti, ma soprattutto la sensazione che si fosse preparati a questo: il che è particolarmente grave. Anche Contini è oul, 2'19" di ritardo a Lerlcl, però è caduto, ha un iianco abraso, insomma la sfortuna lo difende un po'. SI pensava all'arrivo a Lcrl ci come ad una mezza deflagrazione, ed è stato proprio cosi. Ma forse è il caso di guardare al vivi, non di con tare i caduti. Nel Giro prossl mo venturo potrebbe esserci molto più Argentili, ad esempio. Lo ha spiegalo Ieri Angelo Lavarda, commissario tee nlco della pista professioni sii, assistente speciale del corridore e di un altro pedalatore (Bincoletto?) all'Inseguimento di un ciclismo nuovo proposto e Imposto da Moser in Messico. Ieri il segreto di Argcntin, di chi e di che cosa intorno a lui, è stato perforato: Lavarda guida un' équipe di medici e preparato ri atletici, metodologie nuove per il ciclismo ma non per 1 atletica e altri sport progre diti. L'operazione si chiama Assi (Assi come assistenza .sportiva interdisciplinare, oppure Assi come assistenza ad assi, oppure Assi come Tom maso Assi, maratoneta e stu dloso, morto troppo presto) Nessuna firma pubblicitaria, per Argentili paga la sua squadra, la Sammontana. E1 ciclismo nuovo, da seguire persino con ammirazione.. Gian Paolo Ormezzauo
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