Neandertal baby torna a vedere la luce

Neandertal baby torna a vedere la luce Neandertal baby torna a vedere la luce ERA già avvenuto altre volte, nella storia delle ricerche sull'uomo fossile, che resti dello stesso Individuo venissero ritrovati a distanza di parecchio tempo l'uno dall'altro. Cosi, certi frammenti di cranio dell'Uomo di Pechino, scoperti a Chou-Kou-Tien In questi ultimi anni, permettono di completare i calchi di altri reperti venuti in luce prima dell'ultima guerra e poi andati perduti. Anche Il famoso reperto inglese di Swanscombe è stato scoperto a pezzi: l'occipitale nel giugno del 1935, il parietale sinistro qualche mese più tardi e il parietale destro vent'anni dopo. Ma in questo caso sono passati quasi cento anni: dieci giorni fa. tra 11 materiale raccolto durante lo scavo effettuato nel luglio scorso alla Caverna delle • Fate di Finale Ligure, è stato Identificato un frammento di cranio di Uomo di Neandertal che concorda perfettamente, lungo 11 suo Ricnslt u/ionc del cranio neandcrtaliaiio infantile: la freccia indica molto piccolo e appare quasi Insignificante: un pezzo d'osso di meno di quindici centimetri quadrati. Ma i fossili umani, e in particolare quelli infantili, sono cosi rari da rendere questa nuova scoperta importantissima per il gruppo italo-francese che lavora alla Caverna delle Fate. Con questo ritrovamento, margine di frattura, con il frammento di frontale raccolto nella stessa grotta da Olan Battista Amerano nel 1887 e riconosciuto come umano soltanto tre anni fa SI continua cosi a ricostruire, pezzo dopo pezzo, 11 cranio di un bambino neandertallano di circa dieci anni, vissuto 75.000 anni fa. Certo, il nuovo reperto è Il pezzo recentemente ritrovalo i resti neandertallanl finora scoperti nella caverna sono quattro: due frammenti di frontale e una mezza mandibola di bambino, e un tratto di mandibola di individuo adulto. Il nuovo reperto è automaticamente datato: sull'altro frammento di frontale, appartenente allo slesso individuo, è stato infatti applicato un metodo di datazione assoluta, rivoluzionarlo per la paleontologia umana in quanto non distruttivo, messo a punto recentemente presso U Centre des Falbles Radloactivltés di Oif-sur-Yvette: la lettura diretta dell'emissione di radiazioni gamma da parte del fossili ha fornito per 1 Neandertallanl della Caverna delle Fate un'età compresa tra 1 70.000 e gli 80.000 anni. SI tratta quindi di Neandertallanl molto antichi, che risalgono all'inizio dell'ultimo glaciale. La prima campagna di .scavo alla Caverna delle Fate (vedi ■Tuttoscienze». 13 luglio 1983). diretta dalla Soprintendenza archeologia ligure ed effettuata con la partecipazione dell'Instltut de Paleontologie Humaine e del Musée de l'Homme di Parigi, del Museo di Finale e dell'Istituto di Anatomia umana di Torino, ha ottenuto quindi con questo reperto un risultato insperato. Infatti, il lavoro è stato finora solo preparatorio, in quanto era necessario sgombrare un tratto della grotta dal terreno scolvolto da vecchi scavi, recuperando tutti 1 reperti abbandonati sul posto: decine di strumenti in quarzite e In selce e migliala di frammenti ossei di orso delle caverne, pantera, lena, leone, lupo, stambecco, cervo e cinghiale. E' proprio tra questi frammenti ossei che è stato possibile identificare 11 resto neandertallano. Questo articolo, oltre che una segnalazione, vuole anche essere una richiesta di collaborazione: è ora molto importante che chiunque sia a conoscenza di collezioni vecchie o nuove di reperti provenienti dalla Caverna delle Fate si metta in contatto con uno degli enti interessati alle ricerche. E' infatti essenziale cercare di identificare altri resti umani raccolti in passato. Giacomo Giacobini

Persone citate: Battista Amerano, Chou, Giacomo Giacobini

Luoghi citati: Finale Ligure, Parigi, Torino