Spina bifida: si può operare il feto nel grembo materno di Ezio Giacobini

Spina bifida: si può operare il feto nel grembo materno Spina bifida: si può operare il feto nel grembo materno OGNI anno nascono negli Stati Uniti circa 5000 bambini (e in Italia molte centinaia) che presentano quelle gravi malformazioni congenite del midollo spinale chiamate spina bifida. Si tratta di un difetto di chiusura del canale neurale che fa parte del primitivo sistema nervoso embrionale. Se 11 difetto è localizzato a livello del futuro cervello, cioè molto In alto, 11 bambino può nascere praticamente senza cervello o con uno rudimentale. Questo difetto è chiamato anencef alla e porta generalmente alla morte entro pochi giorni dalla nascita. Nella maggior parte del' neonati affetti dalla malformazione, il canale neurale non si chiude a livello più basso, lungo la futura colonna vertebrale, lasciando cosi aperta una parte di questa. In un 25 per cento dei casi la fessura rachidea 1 che è generalmente localizzata alla regione lombo-sacrale è coperta solo dalla cute. Un intervento chirurgico precoce è sufficiente a riparare il danno. Nel casi più gravi però, le meningi e il midollo fuoriescono. Poiché la malformazione può accompagnarsi a difetti di circolazione del liquido cefalo-rachidiano che cir-, conda 11 midollo essa puoi portare all'idrocefalo. Anche questa situazione può GIORNI PAMIGLIE 26 27 28 29 30 1 3 FAGACEAE (querce) 55 18 26 3 6 2 7 ACERACEAE (Koerl) W 9 22 8 8 1 4 PLATANACEAE (platan!) 169 48 104 4 5 5 8 COKYLACEAE (ostrla,carpino) 39 17 81 1 1 1 S GRAMINEAE 3 12 11—2 Il freddo e la pioggia hanno determinato una rarefazione del polline diffuso nell'atmosfera, a partire dal 29 aprile, in particolare per quanto riguarda le Platanaceae. A euro del Dipartimento di Biologia vegetale dell'Università di Torino e della Sezione di A UeraoloQia dell Ospedale Jfaurirtano di Torino. Bo Pare letre vist essere riparata da un intervento chirurgico, ma spesso un danno irreversibile al midollo è già presente alla : nascita e l'operazione ha un1 successo solo parziale. , I bambini affetti da spina ' bifida di solito sopravvivono, ma a causa del danni cerebrali o midollari presentano vari gradi di paralisi, 1 difficoltà a controllare la funzione intestinale e ve-, scicale e in certi casi anche j ritardo mentale. Mentre si ! stanno sviluppando del test ' sempre più sensibili per la ' diagnosi prenatale della, spina bifida, come il test Afp per l'alfa-fetoproteina' nella madre, la soluzione' chirurgica precoce rimane: sempre l'alternativa più usata. Per prevenire il danno : durante lo sviluppo sussiste [ 11 vantaggio di un lnterven- i to eseguito nel periodo fetale. Diversi gruppi di neuro¬ llettino settiman dal 26 aprile al (Numero di granuli per m Parte dell'occipitale e le prime tre vertebre cervicali, viste anteriormente chirurgia infantile negli Stati Uniti si stanno ora Indirizzando verso questa soluzione. Tra 1 più attivi sono quelli del National Institute of Chlld Health and Human Development (Nichd) e quello della George to m\ i University School of Medicine, entrambi a Washington. Olà da diversi anni,' Hodgen e colleghi del Nichd ■ hanno sviluppato una tecnica detta di shunt per intervenire sull'idrocefalo di-1 rettamente nell'utero. Lo; shunt scarica parte del liquore cerebrale dal cervello fetale, diminuendo cosi l'abnorme pressione all'interno di questo e prevenendo danni maggiori. La tecnica, sperimentata su molte scimmie, è risultata cosi efficace che si è pas- ' satl ora dalla fase speri-, mentale a quella cllnica. SI parla però di Interventi su cui è ancora difficile dare anale dei pollini 2 maggio etro cubo d'aria) un giudizio. Le tecniche di i Hodgen e della collega Miche] da della George town si stanno ora Indirizzando < verso la terapia chirurgica dell'encefalocele, un grave difetto costituito dalla profusione di una parte del cervello attraverso ad una apertura delle ossa craniche. Il procedimento attualmente usato vede la rimozione chirurgica della parte uscente del cervello e la successiva chiusura della scatola cranica. Poiché spesso la parte del cervello esposta include la corteccia visiva, 1 bambini affetti da encef alocele risultano spesso ciechi e ritardati mentali. L'encef alocele può essere fedelmente riprodotto nella scimmia somministrando alla madre un ormone corticosteroide di sintesi. Hodgen e Michejda son cosi potuti intervenire sul feto di queste scimmie già all'inizio del secondo trimestre di gravidanza. L'utero viene aperto e 11 feto parizialmcntc estratto. La parte del cervello fetale che fuoriesce viene asportata e la fessura cranica ricostruita con una pasta di osso fetale. Il feto viene quindi riposto nell'utero. Se l'intervento è compiuto In stadi sufficientemente precoci il cervello fetale può ancora rigenerare e svilupparsi normalmente in utero. I neonati operati non 'presentano apparentemente danni alla vista. Ovviamente si sta anche studiando la tecnica per ri-, parare 1 più frequenti danni della spina bifida. Poiché è difficile provocarla sperimentalmente negli animali mediante farmaci teratogenl, vengono ora usate tecniche chirurgiche. Anche in, questi casi si tenta di riparare11 difetto negli stati più precoci onde permettere al midollo leso di rigenerare. - Nel caso di feti umani, per procedere alla ricostruzione ossea della colonna del feto occorrerà materiale umano, che deve essere prelevato da feti abortiti. Ezio Giacobini '

Luoghi citati: Interventi, Italia, Stati Uniti, Torino, Washington