Perché è un modello di filosofìa popolare di Gianni Vattimo

Perché è un modello di filosofìa popolare Perché è un modello di filosofìa popolare cura di HJ. Schultz, Mondadori, pp. 170, lire 12.500), nelle quali egli presenta una sorla di sommaria autobiografia intellettuale. I grandi testi che hanno contribuito a formare il suo pensiero, dice Fromm, sono i Profeti dell'Antico Testamento, Marx, il buddhismo, Dachofen; e, naturalmente, Freud. I Profeti gli hanno insegnato la speranza messianica in un mondo libero dalle conseguenze del peccato, nel quale, dunque, non siano considerati naturali la violenza, l'infelicità, l'alienazione che sono invece prodotti storici, conseguenze dell'azione umana. Marx gli ha insegnato, nella stessa linea dei Profeti, che l'alienazione storica dell'uomo è legata'allo sfruttamento del lavoro altrui e a tutto ciò che ne deriva in termini di oppressione sociale, di reificazione e mercificazione generalizzata. ^ftàj^dgjtifsmo ha raj)pr,e,-. i sentalo per'ìui la rivelazio- i rie di uria possibile teKgHó^ sita senza riferimento a Dio (e dùnque Ubera da tutti gli elementi di repressivltà che sono connessi alla figura di un Dio personale), Bachofen, con la sua teoria del matriarcato, gli ha fatto ! scoprire un'altra grande articolazione della storia umana, che non è solo marcata dal sorgere dello sfruttamento culminato nel capitalismo, ma anche dall'imporsi di una forma di potere patriarcale su quello originario esercitato dalle madri, die si accompagnava a una vita sociale più armoniosa e meno violenta. Quanto a Freud, infine, del quale Fromm si professa discepolo molto eterodosso, egli è per lui una sorta dt compimento del programma di emancipazione già presente nell'illuminismo: con la scoperta dei meccanismi della rimozio- Si dice, e con gualche buona ragione, che la filosofia deve abbandonare la comoda illusione di essere una forma di sapere specialistico, e ritrovare invece la capacità di rispondere a quelle domande che da sempre — soprattutto da guando è tramontata la forea unificante della religione — l'uomo le rivolge: il senso della vita, il bene e il male, il rapporto con gli altri, le passioni e la ragione... Ebbene, se si pensa che la filosofia debba essere anche, o soprattutto, guesto, non si potrà non fare i conti con l'opera di Erich Fromm. I suol libri sono da molti anni tra i best-sellers in gran parte del mondo, e hanno per tema proprio quei «massimi problemi» ai quali la filosofia accademica in genere tende a sottrarsi: l'amore, l'aggressività, il problema della libertà, l'obbediema e disobbedienza sociale... Dunque è legittimo domandarsi se.e % in chè'rti^rif'fàppfte^M Fromm rappresentino Un ? ' modello di 'filosofia popolare», uria realizzazione emblematica di quella forma di impegno intellettuale e di comunicazione sociale con cui il pensiero filosofico dovrebbe misurarsi. Le ragioni della popolarità di Fromm non sono solo legate al fatto che egli è uno psicanalista, cioè l'esponente di un sapere «egemone», metodologicamente centrale, nella nostra cultura (e dal quale dunque si tende ad aspettarsi risposte di portata generale, anche fuori dallo stretto ambito disciplinare); sono legate anche, e soprattutto, ai contenuti specifici del suo discorso. Un buon punto di partenza per ricostruirli schematicamente sono alcune pagine dell'ultimo suo libro tradotto in italiano (L'amore per la vita, Letture radiofoniche a f . .«. : -J \. . . ?» • —'■ * * v~wr Illustrazione di Grandville quello per la morte e la distruzione. Come si vede, tutti i singoli elementi della posizione teorica di Fromm sono non solo ragionevoli, ma anche largamente (anzi, universalmente) accettati nella nostra cultura. Non solo l'etica che si ispira al rispetto per la vita è l'unica a cui, almeno in linea di Ad un altro aspetto del pensiero di Freud, la teoria della pulsione di vita e della pulsione di morte, letta peraltro in maniera molto libera, si collega la contrapposizione di due impulsi che Fromm ritiene fondamentali per comprendere la condotta umana: la biofilia e la necrofilia, l'amore per la vita e ne, della resistenza, del transfert, Freud (molto più che con la teoria della libido e con l'Edipo) ha aperto per tutti noi la possibilità di un atteggiamento davvero critico (consapevole, cioè, degli inganni die operano i meccanismi dell'inconscio) da cui dipende la realizzazione di una vera libertà. NARRATIVA ITALIANA Aulore Tltolo Lire Edltore P.tl Sett. Eco II nome delta rosa 8.000 Bompianl 100 132 Salvalaggio Calle del tempo 14.000 Mondadori 16 13 Pasolinl Una vita vlolenta 7.000 Garzanti 16 1 Bedeschi La mla erba e sul Don 16.500 Mursla 12 5 NARRATIVA STRANIERA Yourcenar La moneta del sogno 15.000 Bompiani 23 1 Collins Rlserva dl caccla 16.500 Sonzogno 23 1 Wilbur Smith Dove flnlsce I'arcobaleno 18.000 Longanesi 10 6 McCu Hough Uccelll dl rovo 8.000 Bompianl 19 25 Rushdie 1 flgll della mezzanotte 22.000 Garzanti 18 5 McMurtry Voglla dl tenerezza 18.000 Mondadori 17 7 Pasternak II dottor Zlvago 8.000 Feltrinelli 16 1 Hasso Slddharta 5.000 Adelphl 15 130 Archer La tlglla dl Abele 15.000 Sperling &K 8 3 Ludlum II dossier Matlock 18.000 Mondadori 8 6 SAGGISTICA Alberonl L'amlclzla 14.000 Garzanti 62 10 Bocca Italia anno uno 15.000 Garzanti 55 1 Buscaglia Vlvere, amare, caplrsl 12.500 Mondadori 43 9 Fromm L'amoreper lavlta 12.500 Mondadori 38 2 Lucherlnl eSplnola Cera questo e'era quello 14.000 Mondadori 28 1 Alberonl Innamoramento e amore 12.000 Garzanti 20 5 Sterling Anatomla dl un attentate 15.000 SugarCo 16 3 Montanelll eCervl L'ltalla della guerra civile 28.000 Rlzzoli 14 10 Asunl eQurrado Gil sdrogati 18.000 Gel 13 2 Severlno La fllosofla antlca 14.000 Rizzoli 11 3 Watzlawlck IstruzlonlperrendersHnfellcl 10.000 Feltrinelli 9 6 VARIA if RAGAZZI Sotls Bon Ton 14.000 Mondadori 44 5 Delia ftovere 1 mlel prtml 40 annl 16.500 Sperling &K 40 5 Amurrie Verde News 14.000 Mondadori 32 11 Varl II grandellbro della dvtita 20.000 Mondadori 19 1 far/ GuldaMlchelln Italia 84 16.000 Mlchelin 7 14 principio, tutti si riferlcono; ma anche la «sintesi» di profetismo ebraico, marxismo, nostalgia matriarcale, psicanalisi, e persino buddhismo, costituisce una specie di sfondo comune largamente presente nella mentalità contemporanea e nella stessa filosofia «specialistica». Dunque, perché si prova (almeno pare a me) una certa insoddisfazione di fronte alla «filosofia popolare» di Fromm? Poldié i suoi contenuti sono largamente condivisibili, è probabile che l'insoddisfazione derivi dalla forma di questo pensiero: il fatto, cioè, di presentarsi come un insieme di discorsi edificanti troppo scopertamente tali, troppo semplicistici nel loro sforzo di chiarezza e «applicabilità». Viene in mente un altro grande autore di «discorsi edificanti», Kierkegaard, che però era anche un cultore &£ll$j*C£mynicazlone indiretta., e parlava di etioà'-ìèommètitàndo il mito letterario "e musicale di Don Giovanni. Un'autentica discussione dei problemi morali, anche a livello di «filosofia popolare», sembra oggi inseparabile da un'intensa frequentazione di quell'universo di figure che «tuono nella tradizione letteraria, artìstica, saggistica dell'Europa moderna, e che però non si lasciano ridurre all'unità di pochi principi, né riassumere in manuali di saggezza. La vita di cui parla Fromm vale solo se è piena delle opere, delle forme, delle cristallizzazioni di senso create dagli uomini di oggi e del passato: solo di li si impara l'amore della vita. Fuori di esse, l'esistenza, in fondo, non si può nemmeno descrivere, è un guscio vuoto riempito solo dalla falsa semplicità del buon senso e dei proverbi. Gianni Vattimo Il referendum

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