Nella casa di Perec si mescolano cento destini di Giovanni Bogliolo

Il romanzo-puzzle dello scrittore francese Il romanzo-puzzle dello scrittore francese Nella casa di Perec si mescolano cento destini Barnabooth di Larbaud), che ha già cercato di coniugare la fedeltà descrittiva della pittura con la disperante combinatoria del puzzle: per vent'anni ha viaggiato per 11 mondo al solo scopo di ritrarre ad acquarello cinquecento marine dello stesso formato, che un artigiano trasformava poi in altrettanti puzzle di settecentocinquanta pezzi. Tornato In Francia*'Bartlebooth- avrebbe 'dovuto rieom-> porre ad uno ad uno 1 suol acquarelli, spedirli ciascuno all'angolo di mondo dove era stato dipinto e dove, immerso in uno speciale solvente, sarebbe ridiventato bianca e vergine carta. Le analogie e 1 rimandi tra l'assunto generale del romanzo, le storie particolari che lo compongono, la struttura labirintica del volume e la tecnica narrativa di meticolosa e insieme distaccata descrizione che il romanziere vi adotta sono dunque molteplici e sottili e 11 gioco di specchi che realizzano è ricco di Inganni e suggestioni: sia Valène che Bartlebooth non riescono a portare a termine 11 loro progetto, lo stesso che l'autore (come Gide nei Falsari), nel raccontare 11 loro fallimento, in qualche modo realizza. Riassunto cosi questo romanzo (Perec l'aveva chiamato 'romanzi», al plurale, ma questa è una delle poche cose che si sono perse In una traduzione per 11 resto rispettosa), può sembrare un'opera geniale e bislacca, costruita con stupefacente bravura attorno a un'idea (la vita come puzzle; il romanzo come puzzle) più brìi- - ■ lame che profonda, come lo sono Infinite altre che alimentano l'attualità letteraria. Se poi di Perec si conoscono certi memorabili exploit* (uh romanzo di tre1-" cento pagine, La Disparition, In cui non compare mal la lettera e; un altro, Les revenentes, scritto Invece con quest'unica vocale; palindromi, anagrammi, acrostici e giochi verbali d'ogni sorta), c'è 11 rischio di vedere In questa suo ultimo libro soltanto un'altra scommessa. D'altra parte lo stesso Perec ha sempre Insistito sulla rigorosa regolarità matematica che governa questa sua •macchina per produrre romanzi* e ha invece Ironizzato sulle sue ambizioni, anche su quella documentaria, in certo senso balzachiana, denunciata dal titolo: -Balzac voleva fare concorrenza allo stato civile; io soltanto ai dizionari-. Invece, anche se non si può fare a meno di ammirare la perfezione della macchina e di andare alla scoperta dei suol complicati ingranaggi, bisogna evitare Georges Perec accuratamente di cadere nella duplice trappola predisposta dal pudore e dal genio ludico dello scrittore. Ecco perché, anche in una recensione, accanto alla descrizione del libro, ci vorrebbero delle «istruzioni per l'uso», che in questo caso riguarderebbe^ Perec e la sua ossessiva ricerca di ostacoli formali che intralciano e complichino fino .all'esasperazione il naturate flusso ■ aemnnvenzTohèffr'CòntraStÓ • tra le gratuità delle regole e la necessità della scrittura, la raggiunta connessione tra impianto formale e racconto, Il gratto di responsabilità che regole, strutture e costrizioni formali hanno nella produzione dell'opera e del suo significato. La grandezza e la complessità di Perec sta in questi temi e nella sua capacità di coinvolgerli nelle sue personali ossessioni, prima fra tutte quella di fare l'Inventario delle cose e delle parole del mondo, di far entrare l'infinita varietà delle cose nella esigua rete delle parole. Se per riuscirci si è Imposto un Intero codice di leggi ferree e assurde, non è stato soltanto per 11 gusto dell'enigmistica ma per dimenticare nella difficoltà dell'esecuzione i dubbi sulla ragionevolezza, sull'utilità, forse anche sulla liceità del gioco. Giovanni Bogliolo

Persone citate: Balzac, Georges Perec, Gide, Larbaud, Perec

Luoghi citati: Francia