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«Caribbean sunset» «Caribbean sunset» Con John Cale soffia l'avanguardia APRIMA vista la copertina di questo «Caribbean sunset» dà l'impressione di elegante normalità. Ad una lettura più attenta della fotografia ci si accorge quanti particolari significativi essa contenga, tali da riassumere 11 personaggio ritratto, la sua carriera musicale. Proviamo una descrizione. Coricato su onde di sabbia, John Cale Indossa una maglia In austero cotone blu. Sul petto, fra geometriche macchie dal colori vivaci, s'Intravede la scritta «New York». Il viso di Cale è assorto. Il suo sguardo è nascosto dagli occhiali, ma le nuvole che si specchiano sui vetri rivelano che la mente del musicista è a caccia di Intuizioni, di lampi creativi. E' l'Immagine, l'emblema che John Cale non ha mal abbandonato, fin dal tempi della sua esperienza con 11 Velvet Underground di Lou Reed e Andy Varhol, vissuta da protagonista In una New York d'avanguardia. Chiuso il capitolo Velvet, Cale ha continuato a lavorare sulla strada della sperimentazione, concedendo solo lo stretto necessario agli infingimenti commerciali. Da allora è rimasto sulla spiaggia del rock, in solitudine con le proprie convinzioni senza cedere alle lusinghe delle sirene da hit parade. Cosi sono arrivati ottimi dischi come «Paris 1919», «Helen of Troy», «Honl solt», «Music for a new society» usati ma non consumati dalle successive mode. Conciso anticonformista, aristocratico estremista, Cale fa parte di quella minoranza silenziosa che produce rock Intelligente senza disperdersi In frivolezze e sbandamenti. Anche quest'ultimo «Oaribbean sunset» contiene la consueta carica anticon¬