Come mettere le mani sulla Luna

Michener racconta l'avventura spaziale Usa Michener racconta l'avventura spaziale Usa Come mettere le mani sulla Luna LA guerra sta per finire ed 1 servizi segreti americani, Stanley Mott alla testa, sono alla caccia degli studiosi tedeschi ideatori e realizzatori delle V2 e delle V4 con cui hanno mezzo distrutto Londra. Riescono a rintracciare Werner von Braun ed un suo alutante, Dleter Kollf, 1 quali portano con sé 11 progetto di razzi intercontinentali che potrebbero bombardare dall'Europa Washington, o Chicago. Per gli americani ciò ha scarso significato, si preoccupano piuttosto di mettere le mani sulla formula dell'acqua pesante per la bomba atomica; del razzi non sanno che farsene; a che possono servire? Sono gli scienziati tedeschi a Insistere sulla loro costruzione, ma a convincere gli americani sarà lo Sputnik messo in orbita dal russi. Incomincia cosi la grande corsa allo spazio, nella quale i russi partono avvantaggiati. Per agganciarli e superarli, gU Stati Uniti mettono a fuoco le loro superiori tecnologie. I russi mandano nello spazio sonde con strumenti meccanici? GU americani manderanno gU uomini Julia Luna. Per realizzare il loro programma, gli organizzatori della Nasa devono affrontare non difficoltà tecniche, ma politiche. Ciò che all'uomo comune sembra il risultato di un'entuslasmante collaborazione fra le varie forze, è ottenuto invece tra mille difficoltà. L'esercito detesta marina ed aviazione, che a loro volta si sbranano per impedire che «altri facciano». Il Congresso non vuol finanziare 1 lanci perché troppo costosi; se 1 russi proprio vogliono andare nello spazio, ci vadano. Ma gli organizzatori insistono; bisogna mandare astronauti americani, non sonde spaziali, sul pianeta Luna. La spuntano gli organizzatori e gU scienziati, ed ognuno ricorda l'emozione provata nel vedere In tv ti primo cosmonauta americano camminare nella rarefatta atmosfera lunare. Poi venne tutto 11 resto, sia pure tra Infinite difficoltà. I razzi americani partirono diretti a Marte, a Venere, a Saturno. Lo Shuttle, la navicella spaziale, fu l'ultimo, per ora, successo astronautico americano. Con la sua consueta, raffinata abilità nel creare cocktail* letterari, James A. Michener dipana la fittissima trama di Space, romanzo-storia dell'era spaziale, miscelando cronaca e Immaginazione con la consumata arte di scrittore che gli ha già procurato grandi successi; si pensi a La Baia, a L'Alleanza, In cui storia e fantasia sono tanto ben connesse che non si riesce a separare l'una dall'altra Anche In questo suo altro bestseller, al protagonisti reali della fanta¬ Francesco Eosso James A. Michener, «Space», Bompiani, trad. di Bruno Oddera, 703 pagine, 20.000 lire.

Persone citate: Bruno Oddera, James A. Michener, Julia Luna, Michener, Space, Stanley Mott, Werner Von Braun

Luoghi citati: Chicago, Londra, Stati Uniti, Usa