Il Catanzaro spera

li Catanzaro spera li Catanzaro spera Un rigore ha premiato l'orgogliosa Pistoiese L'Arezzo recrimina Battuta la Samb ■ Ma il cammino sarà molto duro CATANZARO — Non demorde il Catanzaro ed insiste nella disperata rincorsa per evtare il capitombolo In C. Battendo per 2 a 1 la Sambedenettese ha ottenuto un successo Importantissimo senza il quale difficilmente potrebbe ancora sperare in un miracolo per la verità sempre più improbabile. Pur schierati con una formazione rimaneggiata 1 giallorossl calabresi hanno disputato una partita molto orgogliosa. Non ricco di emozioni il primo tempo. Al 17' il Catanzaro, alla prima azione degna di nota, si portava in vantaggio con 11 terzino Marino che, da fuori area, sugli sviluppi di una punizione battuta da Bivi e respinta dalla barriera, faceva secco il portiere Coccia sulla propria destra. Sulle ali dell'entusiasmo per il raggiunto vantaggio insistevano i calabresi e Trevisanello, dopo una lunga cavalcata, si liberava del diretto avversario e, appena in area, lasciava partire un forte tiro che si perdeva, però, alto sulla traversa. Reagiva la Sambenedettese e al 29' Ferrante lasciava filtrare un pallone a metà altezza per il centravanti Fiorini che di testa impegnava Cervone. Al 39' era invece il terzino Attrice che, lanciatosi In avanti, costringeva Cervone a un difficile intervento. Si arrivava, quindi, al secondo tempo, certamente più interessante e vivace della prima parte della gara. La Sambedettese si esprimeva con volontà e dignità cancellando le troppe pause dei 45' iniziali. I marchigiani si presentavano trasformati e già al 47' avevano l'occasione del pareggio con Fiorini che, dopo un'azione di rapido contropiede, su passaggio di Colasanto, costringeva 11 portiere Cervone a un'autentica prodezza. Al SI', però, la doccia fredda per la Sambenedettese: Boscolo lasciava partire un forte diagonale che con la complicità del libero Cagni spiazzava 11 portiere Coccia. Due a zero per il Catanzaro, ma la Sambenedettese non si demotivava; anzi iniziava un vero e proprio assalto che si concretizzava al 69' quando Gamberinl, con un tiro da fuori area, faceva secco Cervone. Nuovi assalti del marchigiani sino al fischio di chiusura. f j Negato un rigore contro il Perugia - Solo 0-0 AREZZO — L'Arezzo attacca a testa bassa. Lo fa senza senza molto ragionare. Il Perugia si difende con estrema attenzione e senza fronzoli. Quando può lancia qualcuno in contrattacco. E' 11 tema tattico di questo derby (sciupato dal maltempo con uno scarso numero di spettatori presenti), che si evidenzia all'inizio di contesa e non cambia strada facendo. Anzi, si accentua. Quando l'arbitro Tubcrtini fischia la fine, trova le due squadre nello stesso atteggiamento delle prime battute: l'Arezzo in avanti, Perugia chiuso e pronto a ribaltare la situazione. Il nulla di fatto era già nell'aria a metà della ripresa, quando l'arbitro ha cominciato a fischiare In maniera esagerata ad ogni minimo contatto tra i giocatori, spezzando il gioco a tutto danno dello spettacolo. L'Arezzo ha anche recriminato per un calcio di rigore non concesso dal direttore di gara, e il fallo è parso a molti evidente. E' il 76' e Neri scambia con Macina. La giovane ala sinistra entra in arca, ma al momento di tirare viene strattonato da un paio di difensori umbri: l'arbitro fa segno di proseguire. A parte questa azione di gioco, in tutta la partita una sola volta l'Arezzo è andato veramente vicinissimo al gol: al 12' quando Mnllsan porge un delizioso pallone per l'accorrente Traini, che da due metri dalla porta spedisce incredibilmente a lato. Tutto qui. Poi, a dispetto di un indubbio dominio territoriale e di una pressione pressoché costante, l'Arezzo si è affacciato ben raramente nell'area del Perugia, e quando c'è riuscito lo ha fatto con timidi e innocui approcci. Una situazione questa che fotografa con esattezza i problemi non solo attuali, ma anche passati della squadra toscana: la scarsa, anzi la scarsissima forza di penetrazione in zona offensiva Al comunale aretino non si è visto certamente il bel calcio. C'era tuttavia da aspettarselo. Il Perugia era arrivato con il chiaro intento di dividere la posta per raggiungere cosi la sicurezza della permanenza in B; l'Arezzo, che ormal da tempo non ha più problemi di classifica voleva vincere. E cosi il desiderio di vincere a tutti i costi, unito ad evidenti scompensi di manovra ha finito per tradirla, g (] PISTOIA — Con un rigore trasformato da Parlanti la Pistoiese ha superato il Monza e continua a sperare nella salvezza. L'azione che ha determinato la vittoria degli arancioni toscani è stata tutta merito di Di Stefano, entrato all'inizio della ripresa al posto del deludente Russo. Su un centro dalla sinistra di Garrltano, Di Stefano si è girato puntando a rete, ma Oasparini lo ha agganciato e 1' arbitro Longhi non ha avuto esitazioni a concedere la massima punizione. Parlanti ha segnato con un forte tiro La Pistoiese doveva vincere ad ogni costo per sperare ancora di restare in serie B. La squadra di Riccomlni non si è tirata indietro nel pur difficile impegno ed ha affrontato il Monza, ormai praticamente fuori dalla mischia, ma pur tuttavia combattivo, con furia leonina. E' stato un vero e proprio assalto degli arancioni alla porta del lombardi, che si sono difesi strenuamente. Ma nei primi 45 minuti un po' per le proibitive condizioni del terreno di gioco, reso pesantissimo dalla pioggia, e molto per l'imprecisione nel tiro a rete, in particolare di Russo, che ha fallito facili occasioni, la squadra toscana non è riuscita a sbloccare il risultato. All'inizio della ripresa Riccomlni ha sostituito il deludente Russo facendo entrare DI Stefano che si è rivelato 1' arma vincente della squadra. Con 1 suoi dribbling, le sue volate (sebbene su un terreno scivoloso al massimo) il piccolo attaccante si è procurato tanti calci di punizione e poi al 70' il calcio di rigore che ha dato la vittoria alla squadra toscana. Dopo la massima punizione la partita, che era filata via liscia, si è incattivita e Longhi ha dovuto ammonire prima Lucarelli, Saltarelli, Garrltano e poi al 78' espellere De Nadal e Lorini per scorrettezze. a-1.

Luoghi citati: Arezzo, Catanzaro, Perugia, Pistoia