Il presidente Celoria Ditemi che non sogno

17presidente Celoria Ditemi che non sogno 17presidente Celoria Ditemi che non sogno ALESSANDRIA — «Non ci credo, pizzicatemi, ditemi che è vero, che non mi svegiierò». Giuseppe Celoria. il presidente della Pro Vercelli, abbraccia e bacia lutti i vercellesi che gli capitano a tiro nello spogliatoio, e piange. Ha atteso questo giorno quasi quattro anni: il 31 luglio 1980 rilevò una società che pareva sull'orlo del lallimento, e promise: «Riporterò la squadra tra i professionisti». E' stato di parola e il pubblico gliel'ha riconosciuto scandendo il suo nome, a gran voce, poco prima che il signor Da Ros fischiasse la fine, sancendo la C2 alla Pro Vercelli. Giovannino Sacco è raggiante. Tuta «Adidas» blu e rossa, l'ex juventino è talmente emozionato che trema. Alla viglia aveva barato: «Lo spareggio è una partila come tante altre. Figurarsi se la sentirò in modo particolare. Ho giocato di fronte a 70-80.000persone altre gare decisive e ormai sono tempralo a lutto... Che Multasse lo si capisce ora. Circondato da giornalisti, da radio e telecronisti, Sacco confessa: «Ho vinto tanto, ho conquistato due promozioni, ma quest'ultima, credetemi, è stata la più bella, perché voluta disperatamente. Non ho parole per ringraziare il pubblico ed i ragazzi. Un torneo dominato in lungo e in largo ci stava sfuggendo per un finale abbastanza strano. Abbiamo reagito con l'orgoglio della squadra di rango e di carattere».. Sacco afferma di non aver mai temuto di perdere lo spareggio. Dice: «Anche perché Gino non ci ha lasciato il tempo di strapparci i capelli rimettendo il risultalo immediatamente In equilibrio». Oual è stata la mossa vincente? Risponde il mister: «L'intuizione che ho avuto sulla seconda punizione di Melino. Qualcuno dei miei stava retrocedendo verso la nostra area. Mi sono alzato e ho gridato come un pazzo: vi voglio tutti avanti! Cosi Frigerio ha potuto sfruttare la respinta del portiere». Sacco non scioglie l'interrogativo sulla sua riconferma e si limita a spiegare che ne parlerà prima con i dirigenti e che, ora, deve pensare al supercorso di Coveranno, per il brevetto di prima categoria. Infine, un particolare curioso e commovente. La squadra ha brindato con due bottiglie di spumante particolari. Le ha date a Celoria un tifoso, anzi un super-tifoso della Pro che da dodici anni non segue più la squadra, per un voto alla Madonna pienamente esaudito. Dice il presidente: «Ieri quell'uomo è venuto da me. mi ha raccontato la sua storia e mi ha detto di brindare alla C2 con il suo vino. Gioia che è stata condivisa da più di 4000 tilosi che hanno raggiunto Alessandria con i 25 pullman messi a disposizione gratuitamente dalla Pro Vercelli, dalla Provincia e dalla Cassa di Risparmio. Per la cronaca, gli spettatori del big match sono stati 7 mila di cui 6100 paganti per un incasso che ha sdo- rato i 48 milioni. Enrico De Maria Anche i campionati regio

Persone citate: Celoria, Enrico De Maria, Frigerio, Giovannino Sacco, Giuseppe Celoria, Melino, Sacco

Luoghi citati: Alessandria