Umberto Agnelli: «Accanto alla creatività occorrono anche tecnologie più avanzate »

Umberto Agnelli: c<Accanto alla creatività occorrane anche tecnologie più avanzate » Umberto Agnelli: c<Accanto alla creatività occorrane anche tecnologie più avanzate » A Tokyo s'è aperto II secondo convegno sulle tecnologie avanzate, organizzato dalla Fondazione Honda e dalla Fondazione Agnelli. Il tema del seminario (che si concluderà il 23 maggio) è: «Futurama. La creatività industriale. Il caso del Giappone e dell' Italia». I lavori affrontano la funzione della creatività nella scienza e nella tecnologia, ti rapporto tra disegno industriale e arte, gli effetti sociali del progresso tecnologico e le prospettive di sviluppo della tecnologia e della loro utilità sociale. I lavori sono stati aperti dal vicepresidente della Fondazione Agnelli, dott. Umberto Agnelli, con la relazione dal titolo: «Creatività industriale, tradizioni italiane e cooperazione internazionale». Per la Fondazione Honda, ha svolto il primo intervento il dott. Shtgeru Watanabe, professore dell' Università di Tokyo. Tema: «Cultura della tecnologia. Giappone ed Europa». prioritaria la vocazione «ad interpretare e adattare le scoperte scientifiche alle esigenze degli apparati industriali e dei mercati». Agnelli ha detto che «è In questo tratto del processo innovativo che meglio si sono espresse finora, e probabilmente continueranno ad esprimersi, le capacità imprenditoriali Italiane». Com'è avvenuto per la diffusione sul mercati internazionali del robot progettati e costruiti In Italia. «Certo, dietro questi successi — ha aggiunto Umberto Agnelli — vi è uno sforzo finanziarlo notevole: basti ricordare che soltanto la Fiat ha programmato di spendere in investimenti e spese di ricerca circa il 10% del proprio fatturato. Ed è bene sottolineare che per noi si tratta in tal modo di compensare anche l'insufficiente presenza pubblica nell'attività di ricerca e introduzione di nuove tecnologie, insufficienza che costituisce un handicap rilevante del no- Nel suo discorso d'apertura, ti dott. Agnelli ha sottolineato che non bisogna cadere «nello stereotipo che vede 1' Industria italiana nota all' estero solo per l'eccellenza delle sue "forme esterne" e non per la sua efficienza strutturale». £ ha aggiunto: «Nell'economia internazionale di oggi, in tutti i comparti produttivi, anche quelli dove vi è una forte valenza "artistica" — dalla moda alle carrozzerie per auto — non si occupano a lungo posizioni di rilievo sul mercato se, accanto all'inventiva e alla creatività, non ci sono anche strutture progettuali, produttive e di commercializzazione pienamente efficienti, fondate sulle tecnologie più recenti». A questo punto, Umberto Agnelli, mettendo in evidenza come la creatività sia l'opposto dell'Improvvisazione, s'è posto la domanda di come si possa esprimere la creatività industriale in un Paese come l'Italia. Rilevando come sia stro sistema economico L'Italia è un Paese vicino a una condizione di stazionarietà demografica. Eppure ha registrato circa ottocentomila unità produttive in plii di quelle censite all'inizio degli Anni Settanta, con una crescita del prodotto Interno lordo medio annuo del 3% «malgrado — ha rilevato Agnelli — un forte incremento del costo unitario del lavoro». V ammodernamento del nostro Paese, ha fatto notare Agnelli, è dipeso anche dalle «forme di iniziative spontanee dotate di grande vitalità imprenditoriale». In poche parole, ha detto Agnelli, «un sufficientemente diffuso adeguamento strutturale e tecnologico (che è ancora in corso) ha caratterizzato 1' Italia in quest'ultimo decennio, non esclusi gli ultimi 2-3 anni, pur segnati dalla stagnazione dei livelli produttivi. E tutto ciò è accaduto In larga misura senza 11 sostegno dello Stato».

Persone citate: Agnelli, Shtgeru Watanabe, Umberto Agnelli

Luoghi citati: Europa, Giappone, Italia, Tokyo