Reviglio firma l'accordo per il gas dalla Siberia

Il presidente dell'Eni mercoledì a Mosca Il presidente dell'Eni mercoledì a Mosca Reviglio firma l'accordo per il gas dalla Siberia I primi quantitativi di metano arriveranno ROMA — E' di nuovo scattato l'allarme per 11 petrolio. Le ultime drammatiche vicende di guerra nel Golfo Persico, con ben sette grosse navi da carico affondate, rischiano di riaprire 11 grave problema degli approvvigionamenti energetici. L'Italia, una volta tanto, di fronte a questo pericolo, potrà vantare un certo vantaggio. Il presidente dell'Eni, Franco Revlgllo, firmerà mercoledì a Mosca l'accordo per le nuove forniture di gas siberiano, dopo una trattativa andata avanti per due anni tra alti e bassi. I primi quantitativi di metano arriveranno a fine anno, per un totale di 5 miliardi e mezzo di metri cubi, nell'arco di un quinquennio. L'intesa con l'Unione Soviètica non riguarda comunque il solo gas. Domani stesso il ministro del Commercio Estero Nicola Capria sottoscriverà con •.! collega Koma- rov un protocollo per una maggiore cooperazione economica tra 1 due Paesi, con 1' obiettivo dichiarato di portare ad un riequilibrlo dell'Interscambio, attualmente a vantaggio di Mosca. In ballo ci sono contratti per una cifra oscillante fra i 1800 e 1 2700 miliardi, che interessano i principali gruppi industriali italiani pubblici e privati (Irl, Eni, Efim, Fiat, Olivetti, Montedison). Il riequilibrlo commerciale, ricorda Capria, è stato posto come condizione dal governo italiano per la firma del contratto di acquisto del gas siberiano. Attualmente l'Italia accusa un deficit di circa 1700 miliardi nel riguardi dell'Unione Sovietica. ,Qra queste «buco» dovrebbe essere fortemente ridimensionato. Le commesse sovietiche riguarderanno soprattutto la realizzazione di impianti indu¬ Per ritorsione dopo un attentat alla fine dell'anno striali e la fornitura di macchinari. Quanto all'utilità del gas siberiano, il presidente Reviglio fa presente che il plano energetico nazionale prevede per la fine degli Anni 80 un fabbisogno di 39-40 miliardi di metri cubi, contro gli attuali 26,5. -Possiamo continuare a coprire il fabbisogno — precisa Reviglio — con 11-12 miliardi di produzione nazionale, mentre con l'Olanda stiamo trattando un nuovo accordo per il ritiro di 4,5 miliardi di metri cubi-, In totale, considerando anche le forniture libiche e algerine e il vecchio contratto con l'Urss, si arriva a 35 miliardi di metri cubi. Il saldo per arrivare al fabbisogno previdenziale previsto (3tW0> miliardi di metri cubi) dovrà appunto essere • coperto dal nuovo contratto con 1 sovietì- <* e.p. o a una pattuglia

Persone citate: Capria, Franco Revlgllo, Nicola Capria, Olivetti, Reviglio

Luoghi citati: Italia, Mosca, Olanda, Roma, Siberia, Unione Sovietica, Urss