I due pesi

I due pesi I due pesi (Segue dalla l'pagina) è preclusiva di ogni dialogo e persino di ogni ragionevole ■ convivenza. Naturalmente, questo non .: vale per un suo eventuale sue- ■ ecssore, e ancora meno vale •' per gli europei occidentali, essi " stessi «vittime» dell'estremismo ' reaganiano. Di qui le caute ' aperture di Stoccolma e, più in generale, gli accenni a una di- ., sponibilità di fondo dell'Urss a rilanciare la distensione, come quelli fatti da Cernenko ' a Andreotti e al re spagnolo : Juan Carlos. Due considerazioni, fra le molte che sarebbero necessarie. A meno di eventi imprevedibili, il blackout tra Mosca e . Washington durerà per tutta la ; campagna presidenziale americana, cioè sino alla fine del- : l'anno. Solo dopo, l'Urss tor- nera a «far politica» diretta- ; mente con gli Stati Uniti (e ' sarà un'ardua politica, se, au- ' che per reazione alle pressioni ' sovietiche, Reagan sarà confermato). . . In ogni caso, la riapertura di . un discorso potrà passare non «attraverso», ma «sopra» gli euromissili, che sono il fattore decisivo e non rimuovibile di questa crisi Est-Ovest, Olimpiadi comprese. Questo è anche, se si è ben capito, il senso dei colloqui moscoviti di Andreotti. Diversa, invece, risulla sempre più l'iniziativa di Craxi, indubbiamente spiazzata dal «nyet» a Los Angeles e a ogni dialogo con Reagan, e apprezzata dai sovietici solo come differenziazione (ma «insufficiente») dagli Stati Uniti: ben oltre, è chiaro, le intenzioni del nostro presidente del Consiglio. Aldo Rino

Persone citate: Aldo Rino, Andreotti, Cernenko, Craxi, Juan Carlos, Reagan

Luoghi citati: Los Angeles, Mosca, Stati Uniti, Stoccolma, Urss, Washington