Un miliardo a vietnamita rimasta ferita su un aereo Usa

Un Un rimasta ferita su un aereo Usa Precipitò durante il «ponte aereo dei bimbi» da Saigon - E' la prima volta che la Lockheed risarcisce un'adottata da non americani WASHINGTON — Il tribunale di Washington ha riconosciuto un indennizzo di 660 mila dollari (oltre un miliardo di lire) ad un'orfana vietnamita adottata da una famiglia francese, rimasta lesa nel tragico incidente aereo che funestò il 'Ponte aereo del bombirai» organizzato dagli americani da Saigon nel 1975. E' la prima volta che un indennizzo, a carico della casa aeronautica americana «Lockheedm produttrice dell'aereo «Galai'u» precipitato, viene riconosciuto ad tino del bambini adottati da famiglie non americane. La Lockheed ha da tempo accettato di versare sostanziosi risarcimenti alle famiglie adottanti statunitensi, ma si era finora rifiutata di fare qualsiasi concessione per i bambini adottati all'estero, specie in Canada e in Europa. La vicenda interessa anche due famiglie italiane, una di Catania che ha adottato un orfano vietnamita, e una di Como che ha adottato due fratellini. Il verdetto della corte distrettuale di Washington ha riguardato 11 ricorso di un'orfana adottata dalla famiglia francese Maupolnt, ma apre la porta alle analoghe azioni di oltre 90 orfani cerebrolesi non residenti negli Stati Uniti che lottano da nove anni per un risarcimento necessario a coprire le loro ingenti spese mediche e speciali terapie di rieducazione. - Lettera aperta d Ma — ha osservato 11 «curatore» Charles Work nominato per seguire gli Interessi di tutte le vittime — la speranza è che, senza dover continuare una battaglia legale destinata a trascinarsi ancora per anni, 11 verdetto spiani finalmente la strada ad un sollecito accordo extragludlzlale complessivo per tutti gli Interessati non americani, slmile a quello che la Lockheed ha già concesso collegialmente alle famiglie americane. La vicenda, legata alla guerra che l'America ha voluto dimenticare', non ha avuto grande attenzione negli Stati Uniti fino ad un recente programma televisivo che ha rievocato in drammatici toni lo «scandalo» degli Un Giotto clonato a Piacenza PIACENZA — Un crocefisso di Oiotto, donato al Comune di Piacenza dalla famiglia Chiapponi, è esposto da oggi nella sala d'onore della galleria d'arte Ricci Oddi, in attesa di essere poi trasferito al Museo civico. Si tratta di un dipinto a olio su tela di Uno, fissato su un telalo di legno, di 219 centimetri per 171, realizzato — secondo gli studi — intorno al 1300. Il dipinto, che non reca la firma di Oiotto ma è a lui attribuito da critici e studiosi. opo il provvedimen indennizzi negati alle vittime non-americane. La tragedia risale al 1975, quando la pressione finale del vietcong contro Saigon indusse gli Usa a organizzare un «ponte aereo dei bambini» per portar fuori dal Vietnam diverse centinaia di orfani. Per 11 «baby lift- fu usato, a preferenza di aerei-ospedale ugualmente disponibili, un super-aereo militare da trasporto «Galaxu'\ forse nell'intento di pubblicizzarne la capacità di fronte ad aspre polemiche e accuse di gravi difetti strutturali. Poco dopo il decollo da Saigon, in tutta fretta perché l'allora presidente Gerald Ford era pronto In America a farsi fotografare con In braccio 1 bambini vietnamiti «salvati», il -Galaxii' precipitò in seguito al distacco di un portello. La violenta decompressione lasciò per diversi minuti in stato di asfissia 1 bambini, ammucchiati anche nella stiva dell'aereo senza maschere di ossigeno bastanti per tutti. Dal relitto furono estratti 98 bambini morti e 149 feriti o apparentemente illesi: ma — affermano 1 ricorrenti — buona parte del sopravvissuti hanno rilevato col passar del tempo, dopo essere stati adottati da generose famiglie americane ed europee, problemi fisici e di comportamento riconducibili a lesioni cerebrali, to relativo a un fat

Persone citate: Chiapponi, Gerald Ford, Ricci Oddi