Una stella firmata Alberto Bucci di Gianni Menichelli

Una stella firmata Alberto & BASKET La Granarolo è tornata allo scudetto dopo avere riscoperto l'importanza dell'allenatore Una stella firmata Alberto & Per anni la squadra era stata affidata a improvvisatori - Simac: Peterson potrebbe chiudere la carriera e dedicarsi al giornalismo televisivo DAL NOSTRO INVIATO MILANO — La stella del decimo basket-scudetto ha cominciato a cucirsi sulle maglie della Vlrtus Bologna (alias Granarolo) 11 giorno stesso in cui Gigi Porcili, il boss delle «V nere», s'è pentito di tutte le sue colpe e ha chiamato a guidare la squadra un allenatore vero, Alberto Bucci, 36 anni pochi giorni fa, cestista mancato per la disgrazia di una poliomielite, non a caso bolognese autentico di Porta Galltera, per sua sfortuna bolognese dell'altra sponda basketlara, quella della Forlltudo. Per scontare quel peccato originale agli occhi di Porcili, Bucci ha dovuto andare a y'hfiWr5 &)le.»andftÀn K'rflJ'cr l'Italia prima di potersi sede* re, 1*8 agosto '83, stilla panchina virlussina. Porcili è un grande dirigente, ma sugli allenatori ha idee sue: devono avere la «V nera» impressa nel cuore o almeno non devono portare altri marchi. Ì\ ' Cosi per anni ha affidato la squadra a vecchi,amici o a gente pescata nel modi più strani. Gli è andata bene due volle, perchè ha vinto uno scudetto scovando in Cile un certo Pcterson e.ne ha vinti due inventando allenatore Drlscoll (a capo in verità di una squadra atipica, che si governava da sola). Le altre volte gli è andata buca, perchè il personaggio non valeva (Blsacca) o era poco maturo (DI Vincenzo) o troppo maturo (Ranuzzl) In questo marasma la Vlrtus non è certo scomparsa dal vertici del basket nostrano, ma ha conquistato meno di quanto avrebbe potuto, mancando Inoltre la consacrazione europea che desidera con la stessa disperata Intensità della Juventus. E ha incrostato il proprio volto tecnico del tipici difetti della squadra che si allena male. Poi il Porcili pentito ha chiamato Bucci. Cioè, dopo tanti improvvisatori, un professionista valente, serio. Impegnato a tempo pieno e — come dire? — a testa piena. Ed ecco scudetto e stella. Ma ecco soprattutto, in cai» a un anno, una Granarolo che torna a giocare' basket, ragionare Basket. Bùcci' ci ha messo mesi, I frutti veri 11 ha raccolti soltanto alla fine, dopo una «regular» contraddittoria. Nel playoff la Vlrtus anarchica, pigra, nevrastenica e forzuta di una volta ha lasciato campo a una Granarolo disciplinata, razionale, reattiva, capace di correggersi, adeguarsi, rispondere. Dopo il tonfo (ricaduta?) di mercoledì a Bologna, contro quel Simac dalle mille vite, una squadra mal gestita avrebbe potuto affondare. Bucci ha riportato in rotta la sua nave, ha turato le falle, è arrivato in porto. Ha avuto fortuna: ha potuto giocare un campionato intero al completo, quasi sempre trovando incompleti gli avversari. Bene: anche la fortuna, per un allenatore, è un merito. Da questo punto di vista, Dan Peterson, con 1 suoi quattro secondi posti consecutivi, meriti proprio non ne ha. Però una squadra che perde esaltando e commovendo, come ha perso 11 Simac di Ostenda e di Milanobella, acquisisce onori che vanno ben al di la del risultato. Ora il contratto di Peterson scadrà: e si dice che il cinquantottenne omino dell' Illinois avrebbe mezza intenzione di dedicarsi anima e corpo alla penna e al microfono. Gli succederebbe Franco Casalinl, com'è giusto, ma se Casallnl preferisse rodarsi altrove come head-coach, si parla, per un Interregno, di Taurlsano, visto che Tanjevic è bloccato a Caserta. Sul fronte Simac, assorbita la sconfitta con classe esemplare, c'è anche una precisazione di D'Antoni: «Non ho nessuna intenzione di lasciare Milano, ora die sono 'italiano'. E nemmeno di chiedere folli ingaggi». Gianni Menichelli

Luoghi citati: Bologna, Caserta, Cile, Illinois, Italia, Milano, Ostenda