La prova della nostra maleducazione tra cartacce, mozziconi e sporcizia di Marco Neirotti

La prova della nostra maleducazione tra cartacce, mozziconi e sporcizia Dai portici di via Roma alla periferia con gli occhi rivolti a terra La prova della nostra maleducazione tra cartacce, mozziconi e sporcizia La domenica la città offre la sua immagine peggiore - L'Amrr: «Studiamo il problema, ma ci occorre l'aiuto dei negozianti» • Esistono 13.500 cestini, ma pedoni e automobilisti preferiscono la strada Carta, pacchetti di sigarette, immondizie. Povera via Roma, la domenica è la sua mattina peggiore. La gente protesta: -Proprio quando abbiamo tempo per un caffè iti centro dobbiamo passeggiare tra i rifiuti-. Il problema è vecchio: «/ portici non sono arca pubblica come la strada, la pulizia spetta al negoziar! ri — spiega 11 direttore dell'Azienda municipale raccolta rifiuti, Ouldo Silvestro — Provvedere noi la domenica? Prima di tutto si deve esaminare con le forze sindacali la possibilità di lavoro domenicale. E in lutti i casi il discorso dev'essere sempre fatto con i negozianti-. Qualche speranza? -Nessuna promessa, ma studiamo un sistema per offrire alla domenica portici più puliti. Non diciamo che il centro debba essere privilegiato, ma dev'essere servito per quello che è: un'area al servizio della città, per il lavoro, per la passeggiata, per il divertimento-. Sempre che gli utenti diano collaborazione. -Una certa maleducazione esiste — dice Silvestri — Non è volontà di sporcare, è insufficiente educazione all'uso dei servizi-. Scarsa educazione? Basta fare quattro passi per controllare. A Torino ci sono 13.500 cestini e 23 mila contenitori per rifiuti solidi urbani. E tanti non 11 usano. Il primato è del fumatori. Per saiwre I gusti del torinesi non c'è bisogno di domandare al tabaccai, è sufficiente cam- minare a testa bassa: pacchetti contorti, schiacciati, devastati da scarpe e ruote d' auto, sole e temporali, segnano ogni via come le briciole di Pollicino. Perchè In terra e non nei cestini? In via Palazzo di Città, un uomo sulla quarantina, abito beige e cravatta marron, porta alle labbra la sigaretta, lascia cadere 11 pacchetto. Scusi, ha perso qualcosa. -E' vuoto- ribatte pron¬ tonvlolamnI rvRrr to. Allora perchè non lo butta nel cestino? -E perchè, se vuol metterlo nel cestino, non lo prende e ce lo mette lei?- è la risposta. Frequenti le montagnole di mozziconi. Gente che inganna lunghe attese spaccandosi I polmoni? No, sono 1 fumatori automobilisti: ogni tanto vuotano 11 portacenere. Corso Regina Margherita, semaforo rosso. Un maturo guidatore apre la portiera della 127, | sporge la mano: e la -pioggerella» di mozziconi e cenere cade sull'asfalto. Scusi... -Che vuoi?-. Perchè l'ha vuotato In mezzo alla strada? Un Insulto, e via come un razzo. Porse questi episodi vicino al semafori sono più rari, ma I posteggi sono «discariche» abituali. Chi è in anticipo all' appuntamento inganna l'attesa con la pulizia dell'auto. | Tre giorni fa in due isolati di via Viotti c'erano nove mucchlettl, cui s'erano aggiunte Immondizie varie radunate con pazienza dai negozianti. -Spazzo il marciapiede mattina e pomeriggio- dice una commerciante in via Nizza. Per (orza: dai bar esce sempre qualcuno che, finito 11 panino, butta la carta. E 1 cestini stanno a guardare. Più puliti quei luoghi dove !e Immondizie hanno «orari., come piazze e strade che ospitano 1 mercati: tanto caos, poi, prima di sera, di nuovo tutto lindo. Allo stadio invece sono guai nelle domeniche di pioggia, con corso Agnelli e le vie Intorno cosparsi di Impermeabili di nailon, travolti, stracciati e «sparati» Iti aria dalle auto. SI possono addirittura dedurre le condizioni di salute dei torinesi dai marciapiedi punteggiati da fazzoletti di carta. Via Cavour, ragazza In gonna blu e maglionclno rosso: dalla mano scivola giù il quadratino bianco in cui ha deposto il suo raffreddore. Perchè lo butti a terra? -E a te che importa? Devo mangiarlo?-. No. c'è il cestino. -E io dovrei tenermelo in mano fino là?-. Ma ci sono anche cittadini ordinati. Tre barboni mangiano sulle panchine davanti a Porta Nuova. Aspettiamo che finiscano. Raccolgono tutto nella carta e gettano il pacchetto nel cestino. Rimane qualche briciola, ma a quella ci pensano i piccioni. Marco Neirotti o Sollo gli eleganti portici, immagini come quesla sono frequenti, ma si potrebbero evitare

Persone citate: Ouldo Silvestro, Pollicino, Silvestri

Luoghi citati: Torino