In Francia la scuola privata decide di tornare in piazza
In Francia la scuola privata decide di tornare in piazza Una nuova «marcia su Parigi» indetta per il 24 giugno :• . 1 i | i—.ii. tv - | ■ v . ■> In Francia la scuola privata decide di tornare in piazza PARIGI —1 sostenitori della scuola privata torneranno in piazza. Una manifestazione nazionale («più grandiosa di quella di Versailles, che in marzo riunì ottocentomila persone,.) è stala annunciala ieri, vcntlquattr'ore dopo l'approvazione della riforma sull'insegnamento all'Assemblea nazionale. Si svolgerà domenica 24 giugno a Parigi: 11 Comitato nazionale delle scuole cattoliche (la grande maggioranza degli istituti privati) spera di raccogliere un milione di persone. -La legge aggrava la jioslzione delle scuole private e affretta la loro assimilazione alle strutture pubbliche. Non può riportare la pace scolare in ['rancia-, dicono gli organlz&iitori. .11 testo va modificato». L'offensiva contro 11 progetto Sivary e ricominciata, dunque. I) dibattito lascia il Parlamento per tornare nelle strade. Era prevedibile, dopo 11 voto di glovdl notte, 1 toni di guerra del leader ncogollista Jacques Chirac, gli scambi di insulti tra opposizione e maggioranza, i fischi al premier Mauroy. Ma gli «ultras» non l'hanno spuntata: la •marcia su Parigi» non avverrà alla viglila delle elezioni europee, in programma il 17 giugno. Il presidente dell'Unapcl — l'Unione nazionale genitori della scuola privata — ha insistito, al termine di un colloquio con Mitterrand: -Abbiamo sempre agito al di fuori del partiti, continueremo a farlo». Una risposta a Chirac. paladino del «privati» all'Assemblea nazionale. E a un altro leader dell'opposizione, Bernard Pons, che in tv ha lanciato un appello al militanti del partito neogollista perché sostengano la manifestazione del cattolici. Il malcontento, tuttavia, serpeggia. Il governo è accusato di aver abbandonato il «punto d'equilibrio» raggiunto con fatica, 11 mese scorso. E' imputato di avere ceduto alle pressioni del campo laico, alla vigilia del dibattito parlamentare. La concessione più sgradita ai cattolici è la graduale abolizione, entro undici anni, del finanziamenti pubblici. Altro tema controverso: la «titolarlzzazlone» degli insegnanti: la loro trasformazione in funzionari dello Stato (dal quale sono pagati). La riforma non è ancora legge. Prima, dovrà essere approvata anche dal Senato, dove la sinistra è in minoranza. Per Savary e 11 suo progetto è cominciata una nuova corsa. A ostacoli. e. n.
Persone citate: Bernard Pons, Chirac, Jacques Chirac, Mauroy, Mitterrand, Savary
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