Crisi tra i cinque di Luca Giurato

Crisi tra i cinque Le polemiche deteriorano i rapporti nel governo Crisi tra i cinque Visentini giudica «inammissibile e vile» l'attacco a Spadolini - «Pregiudica gravemente la possibilità di collaborazione con il psdi e con Longo» - Rognoni attacca il psi: «Si sposta al centro con una pericolosa miscela di anticomunismo» ROMA — DI «scossa» In «scossa», i rapporti tra 1 partiti della maggioranza rischiano di cadere In pezzi. Ieri, nella replica al psdt che lo ha accusato di «7Hf/i4ria nella Repubblica Sociale' e di «articoli di esaltazione del nazifascismo», Spadolini rifiuta «la tecnica dellintimidazione e del ricatto, comunque mascherata» e respinge •41 metodo degli avvertimenti mafiosU. La risposta dell'on. Preti è stata immediata: «In materia di moralità non prendiamo lesioni da nessuno. Chi si propone di indebolire slealmente i socialdemocratici ha come obiettivo finale il rovesciamento del governo Craxi». Da Venezia è allora intervenuto nello scontro il ministro delle Finanze, Visentini. «L'aggressione a Spadolini è inammissibile e vile, sia sotto il profilo personale che sotto quello politico — ha dichiarato l'autorevole esponente repubblicano —. Devo anche affermare che tale aggressione pregiudica gravemente, con il rischio di poter rivelarsi irrimediabile, la possibilità di collaborazione del pri con la socialdemocrazia e con il suo segretario, Pietro Longo-. Prima di raccontare i retroscena di questo contrasto tra due ministri (e due partiti) del governo Craxi, bisogna registrare l'apertura di un altro «fronte» all'Interno del pentapartito. Il presidente del deputati de Rognoni ha attaccato con una durezza senza precedenti Craxi e 11 psi: « VopHoTio spostarsi da sinistra al centro, usando una pericolosa miscela di anticomunismo e antioperaismo». Malgrado gli appelli di Palazzo Chigi alla calma, -a non buttare benzina sul fuoco», 11 presidente del deputati socialisti Formica ha risposto con durezza a Rognoni; poco dopo gli si è aggiunto il capo dei senatori del psi Fabbri, rincarando la dose. Una situazione grave, nella quale è stato facile a Berlinguer inserirsi con nuove, aspre dichiarazioni contro avversari politici che sembrano mettercela tutta per trasformarsi In alleati Involontari. Per il .leader del pel questo governo si è rivelato al di sotto delle capacità minime di governabilità. La maggioranza è divisa su tutto, ed ecco scattare le pressioni e i ricatti, sia morali che politici. E' una situazione che giudico pericolosa». Berlinguer parla di «Tnaf/oforansa ai limiti dello sfascio: c'è una situazione di crisi virtuale del governo e, per evitarla, si ricorre ormai a tutto, compresi gli insulti plit infamanti tra esponenti di primo piano del pentapartito». E' un riferimento evidente soprattutto allo scontro tra repubblicani e socialdemocratici. I rapporti tra i due partiti (e tra 1 due leader) non sono mal stati buoni; anche durante molti Consigli del ministri, Spadolini e Longo, più che comunicare, han¬ no pensato ad ignorarsi. I malumori si sono aggravati da quando è esploso 11 caso Longo-P2, con l'attacco del psdi a Tina Anselmi. Venerdì scorso la «Voce Repubblicana» ha scritto che non dovrebbe esistere nessuna connessione tra i lavori della commissione P2 e le alleanze locali. Un preciso riferimento alla minàccia di Longo di aprire la crisi in quattro grandi città: Roma, Milano, Torino, Genova. Sull'« Umanità», Von. Puletti ha risposto con il corsivo contro Spadolini. Nel psdi c'è chi giura che Longo non era al corrente. Il «corsivo» ha provocato ovunque reazioni negative. Spadolini ha ricevuto la solidarietà di tutti: da Craxi a Pannella. In una lettera aperta, 11 leader radicale ha criticato Pietro Longo. Lo scritto di Pulettl non è piaciuto neppure al ministro del Lavori Pubblici Nicolazzl e all'assessore al Comune di Roma Pala, entrambi esponenti della battagliera minoranza del psdi. Ieri mattina sembra che Spadolini abbia atteso a lungo una telefonata da Pietro Longo per «chiudere la polemica». Attesa vana. Longo ha invece fatto sapere, attraverso le agenzie, di aver avuto un colloquio amichevole e cordiale con Cosslga (anche 11 presidente del Senato era Stato criticato dall'. Umanità'). Salvo equivoci, che sembrano sempre meno probabili, 11 segretario del psdi ha dunque voluto render noto ufficialmente d'aver fatto la pace con Cosslga, ma non con Spadolini. Probabilmente non ha voluto «sconfessare» Pulettl, uno del suoi fedelissimi. Cosi, almeno, è stato interpretato 11 silenzio di Longo da Visentini, da Nicolazzl e da Pala. I due esponenti del psdi hanno allora dichiarato di non condividere gli attacchi a Spadolini. Il ministro delle Finanze ha addirittura ipotizzato come imminente la fine della collaborazione tra prl e psdi, e quindi del governo. Luca Giurato

Luoghi citati: Comune Di Roma, Genova, Milano, Roma, Torino, Venezia