Nel Parlamento di Washington decine di miliardari ma l'opinione pubblica fa i conti in tasca solo ai ministri di Ennio Caretto

Peperone abiterai Congresso Usa . l i I • - Nel Parlamento di Washington decine di miliardari ma l'opinione pubblica fa i conti in tasca solo ai ministri Peperone abiterai Congresso Usa I senatori d'oro più numerosi dei deputati - Ai primi posti del Gotha Lowell Weicker, nipote del fondatore della «Squibb», ritalo-amerìcano De Concini, Robert Dole e l'ex astronauta Glenn - «Modesto» il patrimonio dello speaker della Camera (trenta milioni), ma i suoi emolumenti sfiorano i duecento - Dice Galbraith: «Chi entra in politica ricco ne esce ricchissimo» ■ I superstipendi dei capitani d'industria DAL NOSTRO CORRISPONDENTE NEW YORK — SI stenta un po' a raccapezzarsi: più che il Parlamento — 11 Congresso come lo chiamano in America—l'elenco sembra riguardare il Ohota della finanza e dell'industria. Le cifre sono dà capogiro: 8 milioni e 300 mila dollari Lowell Welcker, vale a dire 14 miliardi e mezzo di lire; 7 milioni e 200 mila dollari Clalborne Peli, ossia 12 miliardi di lire. Oppure, passando sull'altra colonna, 3 milioni e 200 mila dollari James Broyhlll, cioè quasi 5 miliardi e mezzo di 11 re; e 2 milioni 900 mila dollari Bill Qreen, qualcosa come S miliardi di lire. La folgorazione arriva quando in una casella a sé si scorge, accanto alla cifra di 1 milione 306 mila dollari, più o meno 2 miliardi e 400 milioni di lire, un nome celebre: Ronald Reagan, presidente degli Stati Uniti. L'elenco è quello del patrimonio — non del reddito — dei parlamentari, leaders di governo e in genere uomini pubblici americani. La superpotenza ha scoperto d'improvviso che 11 Congresso e il gabinetto sono clubs di ricchi. I milionari in dollari e miliardari In lire superano largamente i 50. «La maggior parte — ha scritto la rivista U. S. News and World Report — si è fatta una fortuna fuori della polìtica. Una più piccola l'ha ereditata. Uno solo l'ha conquistata con il matrimonio: il senatore Robert Dole, forse non a caso capo della commissione finanze». Non mancano i Creso neppure nella Corte Costituzionale: 11 suo presidente Warren Burger, l'insigne giudice Lewis Powell, e l'unica donna che ne faccia parte, Sandra Day O'Connor, posseggono tutti assets di oltre 1 milione di dollari. E' opinione comune che l'elenco sia approssimato per difetto. Numerosi parlamentari, ministri e sottosegretari, infatti, occultano 11 patrimonio nel cosiddetti blind trust, o amministrazioni fiduciarie, come consentito dalla legge. Non figurano cosi uomini come Ted Kennedy, giudicato il riccone del Senato, o 11 ministro della Difesa Welnberger, ex capo di una delle più potenti multinazionali, la Bechtel di San Francisco. U. S. Ne- ws and World Report ritiene che, se si modificasse la legge, 11 numero dei Creso raddoppierebbe e forse si triplicherebbe. Vale la pena di notare che mentre 1 ministri, al momento dell'ingresso in carica, devono rinunciare a ogni altra attività, ai parlamentari è permesso continuarla, purché evitino 1 conflitti d'interesse. Proporzionalmente, esistono più senatori che deputati d'oro. Al Senato seggono, oltre al succitati Lowell Welcker, nipote del fondatore della casa farmaceutica Squibb, e Clalborne Peli, discendente di latifondisti, anche Charles Percy, un ex dirigente della Bell and Howell, che ha accumulato oltre 10 miliardi di lire; Dennis De Concini, un italo-americano, agente immobiliare dell'Arizona, capo della commissione del Bilancio, che e arrivato a 9 miliardi e mezzo; John Danforth, erede della ditta di alimentari Ralston Purina, che ha toccato 1 nove miliardi; e John Glenn, l'ex astronauta ed ex candidato alla Casa Bianca, che si è «fermato» a 8 miliardi e mezzo con investimeli u in Immobili e in azioni. Alla Camera, le fortune sono anche più modeste. Dopo James Broyhill e BUI Green, entrambi agenti di Borsa, figurano infatti Sidney Yates, con 4 miliardi di lire, Stewart McKlnney e James Quii leu con 3 miliardi e mezzo a testa, entrambi industriali. I deputati rivelano anche un'altra differenza rispetto al senatori: i ricchi in genere sono democratici, mentre al Senato sono repubblicani, con l'eccezione, tra i primi dieci, solo di Glenn e De Concini. Si chiederà: ma uomini politici poveri non ne esistono? In termini di patrimonio, qualcuno c'è: 11 capo della Camera, 11 democratico O'Nelll, possiede asseto per appena 18 mila dollari, neppure 30 milioni di lire. Ma in termini di reddito nessuno. Lo stesso O'Nelll, l'anno scorso, ha guadagnato tra stipendio e altre attività circa 120 mila dollari, 200 milioni di lire. Gli stipendi. Questa è tutta un'altra storia. Lo Stato americano paga al senatori 65 mila dollari all'anno, 100 milioni di lire, e al deputati poco meno. Concede inoltre loro di «arrotondare» con discorsi, articoli e altri interventi pubblici, di cui però da quest'anno potranno trattenere solo un terzo. Qualche esemplo: nell'83, 11 senatore Dole ha guadagnato in tale modo 188 mila dollari, poco meno di 300 milioni di lire, 11 senatore Glenn ne ha guadagnati 99 mila e via di seguito. Questo, si badi bene, non ha nulla a che vedere col proventi delle attività, private del parlamen¬ tari o del membri del governo.. Si consideri 11 presidente Reagan: l'anno passato egli ha percepito 200 mila dollari di stipendio, 320 milioni di lire, 192 mila dollari di interessi e dividendi, e 27 mila dollari di pensione come ex governatore della California. Agli americani place enormemente fare 1 conti in tasca al propri rappresentanti a Washington, in particolare se si tratta di ministri. DI Reagan si sa tutto: che 11 suo ranch californiano vale 670 mila dollari, che ha mezzo mi¬ lione di dollari in amministrazione fiduciaria, che aspetta 100 mila dollari di una casa appena venduta, che ha un'assicurazione sulla vita di 61 mila dollari, e che ha conti correnti e risparmi in banca per 66 mila dollari. Il presidente non si è arricchito, né con la recitazione né con la politica: sono statigli Investimenti azionari e Immobiliari a garantirgli una vecchiaia agiata. Egli del resto non è tra 1 capi di Stato e di governo più ricchi della storia Usa: scompare al confronto di un John Kennedy o un Lyndon Johnson. Di solito 11 Parlamento si fa vanto di essere severo con gli uomini d'affari che vogliono entrare nel governo. Ma per quanto riguarda 1 deputati e i senatori è piuttosto elastico. Il senatore Frank Murkowskl dell'Alaska presiede la sottocommissione sull'energia, ed è socio di una piccola compagnia petrolifera. Il senatore Chic Hetch del Nevada fa parte della commissione bancaria ed é azionista di due grandi banche. Nessuno gli impedisce di premere per certe leggi anziché altre, sempreché non ledano la comunità. Come osserva causticamente John Kenneth Galbraith, •non è quasi mai capitato che la politica abbia nuociuto alle fortune dei parlamentari: Chi entra ricco al Congresso spesso se ne va ricchissimo; chi entra povero se ne va ricco. Fa testo «Frltz» Mondale, l'ex vicepresidente e candidato democratico alla Casa Bianca. Mondale ha sempre | vissuto in relativa modestia, prima come uomo politico nel nativo Minnesota, poi nel Senato a Washington, infine sotto Carter. Ma dall'81, quando è passato a vita privata, e ha potuto sfruttare le proprie conoscenze per un grande studio di avvocati, ha guadagnato quasi un milione di dollari l'anno. Forse l'aspetto più sorprendente di queste inchieste è che esse non suscitano polemiche: gli americani giudicano normale che 1 loro rappresentanti vengano pagati bene, e 11 rassicura 11 fatto che siano amministratori egregi di se stessi. Le polemiche esplodono — e l'ultima potrebbe sfociare nell'imposizione di un «tetto» proprio da parte del Congresso — a proposito del superstipendi dei dirigenti industriali. C'è stata quasi una sollevazione popò lare quando è emerso che ben 48 executives hanno intascato l'anno scorso oltre 1 milione di dollari a testa, poco meno di 1 miliardo e 700 milioni di lire, e ben 328 ne hanno intascati da 50 mila dollari a un 1 milione. I sindacati sono esplosi: questi leaders, hanno protestato, come possono chiederci sacrifici? La diversità dell'atteggiamento Usa verso 1 politici e gli uomini d'affari scaturisce dal tipo di stipendio che 1 consigli di amministrazione delle aziende danno a questi ultimi. I dirigenti industriali ricevono una paga base, un premio e una tantum delle azioni. Si prenda Philip Caldwell della Ford. Nell'83 è risultato 5° nella graduatoria degli emolumenti: 520 mila dollari di paga, e 900 mila dollari di pre mio. Lee lacocca, che ha salvato dalla bancarotta una delle tre grandi dell'auto, la Chrysler, ha ricevuto «solo» 475 mila dollari, ma 11 suo portafoglio azionario è valutato 8 milioni di dollari. lacocca è il più stimato capitano d'Industria degli Stati Uniti e si è reso conto di trovarsi su un terreno mi nato. Ha proposto un accordo al sindacati: dimezzerà 1 propri compensi e quelli dei suol principali collaboratori, ha detto, se al rinnovo del contratte nazionale la base operala non avanzerà pretese eccessive. Il messaggio era diretto anche al Parlamento. Ennio Caretto