Che grande Spagna, merita un bis

Che grande Spagna, merita un bis Successo dell'Orchestra Rai diretta dal maestro De Burgos Che grande Spagna, merita un bis Un altro concerto all'Auditorium con i giovani diplomati al Conservatorio come solisti TORINO — Da tempo immemorabile non ci si ricordava d'aver sentito l'orchestra della Rai concedere un bis alla fine d'un concerto all' Auditorium come è avvenuto l'altra sera su richiesta del pubblico festante. E a dire il vero ce n'era ben donde, sia per il programma che, in queste uggiose giornate di primavera offriva al pubblico un benefico tuffo nell'assolato paesaggio della musica spagnola, sia per 1' esecuzione guidata da un maestro come Rafael Frllhbeck de Burgos che è certo tra i più lucidi concertatori che si siano ascoltati quest' anno nella sala di via Rossini. Apriva 11 concerto il preludio della Carmen seguito da tre intermezzi: la Spagna di Bizct ci ha subito investito con 11 suo alito torrido, i languori delle sue notti, l'asciut¬ ta; concentrazione ;dcl, trascinante vitalismo; immagine ben diversa da quella di Lalo che nella Sinfonia spagnola per violino e orchestra in cui s'è applaudito 11 giovane e bravo solista francese Raphael Oleg disegna un paesaggio da cartolina illustrata, deliziosamente oleografico. De Burgos ha poi confermato la propria tempra di direttore di gran classe nella Suite dcWAmorc stregone in cui De Falla parte dalla Spagna torrida di Bizet per investirla d'un impeto visionarlo reso l'altra sera con puntuale esattezza nella conturbante e misteriosa presenza delle sonorità cupe, dei temi striscianti e della smaliziata complessità armonica. Concludevano il concerto pagine di Albcniz, Granados e Gimencz dove i caratteri più tipici ed immediati della musica spagnola si afferma¬ no con schietta plasticità; , La comunicazione con il pubblico era quindi assicurata, anche ai primo ascolto, e 1' applauso garantito come conseguenza inevitabile. Com'è avvenuto appunto l'altra sera quando il calore del successo è salito, come s'è detto, a livelli inconsueti. * * TORINO — Collaborazione Rai-Conservatorio: avviata 1' anno scorso, s'è confermata quest'anno come strumento efficace per emancipare i giovani dall'ambiente scolastico e metterli a contatto con la realtà della vita concertistica. La Rai ha mobilitato all' Auditorium l'orchestra sinfonica di Torino diretta da Bruno Martinotti e il Conservatorio ha fornito i solisti, tutti giovani neodiplomati di violino, clarinetto e flauto (scuole di Luigi Talamo, Raf¬ faele Annunziata e Brunp Martinotti): ne è nato ' uh concerto pieno di freschezza e di entusiasmo dove si sono ammirati i due violinisti Stefano Vagnarelli e Marco Ligas nel Concerto per due violini di Bach, poi il solo Vagnarelli in un'autorevole esecuzione deìVlntroduzione e Rondò capriccioso per violino e orchestra di Saint-SaSns. Nella seconda parte erano di scena gli strumenti a flato con il clarinettista Sandro Togliatti, molto preparato per tecnica e gusto musicale come ha messo in evidenza nella sua interpretazione dell77tt!roo;u5ionc tema e variazioni di Rossini. Per finire, il flautista Federico Glarbella, già vincitore di alcuni importanti concorsi, ha suonato con molto spirito, incisività e precisione tecnica il gustoso Concerto per flauto di J. Ibcrt. p. gal.

Luoghi citati: Spagna, Torino