Con telefono, radio e computer la strada non farà più «stragi»

Con telefono, radio e computer la strada non farà più «stragi» «Viaggiare informati»: a Roma esperti da tutto il mondo Con telefono, radio e computer la strada non farà più «stragi» ROMA — Ogni anno i 25 milioni di utenti che circolano sui 295 mila km delle nostre strade pagano agli incidenti un altissimo tributo di dolore e sangue: circa 10 mila morti e 250 mila feriti. Il 60 per cento degli scontri con danni alle persone avviene nelle aree urbane e metropolitane, dove si è venuto progressivamente concentrando la metà del traffico nazionale, e i più esposti al rischio risultano i giovani dai 14 ai 26 anni. Una situazione cosi drammatica non è però soltanto nostra: sulle strade del mondo, dove circolano quasi 500 milioni di veicoli, i morti sono più di 400 mila l'anno, con milioni di feriti e di inabili permanenti. E' possibile contenere questa grave -sinistrosila- * migliorare la sicurezza della circolazione autostradale? Per gli esperti italiani e stranieri di traffico, informazioni e telecomunicazioni, convenuti a Roma per partecipare al convegno «Viaggiare informali» organizzato dalla Rai-tv e dal ministero dei Lavori Pubblici, la risposta è positiva e uno degli strumenti per concretarla e già a portata di mano: l'informazione, in tutte le sedi (all'interno dell'autoveicolo o all'esterno) e in tutti i modi (autoradio, telefono, televisione e segnaletica). L'autoradio, che già da tempo ha cessato di essere uno status symbol, è diventata uno strumento indispensabile per mantenere il guidatore nelle migliori condizioni di relax utili alla sicurezza di guida e per fornirgli le notizie (traffico, condizioni meteorologiche, transitai)! lità delle strade, situazione alle dogane, prezzi dei carbu rantl, consigli per i camionisti, indicazioni di itinerari alternativi, segnalazioni delle principali manifestazioni culturall, ecc.) che possono rendere più rapido e più sicuro uno spostamento in auto. Biagio Agnes, direttore generale della Rai-tv, ha ricordato che In tre anni la Rai, in collaborazione con l'Aci, ha diffuso notiziari (più di 14 mila) e dibattiti per 750 ore di trasmissione. «Il problema principale sta però nella qualità della ricezione, che in Italia è pesantemente condizionata dalle interferenze delle emittenti private, die si sono sviluppate in una giungla senza legge e senza regolamentazione. Nessuno, per esemplo, è ancora riuscito a fare un censimento completo delle radio private. Per consentire all'automobilista di riconoscere le emissioni Rai abbiamo avviato lo studio di un sistema di identificazione in fonia'. Ma c'è di più. Durante una tavola rotonda è emersa una proposta che la Rai farà diventare immediatamente operativa: una rete radiofonica interamente dedicata ai problemi e alle informazioni sul traffico. Il suo profilo è stalo tracciato da Luca Di Schiena, direttore del Tg3: In pratica si tratta di ampliare l'attuale «Onda verde», di potenziare 1 ripetitori, di garantire la ricezione su tutta la rete stradale (comprese le gallerie e i fondovalle). I vantaggi di un'informazione tempestiva, aggiornata, corretta e comprensibile, affidata a messaggi semplici, analitici, affidabili e continui, sono enormi, specialmente per la sicurezza. Con l'informazione, hanno ribadito gli esperti, si può regolare Io scorrimento del traffico per evitare intasamenti, code Le proposte per migliorare il collegamento informativo con chi è al volante sono più d'una. Da una parte si tratta di istituire banche dati sul traffico e dall'altra di facilitarne l'accesso agli automobilisti, non soltanto prima di iniziare il viaggio (per telefono) ma anche durante il tragitto, per radiotelefono o con altri sistemi. Si è parlato per esemplo di Installare sugli automezzi più spesso in viaggio apparecchiature che visualizzano o addirittura convertono in voce 1 messaggi rilanciati dal computer della banca. In via sperimentale, il sistema entrerà in funzione già durante la prossima estate. Bruno Ghibaudi SIRACUSA — Resti di un santuario dedicato alle divinità greche Demetra e Kore, risalenti al quarto secolo avanti Cristo, sono stati ritrovati da un gruppo di ricercatori universitari a Siracusa, in prossimità del teatro greco. Il santuario a Demetra e Kore viene citato in un'opera di Cicerone.

Persone citate: Biagio Agnes, Bruno Ghibaudi, Cicerone, Luca Di Schiena

Luoghi citati: Italia, Roma, Siracusa