Bufere e temporali in tutta Italia (Venezia è invasa dall'acqua alta)

Bufere e temporali in tutta Italia (Venezia è invasa dall'acqua alta) E' tornata anche la neve: in Valle d'Aosta sopra i mille metri Bufere e temporali in tutta Italia (Venezia è invasa dall'acqua alta) E' scoppiata la condotta di un metanodotto: nel Cuneese senza gas in cinquantamila - Mareggiata a Cesenatico E' un maggio da record, questo, e tutti negativi. Fiumi d'acqua che precipitano dalle cateratte del ciclo, neve persino (e mica tanto in alto, appena sopra i mille metri in Valle d'Aosta), torrenti in piena, sulle coste un micidiale vento africano che porta con sé la sabbia del deserto, e al largo barche e carghi sballottati da un mare forza sette. Dalle Alpi al Tavoliere, non c'è regione che da tre settimane a questa parte abbia visto il sole più di 24 ore. A Milano (ieri compreso) piove ininterrottamente da 21 giorni: proprio come nel . maggio del 1905, record assoluto eguagliato, quando il cielo rovesciò 339,1 millimetri d' acqua. C'è chi sta peggio: a Venezia l'acqua alta ha raggiunto la punta di un metro e 18 centimetri, un'altezza che non era mai stata registrata nel mese di maggio durante gli ultimi cento anni. Prima, il massimo livello era stato di quattro centimetri più basso. Cosi, gran parte del selciato del centro storico è coperto d' acqua, con disagi a non finire per tutti: anche perché, in questo periodo, Venezia non è attrezzata con le passerelle. Le cause di questa acqua alta eccezionale sarebbero state identificate dai tecnici «in una profonda area ciclonica con minimo barico molto basso (089 millibar), che ita pro- , o dotto venti di scirocco in tutto l'Adriatico-. E appena al largo la marea è alta un metro e 25 centimetri. Nel' resto del Veneto, la situazione non è migliore. A Padova sono caduti nelle ultime ore 49 millimetri di pioggia e 35 a Cortina e nella zona dolomitica. A Padola di Comclico la pioggia ha fatto addirittura straripare il canale che attraversa l'abitato. La neve ha fatto la sua ricomparsa al di sopra dei 2500 metri. Anche in Piemonte si contano i danni. Piove tutti i giorni da tre settimane e ieri e domenica sono arrivati violenti temporali. Fiumi in piena, il Po fa paura. Le acque vorticose del Tanaro hanno creato gravi problemi in provincia di Cuneo: un tronco d' albero spinto dal fiume in piena ha fatto scoppiare a Govone la condotta del metanodotto Asti-Cuneo della Snam. Si calcola che circa 50 mila utenti resteranno per quattro giorni senza il gas sia per uso domestico sia indù striale. Al metanodotto sono allacciati molti Comuni. Alcuni (Bra, Mondovl, Savlgliano. Fossano, Saluzzo, Verzuolo e Manta) resteranno senza gas — pare — fino a giovedì sera. Mareggiata e scirocco (folate oltre gli ottanta chilometri orari) anche in Liguria, soprattutto lungo la Riviera di Levante. A Sestrl le onde hanno ingoiato un fuoribordo e due piccole imbarcazioni di plastica, dopo averli strappati dagli ormeggi. Un peschereccio è stato spinto contro un'altra imbarcazione Domenica avevano dovuto intervenire i sommozzatori e un elicottero dei vigili del fuoco per salvare alcuni nau fragili. Il vento non si è calmato, il maltempo continua. In tutto il Golfo del Tigulllo la pesca è stata sospesa, le barche sono rimaste nei porti e gli prmeggi sono stati rinforzati. '! Nel-Tirreno mare a forza sette. «Wilke... un cargo della Germania Occidentale, è rimasto in difficolta trenta miglia al largo di Livorno. Ha lanciato i segnali di Sos verso le 10: la nave (proveniente da Amburgo e diretta al porto labronico, lunga 74 metri, 16 uomini d'equipaggio) si è trovata in posizione di -cappa» e non è riuscita superare le onde. All'interno, in Toscana, gran vento e fiumi in piena. Anche in Emilia mare grosso. E il Po che fa paura, ha superato il livello di guardia. Una violenta mareggiata ha provocato danni a Cesenatico. L'acqua ha raggiunto la sede stradale di viale Carducci allagando vari stabilimenti balneari, scantinati di abitazioni, alberghi e locali pubblici. Ingenti i danni. E' stato messo fuori uso anche il depuratore comunale. I) consiglio comunale è stato convocato d'urgenza. ltoma e il Lazio domenica hanno temuto il peggio: raffiche di vento africano hanno abbattuto alberi, spazzato antenne televisive, tegole e muri di sostegno. Notevoli i danni. Nella capitale due feriti, investiti dagli alberi tira¬ ti giù dal vento. Ieri la situazione è tornata normale. La bufera di libeccio ieri ha invece investito la costiera amalfitana, causando notevoli danni. Dieci barche sono affondate dinanzi alla spiaggia del, Fornillo. Gruppi di pescatori hanno fatto in temilo a tirare in secco numerose imbarcazioni. Le onde, alte parecchi metri, hanno causato danni alle cabine di quattro stabilimenti balneari. Moltissime le chiamate per i vigili del fuoco a Bagnoli, Castellammare di Stabia, Ischia e Portici. Forti temporali e bufere di vento su varie zone montane del Sannio. I vigili del fuoco hanno dovuto rispondere a moltissime chiamate per la caduta di calcinacci e cornicioni. A Montesarchio e Airola centinaia di alberi sono' stati sradicati dalla furia-dei vento. Danni per il maltempo a San Fclc (Potènza). Le violente raffiche hanno distrutto il tendone del circo equestre «Martin., di Angela Pellegrini. Diverse roulottcs sono state rovesciate. Il vento soffiava alla velocità di 70 chilometri orari. Situazione difficile sulla costa pugliese, anche se ieri mattina la velocità del vento di scirocco era diminuita. Domenica, la bufera aveva impegnato marinai e mezzi delle capitanerie di porto ed elicotteri del centro di soccorso aereo di Brindisi in rischiose operazioni di salvataggio. In tutti i porti, comunque, anche ieri le navi hanno continuato a tenere rinforzati gli ormeggi. r. s.

Persone citate: Angela Pellegrini, Manta, Saluzzo