Carboni lascerà il carcere per gli arresti domiciliari di Susanna Marzolla

Carboni lascerà il carcere per gli arresti domiciliari L'uomo d'affari che accompagnò Calvi a Londra Carboni lascerà il carcere per gli arresti domiciliari MILANO — Flavio Carboni, l'uomo d'affari sardo implicato nell'Inchiesta sul crack del vecchio Banco Ambrosiano e sulla morte di Roberto Calvi, dovrebbe presto lasciare il carcere di Parma dove si trova attualmente per continuare la detenzione in un appartamento alla periferia della città. Sembrano, infatti caduti tutti'gli ostacoli che si opponevano alla concessione degli arresti domiciliari pei- questioni di salute: il Ttribunale della libertà ha dato torto alla Procura della Repubblica che chiedeva fosse annullato il relativo provvedimento deciso dai giudici istruttori; la Cassazione ha annullato, per incocrenza con l'estradizione concessa dalla Svizzera, il mandato di cattura emesso dai magistra¬ ti della capitale per associazione a delinquere, ricettazione e altri reati. L'uscita di Carboni dal carcere dovrebbe dunque essere questione di ore, il tempo di espletare le formalità burocratiche. A Parma, ancora ieri, però non avevano ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Lo stesso avvocato, di Carboni, Salvatore" Catalano, non vuole ..sbilanciarsi dando per certo ed immediato il trasferimento a casa del suo cliente. Come mai tanta prudenza? «In questa inchiesta — dice polemicamente — non si può mai essere sicuri di nulla-. Gli arresti domiciliari erano stati concessi due mesi fa dai giudici istruttori milanesi che stanno conducendo l'inchiesta sul crack del vecchio Ambrosiano: una perizia medica d'ufficio stabiliva che le condizioni di salute di Carboni erano gravi e incompatibili con il regime carcerario. Che stia male lo dimostrerebbe anche la decisione di restare a Parma, dove ha appositamente affittato un appartamento in periferia, mentre la suaj-esjd^ngg,^ Jfesua famiglia sono a Róma: ciò proprio per.oontlnuere^e'cure 11 iniziate. '' *™ Alla decisione dei giudici istruttori si era però opposta la Procura milanese con un ricorso, poi respinto, al tribunale della libertà. Adesso ci dovrà essere un'altra decisione, poiché i mandati di cattura contro Carboni erano due: uno per concorso in bancarotta e l'altro per tentato omicidio di Roberto Rosone, vicepresidente del vecchio Banco Ambrosiano. Ma visto che i giudici sono gli stessi sembra improbabile che gli arresti domiciliari vengano negati. Sono lorse venute meno le ragioni che vi avevano portato ad opporvi alla decisione dei giudici istruttori? La domanda è rivolta al sostituto procuratore Pier Luigi dell' Osso che però su questo punto non si sbilancia, né vuole commentare la decisione della Cassazione che ancora non conosce nei particolari e che — spiega — «riguarda un'inchiesta totalmente separata dalla nostra-. Carboni che accompagnò Calvi nel viaggio a Londra, finito per il banchiere sotto un ponte con una corda al collo, rimane un personaggio importante per i giudici milanesi che ancora una settimana fa lo hanno sottoposto ad un confronto in carcere. «L'indagine su di lui è ancora aperta-, dice il dottor Dell' Osso. Susanna Marzolla

Persone citate: Carboni, Dell' Osso, Flavio Carboni, Roberto Calvi, Roberto Rosone

Luoghi citati: Londra, Milano, Parma, Svizzera