Lo lor pagherà 415 miliardi per il crack dell'Ambrosiano

Lo lor pagherà 415 miliardi per il crack dell9Ambrosiano Una proposta d'accordo siglata a Roma tra Vaticano e banche Lo lor pagherà 415 miliardi per il crack dell9Ambrosiano Lo lor dichiara di non aver «alcuna responsabilità», ma di versare un «contributo volontario» -L'intesa non scioglie il problema delle posizioni giudiziarie dei dirigenti vaticani MILANO — Domenica sera, nello studio romano dell'avvocato Adolfo Gatti, in via del Corso, i rappresentanti legali dell'Istituto per le opere di religione (lor) e quelli del Banco Ambrosiano e delle 120 banche creditrici dell'istituto di credito di Roberto Calvi hanno siglato una proposta di accordo per porre fine alla vertenza internazionale che da un palo dì anni turba i normali rapporti tra Città del Vaticano, sistema bancario italiano e mercato finanziario internazionale. In base alla proposta, clic dovrà venire approvata dalle tre parti e firmata ufficialmente nei prossimi giorni, lo lor si impegna a versare a titolo di «contributo volontario. 244 milioni di dollari (circa 415 miliardi al cambio attuale) al Banco Ambrosiano e alle sue due emanazioni del Lussemburgo e di Nassau entro giugno oppure 250 milioni entro un anno. I tre istituti provvederanno poi a girare questi fondi alle 120 banche estere che sono com plcssivamentc creditrici di 615 milioni di dollari. Come contropartita queste ultime si impegnano a rinunciare a ulteriori richieste di risarcimento nei confronti del Ban¬ co Ambrosiano e a sollevare 10 stesso lor da qualsiasi richiesta che potrebbe sopravvenire da altre banche che non sono comprese tra quante hanno siglato l'accordo. So tutto andrà in porto, entro breve tempo 11 Vaticano potrebbe dunque porre la parola fine alle implicazioni del rapporto durato più anni tra 11 proprio braccio finanziario (lo lor) e l'Ambrosiano, dichiarato insolvente il 6 agosto 1982 con un -buco- stimato in circa 2000 miliardi di lire. Non è ancora stato stabilito quando e com • lor farà fronte al proprio ...ipegno, se cioè in un'unica soluzione entro il 30 giugno oppure in tre tranches: 160 milioni entro giugno, 50 entro dicembre e il resto entro il giugno del 1985. Tutto dipende, rendono noto fonti finanziarie, dalle condizioni che alcune banche americane vorranno concedere allo lor su un prestito attuai mente in fase di negoziato a New York. In aggiunta ai contributi dello lor, le banche estere otterranno dall'Ambrosiano i 144 milioni di dollari incassati dalla vendita del Banco del Gottardo ai giapponesi della Sumitomo più altre somme per complessivi 406 milioni. In questo modo potranno recuperare il 66 per cento dei propri crediti. I loro rappresentanti però sperano di potersi inserire anche sui conti di Lieto Gelli a Ginevra e su quelli di Tassan Din in Irlanda (30 milioni di dollari). Tra le clausole che sono state siglate dalle parti ve ne sono alcune che riflettono la presa di posizione del Vaticano sul crack del Banco Ambrosiano: «Lo lor — riportali documento siglato — mentre riconferma di non avere alcu na responsabilità in ordine a tale dissesto ("dell'Ambrosiano, ndrj nel quale dichiara di essersi trovato coinvolto involontariamente, pur tuttal'ia, unicamente in ragione della sua speciale posizione, ha manifestato la sua disposizione ad effettuare un contributo volontario nella misura appresso precisata». Infi ne, lo lor si impegna a consegnare al Banco Ambrosiano holding del Lussemburgo t titoli azionari di parecchie società estere ruotanti intorno al Banco Andino e alle holding internazionali dell'Ambrosiano, attualmente disponibili presso lo lor ma non di sua proprietà. L'accordo appena siglato non scioglie però tutto il nodo dei rapporti tra lor e Stato italiano. Il presidente dello lor, l'arcivescovo Paul Marcinkus. e i due dirigenti Luigi Mennini e Pellegrino De Stroebcl sono stati raggiunti in passato da comunicazioni giudiziarie, che 11 coinvolgono nel crack del Banco Ambrosiano, mentre su di loro e sullo stesso lor grava una minaccia di un sequestro dei beni da parte dei magistrati che vorrebbero in tal modo tutelare gli interessi di alcuni azionisti di minoranza del vecchio Ambrosiano. Proprio perché nei documenti siglati domenica sera è scritto che «le parti concordano nel ritenere il presente accordo regolato dalla legge italiana» sotto il profilo civile, resta da stabilire, invece, quale sarà il comportamento dei dirigenti dello lor sotto quello, assai più delicato, della responsabilità penale. Gianfranco Mortolo

Persone citate: Adolfo Gatti, Gelli, Gianfranco Mortolo, Luigi Mennini, Paul Marcinkus, Pellegrino De Stroebcl, Roberto Calvi, Tassan Din

Luoghi citati: Città Del Vaticano, Ginevra, Irlanda, Lussemburgo, Milano, Nassau, New York, Roma, Vaticano