Segreto bancario, un tabù contestato Bisogna abolirlo? Gli svizzeri votano

Segreto bancario. Bisogna abolirlo? un tabù contestato Gli svizzeri votano / Domani, dopo anni di roventi polemiche, la prova delle urne Segreto bancario. Bisogna abolirlo? un tabù contestato Gli svizzeri votano DAL NOSTRO INVIATO ZURIGO — Il primo avviso della battaglia politica che si combatterà domenica nella Confederazione Elvetica lo troviamo proprio all'aeroporto di Zurigo; allo sportello cambi della banca che si trova nel salone degli arrivi un cartello, con un grande punto interrogativo rosso, informa cosi 1 clienti: 'L'iniziativa socialista abolirebbe il segreto bancario. Chiediamo ai clienti: dobbiamo forse a vostra insaputa dare informazioni al fisco sul vostro patrimonio? Date voi la risposta il 20 maggio*. Domenica c giornata di referendum nella Confederazione: dopo un'incubazione di quasi 7 anni arriva alle urne la proposta del partito socialista, dell'Unione sindacale e del partito del lavoro (i comunisti svizzeri) por abbattere quello clic essi definiscono lo straniere della banche. Se la loro iniziitiva otterrà il consenso degli elettori, d'ora in poi le banche della Confederazione dovranno collaborare, fornendo nomi e cifre, con la giustizia interna ed estera non solo per i crimini più gravi, ma anche per l'evasione fiscale e per i reati valutari. «Ma non vogliamo soltanto questo — precisa Jean Zleglcr, ex deputato socialista, che ha dato il via alla campagna sette anni fa con la pubblicazione del libro «Una Svizzera al di sopra di ogni sospetto» —, noi intendiamo anche rendere trasparenti i bilanci delle banche, limitarne i'cccessfpa tnpcrerMra sull' apparalo industriale, dove controllano circa duemila fra le più importanti imprese del Paese, regolare la gestione fiduciaria dei padroni e introdurre l'assicurazione obbligatoria sui depositi del clienti: infine far pagare le tasse agli evasori-. Quanto avviene in Svizzera trova risonanza In tutto il mondo. «Non dimentichiamo aggiunge Zieglcr — che le nostre banche amministrano capitali esteri per circa 300 miliardi di dollari. Di questi almeno 50 (cioè 85 mila miliardi di lire) appartengono agli italiani che cosi facendo violano le l'ostre leggi valutarie-. L'attenzione del mondo esterno per il referendum di domenica ha però cause diverse: se da una parte ci sono quei Paesi, come gif Stati Uniti e la Francia, che da anni tentano di venire a capo delle fughe di capitale e di identificare le centrali del riciclaggio del denaro sporco che, a loro giudizio, si celano proprio dietro il segreto bancario svizzero, dall'altra ci sono Austria. Olanda, e Danimarca clic sperano, grazie alla vittoria dei socialisti, di potersi sostituire alla Confederazione come polo di attrazione per i capitali clie vagano per il mondo. La campa gna clic ha preceduto il voto è stata aspra, senza esclusione di colpi e ha coinvolto gli svizzeri, di solilo tiepidi con il referendum. . Le banche hanno profuso circa 40 milioni di franchi, cioè 30 miliardi di lire, per contrastare l'iniziativa socialista. «Tengo a precisare che noi non siamo un partito politico e quindi non esprimiamo giù disi sui socialisti — sottolinea Andreas Hubschmld, segretario dell'associazione dei banchieri svizzeri — però ci siamo impegnati duramente contro l'iniziativa che riteniamo deleteria per gli interessi del Paese*. ' I socialisti, meno dotati fi nanziarlamentc, hanno puntuto sulla forza dei loro argo nienti usando nel loro mes saggi toni molto iorti e sug gestivi, a volte persino crudi, che hanno incrinato il perbenismo svizzero. Ad esemplo, un loro manifesto appeso un po' ovunque dice: «Basta con i soldi che vengono dall'evasione fiscale, dal sangue degli innocenti e dalla fame dei poveri: guardiamo finalmente nelle fascia delle banche-. A Zurigo, sulla Bahnhostrasse, dove sono concctratl I più importanti Istituti di credito del Paese, si è certi che l'Iniziativa socialista verrà respinta. «La Svizzera è un piccolo Paese di modesta importanza politica, una media potenza industriale e una grande potenza finanziaria — ci ha dichiaralo qualche tempo fa il direttore generale della Banca Nnzionalo Svizzera, Mar- kus Lusser. commentando 1' Iniziativa socialista quando ancora non era arrivata agli elettori —, siamo la tema piazza finanziaria del mondo dopo New York e Londra. Siamo presenti in tutti gli affari internazionali: riciclaggio dei petrodollari, prestiti sull'euromereato, commercio dell' oro. gestione di patrimoni-. Se passasse la proposta socialista — dice un banchiere internazionale — questo flusso di danaro da tutto il mondo, che ha trasformalo un Paese povero arroccato sui mon ti. privo di materie prime, in una delle nazioni più ricche del mondo, si arresterebbe. E dopo il crack finanziario arriverebbe quello industriale-. Infine a favore degli oppositori giocano 1 quasi 100 mila dipendenti bancari che traggono sostentamento soprattutto dalla gestione del danaro estero. In Italia, ad esempio, con una popolazione dicci volte supcriore a quella svizzera, i bancari sono 300 mila: esiste dunque nella Confederazione un apparato bancario ipertrofico per le esigenze interne, ma adeguato a quelle della gestione di capitali esteri. I sondaggi d' opinione affermano che l'iniziativa socialista verrà respinta. Gianfranco Modolo

Persone citate: Gianfranco Modolo, Jean Zleglcr, Lusser