«Obiettivo restauro» sul Duomo di Milano

«Obiettivo restauro» sul Duomo di Milano Mostra fotografica «Obiettivo restauro» sul Duomo di Milano a a a a MILANO — Presso la sala delle Colonne, al Museo del Duomo, si è inaugurata ieri la mostra -La fabbrica e il tempo-, che — insieme con l'omonimo libro appena pubblicato — presenta la storia dei restauri subiti dalla Cattedrale dal 1969 ad oggi attraverso le immagini scattate da Paolo Ltacl, che si è avvalso di speciali attrezzature da ripresa per esaltare la tensione verticale dei piloni e della cattedrale gotica stessa. 4 Il volume e la rassegna documentano tutte le fasi delle operazioni, durante le quali un computer che è stato sempre collegato telefonicamente all'apparecchio dell'ingegnere Carlo Ferrari da Passano, responsabile sia del progetto che della sua realizzazione. In questo modo veniva segnalata qualsiasi alterazione, anche minima, si verificasse all'interno del quattro piloni interessati al restauro (quelli che reggono la cupola del tiburlo e la gran guglia con la Modonnina). Nel '69 vissero 11 momento più drammatico: il rapido abbassamento della falda freatica e le continue vibrazioni del traffico 11 avevano lesionati fino a portarli non lontano dal crollo. Primo provvedimento, l'incamlclatura in cemento armato: dopo, in condizioni di maggiore sicurezza, si potè procedere ad uno studio approfondito della situazione e al successivo intervento risanatore. Questo fu reso possibile anche dal parziale ricupero della falda freatica (gra-. zie alla chiusura dei «pozzi aperti» del centro di Milano), dall'allontanamento dal perimetro del Duomo del traffico di superficie, e dal rallentamento di quello della metropolitana. Tutto il restauro è stato compiuto in presenza del carico normale di 3200 tonnellate su ciascuno del piloni e senza interferire con lo svolgimento della vita liturgica. Oggi, a lavori ultimati, l'unica differenza di cui 1 visitatori possono accorgersi, osservando i piloni;-fe il colore più chiaro del nuovi blocchi. ••' - " • ~o.r.

Persone citate: Carlo Ferrari, Paolo Ltacl, Passano

Luoghi citati: Milano