Troppi assenti alla Camera Il governo rinvia la fiducia di Alberto Rapisarda

Troppi assenti alla Camera Il governo rinvia la fiducia Sempre più difficile la corsa contro il tempo del decreto-bis Troppi assenti alla Camera Il governo rinvia la fiducia Il pei presenta la mozione contro Longo - Craxi convoca a Palazzo Chigi il presidente della commissione P2 Tina Anselmi e le consegna un dossier - Dopo il congresso del psi dalla base de richiesta una crisi - De Mita e Forlani rispondono che non è il momento - Monito di Martelli: una crisi potrebbe portare a elezioni anticipate ROMA — Il governo non è riuscito ieri a chiedere la fiducia alla Camera perchè la maggioranza de, psi, psdl, prl, pli non ha garantito presenze sufficienti per fronteggiare un'abile manovra ostruzionistica delle opposizioni di sinistra. La fiducia sul decreto antinflazionc potrà essere chiesta oggi, dopo un altro giorno perso, se 1 partiti di governo saranno più solerti nel recarsi a Montecitorio. Ma il clima politico non sembra tale da dare per scontato che tutto possa risolversi felicemente. I partiti della maggioranza si accusano a vicenda, ora, anche per il «caso fiducia», aggiungendo un'altra ragione di contenzioso a quelle già aperte sul casi Longo-P2 e Craxi-Parlamento. «Si avvertono nell'aria segni evidenti di logoramento della situazione'., riconosceva il capogruppo repubblicano Battaglia. Segni assai evidenti tra 1 democristiani, 1 quali hanno addirittura dovuto riunire ieri pomeriggio il loro ufficio politico per decidere se era il caso, o non, di aprire subito la crisi di governo che qualcuno prevede possibile dopo le elezioni di giugno. Alla fine, la maggioranza del dirigenti democristiani ha convinto i più irrequieti colleghi ad attendere. Ma i deputati de (parlava a loro nome il vicepresidente del gruppo Cristofori) non rinunciavano ad esprimerò 11 loro stato d'animo, giudicando la richiesta della fiducia sul decreto «una decisione grave, inidonea, inopportuna e sbagliata». Questa confusa giornata, carica di cattivi presagi per il governo, era cominciata alle 9 con la seduta della Camera durante la quale il ministro Oorla avrebbe dovuto chiedere la fiducia per conto del governo. Ma, a sorpresa, le sinistre chiedevano una votazione per cambiare l'ordine dei lavori. Votazione che si doveva svolgere a scrutinio segreto, ma che veniva rinviata una volta perchè i deputati della maggioranza erano pochissimi e mancava quindi 11 numero legale. La votazione si ripeteva un'ora dopo e questa volta erano le sinistre che, lasciando l'aula, facevano mancare il numero legale. La Jottl offriva una terza possibilità al governo per rlu nlre i suoi deputati, ma questi non raggiungevano il numero richiesto (316) neanche allora. Al terzo voto c'erano in aula solo 275 deputati della maggioranza contro i 372 che avrebbero potuto essere. Il voto sull'inversione dell'ordì ne del giorno si farà oggi. Le assenze maggiori, tra 1 partiti di governo, erano dei socialisti nelle prime due votazioni. Nella terza il psi era superato in assenteismo dai socialdemocratici. 1 Nell'ultima votazione ìe percentuali di assenza erano: psdl 39,13; psi 36,98; prl 27,58; de 19,55; pli 18,75. «Non si combaUono le battaglie sema avete le truppe necessarie e là volontà di combattere-, commentava il capo dei deputati liberali Bozzi. Il capogruppo comunista Napolitano mandava un ultimo messaggio'al governo prima che questi'confermi la richiesta di fiducia: -Ci auguriamo che la giornata di oggi serva per una serena riflessione, volta a rendere possibile un piti sereno svolgimento della fase conclusiva dell'iter del decreto: Ma non pare proprio che il governo voglia fare marcia indietro. Il pei farà quindi un'opposizione estrema al decreto, come aveva preannunciato. E, col pel, ci sono le altre formazioni di sinistra. Ieri i deputati di democrazia proletaria hanno inventato una originale forma di protesta, .occupando» per tre ore l'ufficio di Palazzo Chigi del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Amato (psi). Alla Camera, intanto, succedeva anche che un deputato democristiano. v««. Rebulla, si mettesse» Raccogliere - Alberto Rapisarda (Continua a pagina 2 in quinta colonna)

Persone citate: Craxi, De Mita, Forlani, Longo, Napolitano, Rebulla, Tina Anselmi

Luoghi citati: Roma