Si può fare a botte per un film-mistero

Si può fare a bolle per mi (ilm-mislero SCEMENZE Si può fare a bolle per mi (ilm-mislero CANNES — Se non c'è l'evento, niente, se non è proibito, non vale. Manifesti violetti si allineano sul lungomare: «Film surprlse? Attenzione, è domenica». Il festival di Cannes cominciò qualche anno fa a proiettare a sorpresa almeno un film non indicato nel programma. L'idea era di provocare un piccolo brivido, una minima suspense, oppure si trattava di film o autori politicamente nei pasticci, e il mistero era consigliabile per scongiurare interventi diplomatico-polizieschi, oppure l'incertezza di poter avere certi film suggeriva di non esporsi a figuracce. Film sorpresa del festival sono stati in passato, a esemplo, quelli di Tarkovsky, di Skolimowski, di Guney, di Wajda. Sorpresa, suspense, curiosità, tensione o rischio si sono adesso istituzionalizzati, 11 film misterioso è regolarmente in programma il tal giorno alla tale ora, nella tale sala. Per la pubblicità dell'imprevisto si affiggono pure i manifesti. Nella burocratizzazione promozionale dell'enigma, l'unico interrogativo resta 11 titolo. E' la sindrome dell'evento coatto. Il festival sarebbe di per sé una maniera non abituale né quotidiana di presentare film; ma questo non basta più: per svegliare l'attenzione intomo a un'opera magari qualsiasi o mancata ci vuole altro, polemiche o politiche, oltranza o crudeltà, esclusioni o mistero. Soprattutto ci vuole il divieto, l'Interdetto: soltanto se un film è oggetto d'una qualsiasi proibizione o reticenza, vera o finta, davvero la gente corre, si ammassa, si picchia, lotta per vederlo: e vorrà pur dire qualcosa.

Persone citate: Skolimowski, Tarkovsky, Wajda

Luoghi citati: Cannes