La buffa guerra di un argentino a Londra

La buffa guerra di un argentino a Londra Mitomania e passione nazionale in «Argie», divertente commedia di Jorge Bianco La buffa guerra di un argentino a Londra I venticinque giorni della battaglia per le Falkland fanno da sfondo alle imprese disastrose di un quarantenne CANNES — Tango, amore e guerra, Londra e Buenos Aires, sesso e televisione che trasmette le notizie belliche. Nel neocinema politico della delusione e dell'individualismo così presente al Festival 1984, Argie di Jorge Bianco è sinora l'unica commedia: aspra, autocritica, divertente. I venticinque giorni della battaglia anglo-argentina per le isole Falkland-Malvine sono anche quelli dell'incontro e della breve, tumultuosa, disastrosa convivenza a Londra tra una spogliarellista di origine spagnola e un immigrato argentino, detto mArgle» nello sprezzante termine inglese. Lui, Pablo, è un quarantenne Ciccio in canottiera e berretto verde da guerrigliero, ette subito dichiara una guerra personale contro l'Impero Britannico: secondo le leggi di guerra •requisisce» cibo nel negozi quando ha fame, aggredisce al minimo pretesto V avversario, tenta di violenta¬ re le donne («E' mio diritto, in territorio nemico»>, rievoca drammi di guerriglia, si presenta come esule politico: in realtà è un mitomane casinista, scroccone, grande amato¬ re e bonario sfruttatore delle donne. Lei, Sandra, è figlia di un vero esule politico fuggito dalla Spagna di Franco, balla nuda nei bar notturni, è una ragazza concreta, sensata, ironica: a causa del turbolento amante argentino perde la casa, perde il lavoro, perde gli amici, perde tutto finché non si decide a lasciarlo. Ma la mitomania del latino è anclie sincera, la sua passione nazionale è autentica, è vero il dilemma die all'epoca lacerò tanti: si può non essere patriottici anche odiando e disprezzando il governo totalitario del proprio Paese? Si può non detestare l'Inghilterra democratica che tt dà asilo, quando diventa il nemico e quando nell'euforia guerriera riaffiora l'intolleranza razzistica inglese? Buffo e commovente, tra discorsi della Thatcher alla tv, risse e abbracci in letti occasionali, con il regista che fa pure il protagonista e con Christine Plisson, il film offre un autoritratto autocritico dell'*argentinità* molto riuscito: il cialtrone è anche una brava persona, il latino a Londra non rinuncia alla propria cultura, la militanza guerrlgltera è più rimpianta che mistificata, l'amore della donna e del Paese si struggono nella musica di un tango bellissimo, *El sur». 1.

Persone citate: Christine Plisson, Jorge Bianco, Thatcher

Luoghi citati: Buenos Aires, Falkland, Impero Britannico, Inghilterra, Londra, Spagna