La guerra-lampo in mare aperto contro un nemico «invisibile» di Vincenzo Tessandori

La guerra-lampo in mare aperto contro un nemico «invisibile» A bordo della portaerei «Illustrious» durante le manovre Nato La guerra-lampo in mare aperto contro un nemico «invisibile» Appena scatta l'allarme sei aerei decollano in pochi secondi - H conflitto simulato è rapido - Sfrecciano gli «Harriers» che forse verranno acquistati per l'incrociatore «Garibaldi» - Un peschereccio sovietico segue a distanza le azioni DA BORDO DELLA PORTAEREI ILLUSTRIOUS — E' un grande cronometro grigio: duecento metri di lunghezza, ventimila tonnellate di peso. In questo momento la portaerei Illustrious -al servizio di Sua Maestà* è 11 vascello da guerra più recente che solchi 11 Mediterraneo. Partecipa alla manovra • Distarti Hammer 84* della Nato e con i suoi Sea Harriers, aerei a decollo verticale, suscita curiosità, e interesse, forse più di un sottomarino nucleare. Da ore naviga affiancata da un peschereccio sovietico attrezzato come una sofisticata centrale di ascolto. E' il Fsmomoklling, la sua sagoma è esposta nella plancia della portaerei. «£' spuntato sulla linea dell'orizzonte all'alba, ormai ci segue come un'ombra, è possibile che ci accompagni fino al termine della manovra*, osserva l'ufficiale istruttore George Sullivan, 45 anni. Di tanto in tanto, quando la curiosità rischia di diventare troppo indiscreta, 11 caccia statunitense Vreeland taglia la strada al battello. Ma subito il -.game- ricomincia, seguito con ostentata indifferenza dai britannici. Alle 16 di domenica, l'illustrlous ha messo prora verso il Peloponneso, il suo compito è pattugliare una vasta fetta di mare, gli elicotteri scrutano l'acqua alla ricerca di sottomarini e In qualche ora ne scovano quattro, compreso 11 -Rubis*, nucleare francese. Gli Harriers garantiscono l'ombrello aereo, indispensabile per la sopravvivenza della nave In caso di attacco, perche', spiega un ufficiale, «non sempre si può contare su aiuto da terra*. E 1 britannici sono gli unici ad avere esperienza reale di guerra: nel 1982 alle Malvlnas-Falkland, nell'Atlantico del Sud, contro gli argentini, impiega rono sulla Invlnclble, gemella dell'IUustrious, gli aerei a de collo verticale. «Spero che la nostra esperienza possa servire anche ad altri*, dice l'ammiraglio Ben Bathurst e parla degli Harriers con orgoglio: -Hanno dimostrato in combattimento di essere strumenti validi e, soprattutto questo tipo di aereo, è soltanto all'inizio di una lunga carriera*. La nave può trasportare 22 apparecchi ed elicotteri SeaKing. Gli Harriers imbarcati oggi sono sei, allineati sul ponte, e assomigliano a grossi delfini. Appena scatta l'allarme 11 primo si tuffa in avanti e punta In alto, gli altri lo seguono a Intervalli di 4 o 5 secondi. La guerra tecnologica è rapida, In pochi minuti gli aerei dell'IUustrious intercettano il «nemico», ingaggiano battaglia e rientrano. Hanno vinto, dicono, ma per fortuna è soltanto una simulazione. SI affiancano alla nave e rimangono fermi, Incredibilmente sospesi nell'aria. Il comandante John Kerr, 49 anni, sposato, tre figli, dice: -Possono atterrare e ripartire verticalmente: sono questi gli aerei che, secondo alcuni progetti, potrebbero essere acquistati per l'incrociatore tuttoponte Garibaldi, prossima ammiraglia della vostra flotta*. Un -business* da oltre 500 miliardi. Occorrono quattro mesi per addestrare un pilota di jet alla guida degli Harriers. Il capitano di corvetta Doug Hamilton ha compiuto alle Malvlnas-Falkland una cinquantina di missioni. Quaranta anni, una barba rossa che lo fa somigliare a un profeta, lo sguardo limpido, è sposato con due figli. Dice: -La tecnica di combattimento muta perche', con questo aereo, è possibile cambiare direzione all'improvviso e disorientare l'avversario*. All'Interno della portaerei il fragore del -jets* arriva ovattato. La nave, dicono, è una -pressurized citadel*, una cittadella pressurizzata e la pressione interna sarebbe in grado di tenere fuori 11 -follout*. la pioggia radioattiva La centrale operativa di combattimento è 11 cuore del vascello ed è la sintesi della tecnologia piti avanzata ma, osserva il commander Simon Wilklnson, 38 anni, -è anche il risultato di tre secoli di tradizione sul mare*. Il fantasma di Slr Francis Drake si aggira ancora. Un mattino dell'inverno australe di due avdmusdpqcsd anni or sono Hamilton si trovava sul ponte di comando della -Hermes* quando un missile -Exocet*, lanciato da un invisibile aereo argentino, si avventò sulla portaerei Ricorda l'ufficiale, con tono distaccato: -Pareva un aeroplano, meglio un drago con quella sua scia di fuoco. Non ci fu neppure il tempo di pensare, quasi nemmeno quello di aver paura. Per fortuna venne intercettato da un nostro missile Sea Wolf che lo fece esplodere a pochi metri da noi*. I radar e gli idrofoni cercano il nemico e, si dice, nessuno sfugge alla caccia. Gli occhi degli operatori non si staccano dagli schermi, si comunicano i dati, e sempre sottovoce, perché anche qui lo stile ha la sua importanza ed è permesso fumare solo nel quadrato ufficiali o In altri locali riservati. Ma il silenzio è rotto da colpi sordi: sopra la testa dei tecnici c'è l'hangar che i marinai, ogni giorno, per alcune ore, trasformano in palestra. Una squadra di 75 marinai e ufficiali è rabbiosamente impegnata In esercizi atletici -perché la forma è alla base del successo: In fondo alla rimessa ricavata nel ventre della nave, un elicottero Sea-Klng è stato smontato pezzo per pezzo, Gli devono cambiare un motore. -Ha perso potenza, lo sostituiamo. Facciamo qui le nostre riparazioni, siamo autosufficienti*, dice 11 capitano di fregata David Symonds, 39 anni, capo degli Ingegneri aerei. Punta molto sull'Immagine che può dare di se 1'«Illustrious». Lo mandano in giro per mostrare i muscoli. Assicura 11 comandante Kerr: -Dobbiamo dimostrare sempre quello che sappiamo fare*. Vincenzo Tessandori