Cannonata falcia una scuola a Beirut mentre i ministri varano il programma

Cannonata falcia una scuola a Beirut mentre 8 ministri varano il programma La frattura resta totale sul problema della riforma delle Forze Armate Cannonata falcia una scuola a Beirut mentre 8 ministri varano il programma Nel settore cristiano - Il proiettile si abbatte durante la ricreazione, un ragazzo di 12 anni ucciso, feriti gravi - Gli istituti subito chiusi (avevano riaperto la settimana scorsa), i musulmani temono rappresaglie BEIRUT — Un ragazzo di 12 anni è stato ucciso e 22 sono rimasti feriti ieri da una cannonata che si è abbattuta su una scuola nel settore cristiano della capitale libanese, dove da tre giorni infuria di nuovo la battaglia fra milizie rivali. Un comitato di ministri si è riunito mentre l'artiglieria tuonava per redigere il programma sul quale 11 governo si prepara a chiedere la fiducia al Parlamento. Resta però totale la frattura tra i cristiano-conservatori e i musulmano-progressisti sul problema della riforma delle for¬ ze armate. Il presidente del partito falangista, Pierre Gemayel, ministro delle Poste e padre del capo dello Stato, ha espresso «profondo pessimismo, sulle possibilità di trovare un accordo. Tutte le scuole di Beirut hanno chiuso; per oggi è stato indetto uno sciopero generale nei quartieri cristiani. L'istituto bombardato è quello di A stira lieh : fa parte di un complesso attiguo al vescovado greco-ortodosso, che comprende anche un ospedale. Alle 10, il quartiere era relativamente tranquillo, anche se si udiva 11 rombo Intermittente dell'artiglieria sulla vicina linea verde» che divide 11 settore cristiano da quello musulmano. La cannonata è arrivata all'improvviso, mentre gli allievi giocavano in cortile, durante la ricreazione: le schegge hanno falciato 1 bambini. Jamal Naame, di 12 anni, è morto sul colpo; alcuni del ricoverati nell'ospedale greco-ortodosso sono in condizioni molto gravi. Nel settore cristiano è stata subito decisa la chiusura delle scuole, che avevano riaperto soltanto la settimana scorsa dopo una -vacanza forzata» di tre mesi provocata dalla guerra. Dalla parte musulmana, 1 genitori si sono precipitati a riprendere i figli in classe, nel timore di una rappresaglia. Il bombardamento continuava, almeno nove persone sono rimaste ferite. Nella sede del tribunale militare, che si trova sulla linea del fronte, si è riunito il comitato ministeriale per discutere il programma del governo. Dopo una seduta di quattro ore, il primo ministro Rashld Karamé ha promesso che «verranno prese misure per ristabilire la sicurezza», e ha detto che sul programma «Di è stato un accordo totale». Il testo della dichiarazione che verrà letta da Karamé in Parlamento era stato preparato dal ministro del Lavoro Selim el-Hoss, partito ieri per una visita privata negli Stati Uniti. Ne hanno discusso con Karamé i ministri Nablh Berrl, capo del movimento sciita Amai, Camllle Chamoun e Joseph Iskaf, cristiano-conservatori. Secondo la stampa libanese, il programma comprenderà alcune delle riforme istituzionali sollecitate dai musulmani. Rimane però in sospeso il problema dell'esercito. I musulmani vogliono sostituire 11 comandante cristiano con un Consiglio nel quale siano rappresentate tutte le comunità; 1 crlstlano-conservatorl si oppongono. Venerdì vi era stata la rottura su questo punto, e sabato le milizie delle due parti avevano co¬ minciato a bombardare Beirut, provocando decine di morti e feriti. Nel Sud del Libano, tre soldati israeliani sono rimasti uccisi e quattro feriti ieri mattina. Lo ha annunciato 11 movimento della «Resistenza popolare libanese». (Ansa)

Persone citate: Chamoun, Jamal Naame, Joseph Iskaf, Lavoro Selim, Nablh Berrl, Pierre Gemayel, Rashld Karamé

Luoghi citati: Beirut, Libano, Stati Uniti