«C'era solo una probabilità su 26 d'una seconda scossa così forte » di Giuseppe Fedi

«C'era solo una probabilità su 26 d'una seconda scossa così forte » Geologi presi alla sprovvista? Le statistiche d'un millennio dan loro ragione «C'era solo una probabilità su 26 d'una seconda scossa così forte » 11 prof. Enzo Boschi: «Il sommovimento di ieri dovrebbe aver riportato tutto in una situazione di stabilità» - «Da un punto di vista scientifico il fenomeno andrà avanti per altri 150-160 giorni» - Molte teorie ma ancora pochi successi nella previsione dei terremoti - Occorre ridefinire un piano di difesa del suolo ROMA — La possibilità di una nuova scossa di terremoto come quella registrata Ieri con epicentro nella Val di Sangro non era stata esclusa dagli esperti della Commissione grandi rischi della Protezione civile. Lo conferma 11 professor Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di Geofislca e membro della commissione. 'Avevamo considerato questa eventualità, considerando tuttavia scarse le probabilità di un secondo forte evento tellurico — dice —. Negli ultimi mille anni, infatti, su circa 130 eventi sismici nella zona, i casi a coppie, cioè due eventi a distoma cosi ravvicinata, sono stati soltanto cinque-. Il periodo sismico in questi casi, chiarisce Calvino Oasparini, vicepresidente dell'Istituto, può proseguire, nei giorni successivi alla prima scossa, min maniera abba starna vistosa per circa dieci o quindici giorni, con scosse quotidiane, o addirittura con maggiore frequenza, abbastanza violente, tali da scatenare, anche se non II panico, una certa inquietudine. Da un punto di vista scientifico, ilfenomeno andrà avanti per altri 150-160 giorni.. La scossa del 7 maggio, dice ancora 11 professor Boschi, -ha determinato uno stato di instabilità del blocco crostale fra due strutture notoriamente sismiche, comprese tra una linea ideale Pescasseroli, Opi e Villetta Barrea a Nord e Atina-Venafro a Sud. La scossa di ieri dovrebbe aver riportato tutto in una situazione di stabilità. Questa è almeno la mia speranza. Con ogni probabilità verrà seguita da altre scosse di decrescente magnitudo, fino ad arrivare ad un esaurimento -. — Questi fenomeni sismici scaturiscono da una sorgente primaria? «Sono tipici della dorsale appenninica, Si tratta; di fa? glie che si distribuiscono in direzione Est-Ovest. A parte la gravità dei danni che provocano, a livello scientifico non meravigliano-. Strumenti sofisticati, sistemi di elaborazione e lettura del dati consentono ormai di «vedere» e di ipotizzare in modo scientifico gli sviluppi del terremoti. Oli scienziati cinesi sostengono che è anche possibile prevederli con largo anticipo. E' vero? «C'é una gran confusione. Ma la verità è che non ci siamo ancora arrivati, anche se gli studi sulle previsioni, sulla sorgente sismica, sui processi di immagazzinamento dell'energia elastica che poi si libera durante il terremoto hanno registrato progressi confortanti. Prima o poi. comunque, arriveremo a fare delle previsioni serie». — E le teorie del cinesi? «Nel 1977, pur applicando le loro teorie prcvlslontsttche, col terremoto di Hang Shan ebbero più di settecentomila morti. Furono fortunati due anni prima, nel '75, perché riuscirono a far sgombrare in tempo una vasta zona dove si erano verificate tantissime scosse premonitrici, quasi una al minuto. Uh segnale della natura di questo tipo capita, però, raramente-. In attesa di un «Serrilo di previsione dei terremoti-, dice Renzo Zia, presidente dell'Ordine nazionale del geologi, resta urgente -definire di nuovo, e finalmente approvare, un piano di difesa del suolo, che dovrebbe contenere anche il nuovo istituto di pre¬ visione-. L'ultimo progetto, dopo 11 primo che risale addirittura all'inizio degli Anni Settanta, è stato presentato quattro anni fa dal ministro del Lavori pubblici Nlcolazzl. Inoltre, conclude Zia. -nelle zone censite con il più alto rischio sismico dovrebbero essere attuati severi controlli, al fine di ristrutturare per tempo nuclei fatiscenti, imponendo l'applicazione delle norme edilizie previste dalle leggi per tutti i centri sismici-- Giuseppe Fedi

Persone citate: Calvino Oasparini, Enzo Boschi, Hang, Renzo Zia

Luoghi citati: Atina, Opi, Pescasseroli, Roma, Venafro, Villetta Barrea