Gèrard Depardieu seduce, ma non lo sa di Lietta Tornabuoni

Gerard Depardieu seduce, ma non lo sa Gerard Depardieu seduce, ma non lo sa PERSONE di Lietta Tornabuoni CANNES — Stavolta, In Fort Saganne, abbiamo un Depardieu-mititare, eroe del Sahara die alla fine muore. Abbiamo già avuto un Depardieu-Danton (ghigliottinato), un Depardieu-ragazzo padre (autocastrato col coltello elettrico), un Depardieu-borghese pazzo d'amore, un DepardieuTartufo ipocrita bigotto, un Depardieu-contadino italiano allinizto del Novecento, un Depardieu-cronista di nera, un Depardieu-ptccolo industriale tessile in fallimento, un Depardieu-attore della Resistenza, un Depardieuamericano (violentato da alcune femministe), un Depardieu-storico (impiccato e bruciato vivo), diversi Depardieu nudi, ventruti, ingombranti, attraenti, dotati d'una protesi genitale di gommapiuma. Stavolta, dovrebbe essere uri Depardleu-bello 1910, secondo Il romanzo di Gardel da cut è tratto il kolossal alla francese che pomposamente inaugura ti festival: «Charles Saganne è bello. Seduce al primo sguardo. Conosce 11 suo potere, ma vagamente. Di solito lo dimentica. Il suo fascino sta nel modo di camminare e di tenere alta la testa, nel gioco delle spalle, dei fianchi e delle ginocchia... Ha gli occhi chiari, verdi o azzurri a seconda della luce». Non c'è un dettaglio che torni, ma si può scommettere che Gerard Depardieu sarà ugualmente convincente: lo è sempre. Eroe e contadino, sbronzane, e mangione, intellettuale e parolaccia^, sofisticato e femmtntere, il divo-fenomeno del cinema francese ha mostrato nei suoi 52 film (In media tre all'anno, dal 1965 dell' infelice debutto) la più assoluta duttilità, una bravura anche molto simpatica, una gran capaci td di faticare, un forte senso del proprio valore e insieme una gradevole (o spiacevole, o minacciosa) schiettezza di modi. Avremo certo molti altri Depardieu: ■ ma una o due cose quadrano poco con la sua immagine populista e potente d'attore nazionale di Francia. Per esemplo? Per esemplo da tre anni è in analisi, tre sedute ogni settimana. Dallo psicoanalista è in cura anche sua moglie Elisabeth Guignot, femminista che ha sette anni più di lui, che era sua compagna di corso al Théàtre National Populaire, che è madre dei loro figli Guillaume di tredici anni "e Julie di undici e casalinga padrona della loro casa di campagna a Bouglval, che da una dozzina d'anni non metteva piede in palcoscenico, prima di affiancarsi a lui sostituendo in teatro la ammalata protagonista femminile di Tartufo. Per esempio, è grande amico del gentile John Travolta: si scambiano visite, California-Francla-California, insieme vanno a cavallo, bevono Burgundy o vedono vecchi film: senza mai parlare, perché nessuno del due conosce la lingua dell'altro. Per esempio, dice di Catherine Deneuve: «E' l'uomo che ho sempre, desiderato essere»; mentre lei racconta die nei tanti film girati insieme Depardieu non è mai riuscito a maltrattarla neppure per necessità di scena: «Non può far del male a una donna, ne è. semplicemente Incapace». Per esemplo, adora Marion Brando (.Una meraviglia»^ e Woody Alien; per esemplo in Fort Saganne porta benissimo, essendo pure dimagrito di parecchi chili, i larghi pantaloni turcheschi di cotone bianco da re del deserto. '■ Per esempio non prepara mal una parte, in poche ore passa senza difficoltà da un film all'altro. Sfotte con durezza De Nlro per tutti l suol metodici tic d' attore e il suo nevrotico bisogno di concentrazione e identificazione col personaggio, ma la sua etica del comportamento divistico è la più semplice: «Un attore deve fare tutto quello che gli pare». Gerard Depardieu

Luoghi citati: California, Francia