Sul decreto bis riascoltati i sindacati Autodenuncia Bot: è subito polemica

Sul decreto bis riascoltati i sindacati Autodenuncia Boi: è subito polemica Sul decreto bis riascoltati i sindacati Autodenuncia Boi: è subito polemica ROMA — Saranno forse i sindacati a sbloccare 11 dibattito sul decreto-bis che taglia !a scala mobile. La Camera, dove Ieri 1 deputati presenti in aula si contavano sulle dita delle mani, sospenderà 1 lavori oggi alle 13 per riprenderli lunedi pomeriggio. Maggioranza e pel sono fermi ciascuno sulle proprie posizioni, più distanti dopo i parecchi no pronunciati dal governo; ma quello che sta avvenendo tra di loro assomiglia più ad una tregua che a una battaglia. Non c'è rottura e il pei ieri, a differenza dell'estrema sinistra, ha approvato il calendrlo dei lavori. Martedì bisognerà decidere come proseguire, e per 1 deputati si porrà sul serio il problema della corsa contro il tempo. Se i! pei ha presentato solo 41 emendamenti in tutto (uno ogni 4 deputati), la sinistra indipendente ne ha firmati quattro a testa, i deputati del pdup 20 ciascuno, quelli di democrazia proletaria 320 ognuno. Il totale è di 2547, sufficiente a ritardare i lavori oltre il tempo massimo. C'è chi parla di far tornare il decreto-bis in commissione, per esaminare più in fretta tutte queste proposte di modifica. Ma c'è anche qualcos'altro. Il de Paolo Cirino Pomicino, presidente della commissione Bilancio, fa sapere che attende «una richiesta delle parti sociali affinché vengano chiarite alcune delle questioni sollevate dal decreto e rimaste in sospeso: scatto del quarto punto di maggio, recupero fiscale e paraflscale di fine anno, eccetera». Cisl e Uil Intendono dire con più chiarezza in quale modo desiderano risolte le due questioni, quarto punto e recupero eventuale di fine anno. C'è una potenziale divergenza fra ciò che chiedono queste due confederazioni, firmatarie dell'Intesa del 14 febbraio con il governo, e la posizione che 11 governo ha assunto. Da questa potenziale divergenza viene la maggiore spinta ad avvicinare in Parlamento la maggioranza e l'opposizione. La Cgll, intanto, ha continuato a spiegare al gruppi parlamentari la sua nuova posizione, unitaria. Luciano Lama e Ottaviano Del Turco sono andati Ieri dalla de, incontrandosi con il capogruppo Virginio Rognoni e con il vice Loris Cristo!ori. Cristoforl fa sapere che la de è del tutto contraria a ridurre il taglie della scala mobile in busta-paga da quattro a tre punti; è disponibile, sulla base delle richieste Cisl e UH, a considerare che 11 quarto punto venga restituito Indirettamente con un aumento degli assegni familiari: ma lavora su una idea propria che ritiene migliore. Il governo ha detto no a una immediata restituzione del quarto punto sotto forma di assegni familiari. Si |, ROMA — Il pel promette una battaglia senza respiro, nella de affiorano dubbi e perplessità. Per l'articolo 2 del decreto 101 presentato dal governo In materia sanitaria si preannunclano giorni duri. Il provvedimento che richiede un'autodenuncia ai possessori di Bot o di altri titoli superiori al 2 milioni di reddito che intendono accedere alle agevolazioni previste dallo Stato (ticket, graduatoria per le case popolari, esenzioni fiscali, assegni familiari ecc.) continua a suscl- tare molte polemiche. Entrato alla chetichella nel testo del decreto viene giustificato dal governo come un atto di equità: la gente meno abbiente che usufruisce di particolari servizi pubblici deve esserlo veramente. SI sa che 11 responsabile dell'ufficio economico della de, Rub bl, si dichiarò contrarlo già quando la misura era contenuta nell'articolo 7 della legge finanziaria tanto che ven ne messa da parte per i forti dissensi sorti nella discussione parlamentare anche dentro la maggioranza. Le perplessità di Rubbl riaffiorano adesso e nascono non solo sul merito del provvedimento ma anche sul modo in cui potrà essere attuato dalla macchina statale. «Faremo l'opposizione più severa. — afferma Rubes Trlva, rappresentante del pel nella commissione Finanze Tesoro della Camera — di fronte a questa clamorosa in giustìzia». Secondo 11 pel i tre paragrafi devono essere cancellati. Perché? Lo ha spiegato le stesso Rubes Trlva dopo il confronto che c'è stato nel gruppo parlamentare: 11 governo intenderebbe ridurre 11 deficit pubblico rivolgendosi ancora una volta al piccoli ri sparmtatorl, soprattutto quelli anziani, tralasciando però di colpire gli Interessi esentasse che percepiscono banche, imprese, gruppi finanziari, r- e- s>

Persone citate: Luciano Lama, Ottaviano Del Turco, Paolo Cirino Pomicino, Virginio Rognoni

Luoghi citati: Roma