Si ripetono le scosse, piove, fa freddo sale il numero dei senzatetto (8146)

Si ripetono le scosse, piove, fa freddo sale il numero dei senzatetto (8146) Gli aiuti arrivano, ma è difficile la ripresa della vita nelle zone terremotate \ - — ... i Si ripetono le scosse, piove, fa freddo sale il numero dei senzatetto (8146) In alcuni centri si sono riaperte le scuole, ma le aule erano semideserte • Distribuite 960 tende e 1010 roulottes ROMA — Ancora paura per una scossa di quinto grado avvertita a Valfabbrlca e a Gubbio, ieri, quando mancavano pochi minuti a mezzogiorno. Troppo debole per causare danni, ma buona parte della popolazione è rimasta a lungo nelle strade, indecisa se rientrare. L'attività sismica nel Centro-Sud, continua a livello di microscosse, mediamente una ogni minuto, avvertite solo dagli strumenti. Oli esperti assicurano che sono fenomeni inevitabili dopo i violenti colpi d' ariete di lunedi. Le masse rocciose vicine alla frattura sotterranea provocata dalla scossa principale scaricano a poco a poco la loro energia, «Se ciò non avvenisse — spiega il prof. Calvino Oasparlni, vicepresidente dell'Istituto nazionale di Geof islca — questa forza si accumulerebbe per poi scatenarsi tutta assieme con disastrose conseguenze». Com'era prevedibile, il numero del senzatetto è aumentato. Ieri mattina il ministero della Protezione civile li ha aggiornati a 8146. Ha anche comunicato che le tende distribuite sono 960, le roulottes 1010 e quelle in arrivo nei centri di raccolta 120. Ma non tutti i caravans sono giunti a destinazione, il trasporto è lento, difficoltoso perché le grandi strade sono intasate s quelle interne coperte di fango. I tecnici del genio civile non si risparmiano, hanno già controllato le condizioni di 2136 edifici. GU stabili che devono essere sottoposti a verifica sono molti, occorrerà ancora del tempo. Per i senzatetto che hanno trovato una sistemazione presso amici, parenti o in alberghi lontani dalla zona terremotata e devono sostenere delle spese, Zamberlettl ha disposto un contributo di 300 mila lire mensili, per la durata di sei mesi. Sempre il ministro ha messo a disposizione delle prefetture otto miliardi e mezzo per far fronte alle emergenze che quotidiana mente si rinnovano nell'area colpita dal sisma. II maltempo non dà tregua La scorsa notte tende e roulottes sono state sferzate dalla pioggia; nelle zone più alte è caduta la neve. La temperatura è scesa notevolmente, su queste province duramente sconvolte sembra sia tornato l'inverno. Nei trenta Comuni della Bassa Ciociaria vivono 139 mila persone che stentano a ritrovare il normale ritmo di vita. Ieri si sono riaperte le scuole, ma le aule erano semideserte. Quasi tutti gli istituti sono rimasti danneggiati più o meno gravemente, anche se costruiti in cemento armato. Gli studenti hanno paura di altre, violente scosse e temono di rimanere intrapopolati. A Cassino, 1200 futuri ragionieri non sanno quando torneranno sui banchi: la scuola è stata dichiarata inaglbile e non sono state ancora trovate aule alternative. Al disastro attuale si aggiungono preoccupazioni per il futuro. Sesto Campano è un paese di 3 mila abitanti, arroccato su uno sperone roccioso al confine tra le pro¬ vince di Isernia e Caserta. Le roulottes sono state sistemate davanti al municipio in quanto non c'è un rettangolo di terra abbastanza ampio per ospitarle tutte. L'accampamento deve essere allestito altrove perché la montagna rischia di franare, indebolita dal terremoto e corrosa dalla pioggia. Il sindaco, Elviro Di Dono, è molto preoccupato. 'Occorrono interventi massicci per impedire che la roccia su cui appoggia Sesto Campano si apra e ci inghiotta. Solo gli esperti possono giudicare l'attuale situazione, se esiste lo stato di pericolosità di cui tutti temiamo. Un loro giudizio mi è indispensabile, prima di prendere una qualsiasi decisione, non ultima quella di far sgomberare l'intero paese». Nei sette Comuni del Parco Nazionale d'Abruzzo maggiormente colpiti dal sisma (Barrea, Civltella, Alfedena, Opi, Pescasseroli, Scanno e Villetta Barrea) è già stato fatto un bilancio abbastanza preciso dei danni: la media degli edifici lesionati è del 50 per cento e di quelli inaglbill del 35. Per far fronte al plano di recupero, il presidente della Giunta regionale ha chiesto alla Cee 200 miliardi di lire. Una squallida nota- ad Alfedena sono state arrestate cinque persone che saccheggiavano alloggi abbandonati. Probabilmente saranno processate per dlrettlssl- ma- r. s.

Persone citate: Calvino Oasparlni