Il nuovo governo unitario libanese assume il controllo dell'esercito

Il nuovo governo unitario libanese assume ii controllo dell'esercito Nella sua prima seduta il gabinetto Karame diventa «Consiglio di difesa» Il nuovo governo unitario libanese assume ii controllo dell'esercito BEIRUT — Riuniti nella prima seduta del governo di unità nazionale, i capi delle fazioni protagoniste della guerra civile libanese hanno deciso di costituire un «Comitato di Difesa- che assmnerà il comando dell'esercito. E' stata così accolta una delle richieste dell'opposizione sciita' e drusa che voleva un controllo politico unitario delle forze armate. «Stiamo ormai avviandoci alla pace», ha dichiarato a conclusione dei lavori il primo ministro, Rachid Karame, aggiungendo che il governo tornerà a riunirsi oggi, pe* stabilire «1 provvedimenti che dovranno stabilizzare la situazione di sicurezza, riaprire le comunicazioni, 11 porto e l'aeroporto, e ripristinare la normalità nel Paese». La seduta di ieri è stata il primo incontro diretto tra i «signori della guerra» libanesi dall'inizio del conflitto, nel 1975. Finora, gli unici contatti collegiali erano avvenuti in Svizzera, a Ginevra e poi a Losanna, con l'arbitrato della Siria e dell'Arabia Saudita. Su dieci ministri, nove hanno partecipato alla prima seduta del governo convocata dal presidente del Consiglio Rachid Karame. La riunione è stata boicottala dal responsabile della Difesa, Abdallah Rasi, die non è d'accordo con la composizione del governo. C'erano, invece, i capi dei cristiani conservatori, Pierre Gcmaycl e Camille Chamoun, dei drusl Walid Jumblatt e de- gli sciiti Nabih Beni. Presiedeva la riunione il capo dello Stato Amin Gemayel, che ha invitato tutti a «voltare pagina, farla finita con la guerra e operare per la ricostruzione». I lavori si sono svolti a Bikfaya, la città natale di Gemayel, in un palazzo costruito nel 1843 dal monaco-architetto italiano Monassina per un principe libanese. Bikfaya si trova a 16 chilometri da Beirut nella provincia del Metn al confine tra il territorio in mano alle milizie cristiane e quello controllato dai guerriglieri drusi e dalle truppe siriane. La sede è stata scelta dopo il rifiuto di Jumblatt e Beni di recarsi nel palazzo presidenziale di Baabda, nel cuore della zona cristiana. II primo ministro è arrivato in elicottero con i colleghi musulmani di governo. Jumblatt ha preferito perconere in auto la tena dei drusi, mentre i ministri cristiani hanno scelto l'itinerario presidiato dalle milizie della loro parte. La seduta di ieri è stata definita «storica» dalia radio li¬ banese per il semplice fatto di essere avvenuta. Ma, prima ancora che la situazione a Beirut si sia normalizzata, Karame potrebbe trovarsi di fronte a una nuova emergenza. Secondo voci insistenti, Israele sta preparando per i prossimi giorni un ritiro parziale delle sue truppe dal Sud del Libano. Questa mossa potrebbe innescare nuovi regolamenti dei conti nella provincia dell'Iqlim Kharrub, dove i cristiani sono alle prese con t drusi, e nella città di Sidone che diventerebbe tena di nessuno. Il ritiro israeliano dallo Chouf, nel settembre scorso, era stalo il segnale d'inizio per una prova di forza fra cristiani e drusi. Nel Paese la tensione è sempre alta e, ieri, il fratello del primo ministro è stato aggredito e percosso dagli uomini di un gruppo armato a Tripoli, nel Nord del Libano. Maan Karame, fratello minore di Rachid, è un uomo di affari multimilionario molto noto in Libano. (Ansa)

Persone citate: Abdallah Rasi, Amin Gemayel, Camille Chamoun, Consiglio Rachid, Gemayel, Jumblatt, Rachid Karame, Walid Jumblatt