Guadalcanal un giorno col Papa Il governatore delle Salomone condanna i tesi H nel Pacifico

Guadalcanal un giorno col Papa Il governatore ielle Salomone condanna i tesi H nel Pacifico Guadalcanal un giorno col Papa Il governatore ielle Salomone condanna i tesi H nel Pacifico HONIARA (Isole Salomone) — Otto ore a Guadalcanal, con incontri In due campi sportivi, in un carcere, alla residenza del governatore, In casa del vescovo, In cattedrale e in un ospedale: questa la giornata del Papa in un'Isola del Mari del Sud. Sudato e paziente, tra 1 32 e 1 37 gradi all'ombra, egli è venuto a conoscere questi popoli e la vita, dei missionari più lontani da Roma, giungendo ad elogiare, insieme, 1 predicatori anglicani e cattolici, 1 Metodisti e gli Avventisti del Settimo Giorno, venuti a portare il Vangelo e capaci di vivere in armonia. Il governatore, Baddelly Davesl, del piccolo stuto, che ha 230 mila abitanti ed e indipendente dal 1978, ha colto l'occasione della presenza papale e di tanti pellegrini venuti anche dalle isole francesi della Nuova Caledonia, per dare l'allarme sui rischi dell'inquinamento nucleare in questa zona pescosissima e Incantevole e chiedere solidarietà internazionale nel com¬ battere gli esperimenti atomici nel Pacifico. Il Papa, accolto da suggestive danze tribali in una festa sul prato del campo di baseball di Honiara poco dopo aver baciato li suolo, non si aspettava forse la denuncia del pericoli nucleari, con accuse precise alla Francia e al Giappone; tanto che nel discorso di risposta al governatore, preparato In anticipo, non vi ha fatto cenno. Dopo l'annuncio di relazioni diplomatiche tra Isole Salomone e Santa Sede, decise nella speranza di accrescere la solidarietà del massimi gruppi religiosi mondiali, 11 governatore ha detto al Papa: «Come vede. Santità, la nostra sopravvivenza futura dipende largamente dalle nostre ricche risorse marine e dal giusto sfruttamento di esse». Intanto lo stesso governo ha vietato l'attracco nel porti delle Salomone d'ogni nave a propulsione nucleare. In queste isole che furono teatro tra gennaio e maggio 1942 del più furioso scontro tra giappone¬ si e americani per 11 controllo del Sud Pacifico, le popolazioni ne uscirono più che decimate. Nell'omelia della messa in un altro campo sportivo, 11 Papa ha rievocato le tragedie della seconda guerra mondiale, nelle quali .anche la maggior parte del missionari fu uccisa o costretta a partire», in riscontro con la vitale rinascita degli anni recenti. Pure se i cattolici sono nelle Salomone una minoranza, del 17 per cento, 11 Papa si è rallegrato per la pace fattiva tra 1 diversi gruppi religiosi e le tribù delle molte Isole. Ha poi visitato anche 11 carcere dell'isola, fermandosi a parlare con 1 detenuti In uno spiazzo tra giganteschi alberi del tropici. In serata ha ritardato di dieci minuti la partenza dell'aereo por soffermarsi con 1 malati all'ospedale. Era buio quando è risalito a bordo del piccolo «Fokker» per far ritorno in Papua Nuova Guinea. Oggi sarà In Thailandia, ultima tappa di questo giro del mondo, (Ansa)