I 119 dissidenti jugoslavi al ministro «Verità sul caso Radovic o dimissioni»

119 dissidenti jugoslavi al ministro «Verità sul caso Radovic o dimissioni» L'uomo morto dopo la retata che ha portato in carcere anche Gilas 119 dissidenti jugoslavi al ministro «Verità sul caso Radovic o dimissioni» Belgrado — Nella petizione inviata martedì al ministro degli Interni Stane Dolane, 119 esponenti del dissenso Jugoslavo, fra 1 quali noti scrittori e docenti universitari, chiedono «una severa istruttoria che porti davanti ai giudici gli eventuali colpevoli della morte di Radomir Radovic*. o l'assunzione da parte sua di «tuffa la responsabilità politica per l misfatti compiuti dal suoi dipendenti- o dagli agenti della polizia politica che arrestarono Radovic insieme con Mllovan Gilas e altri 26 Intellettuali a Belgrado, 1120 aprile scorso. La lettera continua: «Se opterà per questa seconda alternativa, non le resta, compagno Dolane, che dare le dimissioni, e non soltanto da ministro degli Interni, ma anche dalla carica di membro della Presidenza collegiale della Federazione ("nella quale sarà Insediato il 15 maggio prossimo;, poiché un membro del più alto consesso del nostro Paese — ne converrà — non può essere un uomo che ha sulla propria coscienza politica una giovane vita umana*. Tra 1 firmatari figurano 1 professori Miha j lo Markovic e Zagorba Qolubovlc, gli scrittori Dobrlca Cioslc, Antonlje Isakovlc, Dragoslav Mihajlovlc, sette membri dell'Accademia serba di Arti e Scienze, 11 pittore e regista Micia Popovlc, 11 generale medico Oojko Nlkolis. La petizione lascia Intendere che Dolane era stato messo al corrente, la mattina del 20 aprile, del progetto di Irruzione — avvenuta la sera — nell'appartamento del giornalista e filosofo Dragomlr Olujlc, dove avvennero gli arresti; e che «di certo» egli è al corrente del fatto che -durante gli Interrogatori e gli accertamenti su singole persone sono state esercitate violenze e varie forme di ricatti»; uno del fermati, Jovica Mihajlovlc, ha presentato una de- nuncia alla magistratura sulla base del referto di un chirurgo di Belgrado. Prosegue 11 documento: .Pensiamo che esista il fondato dubbio che durante l'interrogatorio del defunto Radomir Radovic siano state usate simili forme di violenze, e che queste siano le vere cause all'origine della sua tragica fine. E poiché esiste il dubbio che sia stato commesso un grave atto criminoso — cioè l'estorsione di prove e l'induzione al suicidio—chiediamo a lei, nel modo più energico, un'energica istruttoria». Oli esponenti del dissenso chiedono quindi a Dolane di chiarire «una volta per sempre* se la polizia possa compiere perquisizioni e arresti e tenere in prigione 1 •sospettati* di reati politici senza 11 preventivo ordine del giudice istruttore; se l'arresto possa essere consentito per -colloqui cosiddetti informativi*, e se «certe persone possano essere private della libertà senza alcuna spiegazione e senza un documento scritto*; se gli agenti della polizia politica si servano di costrizioni psicologiche e violenze fisiche per estorcere le deposizioni degli arrestati. Sostiene Infine che esiste -l'obbligo, di divulgare attraverso 1 mezzi d'informazione 1 risultati dell'istruttoria.

Persone citate: Dragoslav Mihajlovlc, Gilas, Markovic, Miha, Mllovan Gilas, Radomir Radovic, Radovic, Zagorba Qolubovlc

Luoghi citati: Belgrado