Una selva di antenne per studiare la Terra

Una selva di antenne per studiare la Terra Una selva di antenne per studiare la Terra Nel Centro ricerche di Montalenghe dove è stato registrato il terremoto - In contatto con il Meteosat anche per la temperatura della crosta terrestre - Americani e giapponesi pensano di sfruttarla per prevedere i sismi Il sismografo che nel Centri regiovale studi sulte telecomunicazioni e sulla radiopropagazione di Montalenghe, a pochi chilometri da Ivrea, ha sentito il terremotò dell'Italia centro meridionale della notte scorsa ha registrato l'ultima scossa ieri mattina verso le 6. La domanda al prof. Giovanni Ferrerò che con la moglie Leonilde lo gestisce è quella che tutti si pongono: • E'possibile prevedere i terremoti? L'ultimo di San Francisco pare fotte stato annunciato dai sismologìa». Risponde: •In California la Faglia di Sant'Andrea è tenuta sotto controllo da almeno CO0 sismografi tensibilissir.ti. Comunque americani e giapponesi pensavo che sia possibile fare previsioni anche rulla base della variazioni di temperatura della crosta terrestre e lavorano tu questa ipotesi: Anche lui lavora, nella sua casa-laboratorio dipinta di giallo {.Eli miglior i- s't'.ichìa, cuoi- te entrasse, una mosca tra queste appo-1 recchlature») captando le ri-' levazioni della temperatura della crosta terrestre che il Meteosat — il satellite fermo sull'Equatore a 37.700 chilo¬ metri di quota — fa con radioonde e raggi infrarossi. | Si, perchè il Centro, controllato dal ministero delle Poste, è nato come strumento per le telecomunicazioni e lo studio che le perturbazioni atmosferiche hanno su di esse. Cosi nel cortile erboso della casa si innalzano antenne paraboliche, a ombrello, a stilo, a filo che inseguono 1 satolli americani e sovietici e ne captano le trasmissioni di dati e di fotografie. E poi che ne fate? •Facciamo bollettini e li trasmettiamo a chi li vuol conoscere; abbiamo scambi con Osservatori e Università, per esempio l'Osservatorio Ximenlano di Firenze, la Facoltà di Architettura del Politecnico qualche volta ci interpella, siamo in continuo contatto con gli aeroporti e con i militari: Per esemplo, l'individuazione delle radio che disturbavano le comunicazioni dell'aero-' porto di Caselle è stata fatta con un'antenna del Centro; ogni gloro vengono lanciati bollettini per 1 naviganti; un termometro elettronico sensibile al centesimo di grado che rileva automaticamente la temperatura secondo i tre parametri internazionali, cioè al suolo, a 70 centimetri e a un metro e mezzo, consente di formulare ipotesi meteorologiche per nebbia e brinate su un'ampia zona che può arrivare fino a Milana Tutto questo con la collaborazione di volontari, «sotto l'egida del Consiglio nazionale delle ricerche» ma senza una lira di contributo. La Regione probabilmente ignora 1' esistenza di questo centro che funziona da 30 anni o se non lo ignora certo lo ha dimenticato. • L'Enel ci considera clienti sciuponi e ci fa pagare la molta energia che consumiano alla tariffa massima. Ma la leggera polemica finisce qui n prof. Ferrerò mostra per concludere, Tappa-, recente radiotrasmittente di emergenza. In caso di calamità con interruzione di telefoni e energia elettrica può esser messo in funzione in minuti, con pile o con un gruppo elettrogeno. Un con tro di protezione civile. Domenico Garbarlno VHHP HHprof. Giovanni Ferrerò e la moglie in una delle cale di controllo

Persone citate: Domenico Garbarlno, Giovanni Ferrerò, Milana, Tappa

Luoghi citati: California, Firenze, Italia, Ivrea, Montalenghe, San Francisco