Compromesso raggiunto nella Cgil ma restano equivoci sugli scioperi

Compromesso raggiunto nella Cgil ma restano equivoci sugli scioperi Tra comunisti e socialisti un'intesa che salva ia proposta Lama-Dei Turco Compromesso raggiunto nella Cgil ma restano equivoci sugli scioperi ROMA — E' stata evitata la frattura esplicita nella Cgil, però non si può affermare che si è tornati ad una salda unita. Infatti, il compromesso contiene aree di equivoco che potrebbero determinare altri scontri a breve scadenza non soltanto tra la maggioranza comunista e la minoranza socialista ma nell'ambito stesso della componente comunista tra i duri» ed 1 «possibilisti». Il fatto politico di maggiore rilievo è che è stata «solvuta. la proposta Lama-Dei Turco che nel giorni scorsi era stata contestata in alcune regioni. In pratica il recupero del punti di contingenza tagliati dovrebbe essere virtuale, cioè stornare nel salario come base di partenza» per le trattative sulla riforma della struttura delle retribuzioni che si dovrà svolgere con il governo per i dipendenti pubblici e con gli Imprenditori per le aziende private. E noto che con il taglio dei tre punti di contingenza la copertura media dei salari dall' inflazione è scesa al 45 per cento; prima del decreto era del 65 per cento circa. Nel momento in cui l'esecutivo della Cgil si riconosce nella proposta Lama-Dei Turco si elimina il principale motivo di scontro all'interno della confederazione tra co¬ munisti e socialisti e si reca anche un contributo ad una discussione meno rissosa in Parlamento sul decreto bis La riprova di questa scelta della Cgil sarà immediata; per oggi, infatti, è in programma l'incontro dei diri¬ genti della Cgil con i gruppi parlamentari del pel e del psl. Le «^onc d'ombra» riguardano il secondo punto: quello delle lotte. Nella relazione che Trentin ha fatto all'esecutivo i margini di equivoco sono rimasti e sono stati tacitamente accettati. E' certo che agitazioni ci saranno ancora ma con 'piattaforme» che non dovrebbero più avere il carattere di contestazione a Lama-Dei Turco. Si parlerà, invece, di occupazione, di equo canone, di recupero fiscale, di assegni familiari, eccetera. Ciò anche se ieri a Bologna 1 comunisti della Cgil e 11 ^coordinamento dei consigli- hanno attuato uno sciopero con comizio in Piazza Maggiore dove Mario Bettlnl, segretario comunista della Camera del Lavoro, ha affermato che «i tre punti di contingenza tagliati non possono andare perduti» In Piemonte, è noto, la maggioranza comunista della Cgil ha deciso uno sciopero (in data da stabilirsi) contro il decreto bis. La motivazione scritta nel documento che ha provocato l'abbandono del direttivo da parte del socialisti piemontesi dice: «Lo Cgil indirà una giornata di lotta regionale con sciopero attorno alla metà di maggio per riproporre al governo ed al Parlamento, nella nuova fase che si è aperta, l'obiettivo di una ulteriore profonda modifica del decreto ette consenta, in primo luogo, il recupero dei punti di scala mobile tagliati: Per discutere il «caso Piemonte» oggi i segretari regionali Bertinotti (comunista) e Ccrfeda (socialista) avranno a Roma un incontro con la segreteria della Cgil. La seduta dell'esecutivo cominciata nel tardo pomeriggio di ieri con la relazione Trentin concordata unitariamente. Nella mattinata c'erano state riunioni separate del comunisti e del socialisti ed un incontro di segreteria. Decisivo per il compromesso viene giudicato l'atteggiamento assunto dal comunisti (lunedi alle Botteghe Oscure) di «salvare» la proposta Lama-Dei Turco. Le iniziative di lotta da decidere sono, secondo Trentin, «a sostegno della piattaforma complessiva che dovrà scaturire e che non riguarda soltanto il reintegro dei punti tagliati». In particolare Trentin ha proposto alcuni punti specifici. 1) Reintegro dei punti tagliati «come base di partenza della trattativa per la riforma della retribuzione-; 2) Mantenimento nella retribuzione dell'eventuale quarto punto di maggio anche se c'è disponibilità ad utilizzarlo in altre forme, come il miglioramento degli assegni familiari; 3) Inserimento nel decreto delle norme di correzione fiscale qualora 1' inflazione del 1984 superasse il tetto del 10 per cento; 4) Ritiro dei provvedimenti in materia di ticket sui medicinali; 5) Inserimento del blocco dell' equo canone, eccetera. I -fl/uioo S*irg4oiI>#ywchi Carmagnola presidente Assograficì TORINO — Il nuovo presidente dell'Associazione Industriali grafici della provincia di Torino è Giovanni Carmagnola, contitolare della Stamperia Artistica Nazionale, una tra le aziende private leaders nel settore della carta stampata, fondata quasi ses sant'anni fa e che conta oggi circa 160 dipendenti. Bruno Tremili, segretario confederale della Cgil

Persone citate: Bertinotti, Bruno Tremili, Giovanni Carmagnola, Lama, Trentin

Luoghi citati: Bologna, Piemonte, Roma, Torino