Gli attentati al Papa e a Walesa dovevano normalizzare la Polonia di Guido Rampoldi

Gli attentati al Papa e a Walesa dovevano normalizzare la Polonia Questo il filo conduttore della requisitoria del pm Antonio Albano Gli attentati al Papa e a Walesa dovevano normalizzare la Polonia Ali Agca avrebbe detto la verità a proposito dei bulgari, dei quali viene chiesto il rinvio a giudizio - Perché il turco non fu aiutato a fuggire? - Le conferme di Luigi Scrìcciolo ROMA — Il piano per eliminare Lech Walesa a Roma e 11 tentato assassinio del Papa avevano come obiettivo la normalizzazione della Polonia, avvenuta mesi più tardi con il golpe del generale Jaruzelsky: quella che prima era solo congettura di alcuni osservatori diventa l'Ipotesiguida nella requisitoria del sostituto procuratore generale Antonio Albano, pubblico ministero nell'inchiesta. Per l'attentato contro Giovanni Paolo II Albano ha chiesto 11 rinvio a giudizio del funzionari bulgari Serghej Antonov, in carcere da 18 mesi, Vassllev Kolev e Teodor Aivazov (entrambi, rimpatriati per tempo, 6ono considerati latitanti dalla giustizia italiana) e di altri imputati turchi, legati all'organizzazione di estrema destra «Lupi grigi»: 11 trafficante Beklr Celenk, che si trova a Sofia; Orai Cellk, latitante; Omar 13egei e Sedar Celebi, detenuti in Italia. La requisitoria è stata depositata ieri mattina insieme con gli atti dell'Inchiesta: un totale di 20-25 mila pagine, che gli uscieri del tribunale hanno prelevato dagli armadi del giudice Martella per trasportarli sui carrelli al piano di sopra, nella cancelleria. Adesso quella massa cartacea è a disposizione del difensori (11 costo delle copie si aggira sul 13 milioni) per le controdeduzlonl. Poi spetterà al giudice Martella decidere; il processo si svolgerà forse nel prossimo autunno. La deposizione di Agca, che riempie da sola centinaia di pagine, sarebbe dunque attendibile. L'unico interrogativo cui 11 sicario turco e l'inchiesta non hanno potuto offrire una risposta è perché, subito dopo il ferimento del Papa, non scattò il plano di fuga predisposto, In piazza San Pietro il pomeriggio del 13 maggio 1981 c'era Orai Celik e c'erano probabilmente anche altri complici di Agca: ma non intervennero e 11 sicario, bloccato da una suora americana, fu arrestato. Autorità bulgare hanno sollevato più volte, e anche di recente, un altro quesito: perché Antonov non rimpatriò dopo l'attentato, né dopo la perquisizione alla Balkan Air, di cut era caposcalo? La risposta di Sofia è che Antonov è innocente, dunque non La camorra in Puglia venti arresti BARI — Si è conclusa con 20 arresti ed una sessantina di perquisizioni domiciliari e nelle carceri pugliesi l'operazione anticamorra avviata dal carabinieri della legione di Bari nella notte tra domenica e lunedi. Le Indagini sono cominciate In seguito alla scoperta — per la prima volta in Puglia — di due associazioni organizzate sul modello camorristico, una operante a livello regionale, la «nuova camorra pugliese», ed una nel Salente «la famiglia salentimi libera»; sono stati Inoltre notificati in carcere 17 ordini e mandati di cattura. v'era motivo che scappasse. Ma per 1 magistrati italiani 11 funzionario bulgaro restò In Italia convinto che non sarebbe mal stato riconosciuto da Agca: nel plano avrebbe svolto un ruolo marginale («autista» di Agca, Kolev ed Aivazov) e 1 suoi contatti con il sicario turco sarebbero stati fuggevoli. Albano esclude che Agca sia stato «imbeccato» in carcere, come sostiene il governo di Sofia, che parla di complotto. L'Ipotesi è stata valutata, non è emerso nulla; e se «complotto» vi fosse stato, i servizi segreti l'avrebbero organizzato meglio. Agca dunque ha raccontato la verità: lo proverebbero tra l'altro riscontri nella deposizione di Luigi Scricciolo, accusato di spionaggio in favore della Bulearia, e parziali ammissioni di Antonov. L'Inchiesta del giudice Imposìmato su Scricciolo ha offerto un contributo importante. L'ex sindacalista della UH e Agca hanno riconosciuto gli stessi volti su un album di presunte spie bulgare preparato da Imposimato. Scricciolo ha ammesso che 11 funzionario bulgaro Ivan Dontchev, anch'egli rimpatriato, cercò di ottenere da lui Informazioni sul viaggio di Lech Walesa a Roma; Agca ha confermato l'interessamento dei suol presunti «datori di lavoro» bulgari per la visita del leader di Solidarno.se ed ha parlato di un piano, poi abortito per difficoltà tecniche. Infine, nella sua inchiesta, Imposimato arrivò ad un appartamento In via Oalllani, dove, secondo gli inquilini del palazzo, si riunivano una volta la settimana i funzionari bulgari effigiati nell'«album delle spie». Antonov ha ammesso di aver partecipato a quegli incontri, che secondo lui avevano solo carattere conviviale. Per Agca, Invece, in via Galliani si preparò rat-, tentato al Papa. Agca avrebbe mentito slitti; una Boia circostanza: attribuì ad Antonov un ruolo di spicco nel piano per eliminare Walesa, e in seguito ritrattò. Secondo Albano il sicario turco dev'essere rinviato a giudizio per calunnia, anche se l'omicidio del leader di SoUdarnosc venne progettato davvero. Secondo il pubblico ministero, andrebbero invece prosciolti Scricciolo e il suo collega della Uil Salvatore Scordo, 1 quali avevano ricevuto una comunicazione giudiziaria per il complotto antiWalesa. Guido Rampoldi