Cabrini è stato la base (gioco, allegria,serenità)

Cabrini è stato la base (gioco, allegriaj serenità) Cabrini è stato la base (gioco, allegriaj serenità) TORINO — Antonio Cabrini è a quota cinque (scudetti) ed in buonissima compagnia. Domenica lui e Tardetti hanno raggiunto Bonìperti, Cali-' garis, Cesarini, Morini, Orsi,' Rosetta, Spinosi ed i due Varglien. In testa atta classifica c'è, meritoriamente, Beppe Furino con otto titoli tricolori: ma se c'è un bianconero che può raggiugere e battere il Furia, questi è proprio Cabrini. Compirà 27 anni l'8 ottobre, ha ancora tante stagioni di calcio davanti. Da giocare nella Juve, è ovvio, dove ha messo le radici nel 1976. In un campionato pieno di osanna agli assi stranieri, ai loro gol, al loro contributo allo spettacolo, il calciatore dell'anno sulla base del semplicissimo rapporto presenzerendimento è però lui, l'Antonio. I conti quadrano anclie sulla facile classìfica dei voti sommati dai bianconeri gara per gara. E' ancora Cabrini il migliore in una squadra nella quale molti lianno dato moltissimo. Ci siamo appassionali, du rante la stagione, alle inven zlonl di Platini, agli slanci rabbiosi di Boniek, per la ri salita verso il suo miglior gioco di Tardetti, per la sicurezza di Tacconi, i sacrifici di Rossi, il dinamismo (e non solo quello) di Bonini, la maturità sempre ptù evidente di capitan Scirea. Ma Antonio Cabrini ci ha sempre entusiasmato. Se dovessimo indicare l'elemento-chiave per il ventunesimo scudetto sceglieremmo il piii forte terzino d attacco del nostro football. Una sera, tra Fiumicino i Caselle, abbiamo parlato c lungo con Platini della sua vita italiana, della Juve e del nostro calcio. Discorsi a ruota libera, fuori dalla routine del rapporto normale calciatoregiornalista. Il campionato piace ed appassiona Micliel, ma una cosa non ci perdona partendo dall'attività dei giovanissimi: la nostra mania della specializzazione dei ruoli. E, in quell'occasione, per portare un esempio disse: «Vedi, uno come Cabrini fos se nato in Francia non passe rebbe la carriera essendo il miglior difensore sinistro In patria, e credo nel mondo. Pensa ad un Cabrini mediano, centrocampista, pensa cosa sarebbe». Posto che Platini vede giustamente nel centrocampo il motore di ogni squadra, il giudizio che sa di critica alle abitudini italiane diventa un apertissimo elogio per Antonio. Meritalo. Compiuti i ventisei anni, diventato papà di Martina (questo, il vero traguardo) Cabrini ha disputato la sua migliore stagione, dal Mundial argentino ad oggi. Quello che gli si vede fare in campo non è da sottolineare: difesa, attacco, cross, tiri, quattro gol, il gioco aereo come qualità rara (ai suoi livelli). Questa è la facciata. Ma dietro c'è tutto quanto lo spinge. L'allegria e la pulizia del carattere, doti mai apprezzate abbastanza. Lo slancio da ragazzino all'esordio, la cortesia (con tifosi e giornalisti), la spontaneità die mai lo fa cadere negli atteg¬ giamenti di professionista annoialo comuni a molti calciatori. Sono tutti suoi segreti, segni clie lo distinguono. La Juventus ha avuto dal miglior Cabrini una grossa spinta. Lo sa Trapattoni, lo sanno i compagni. Non è sicuramente per nazionalismo che lo poniamo davanti a Platini in una meditata classifica di rendimento. Anclie la Nazionale ha dato ed avuto moltissimo da Antonio. Gli ha dato i gradi di capitano, ha avuto tutte le cose die abbiamo già ricordato, e che rendono meno arduo il delicato momento del rinnovamento azzurro. Alla fine della partita conAAvellino, Cabrini a chi gli chiedeva a caldo cosa provava, ha risposto: «Una grande gioia, ma tanta voglia di vincere il ventiduesimo». Detto da un altro, saprebbe di posa. Detto da Antonio Cabrini è un semplice impegno per il prossimo anno. Bruno Perucca 3 'l'orino. Antonio e Consuelo Cabrini l'altra notte al Pik Up: nel corso della festa bianconera, Furino portato in trionfo da compagni e tifosi ha sbattuto il capo contro un lampadario fi procurandosi una leggera ferita al capo suturata con tre punti

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