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Una legge regionale per dar lavoro Una legge regionale per dar lavoro La Commissione centrale per l'Impiego dovrebbe dare II via oggi al plano per l'occupazione in servizi di pubblica utilità promosso da Comune e Regione per 700 disoccupati a reddito zero. «Per gli altri 650 posti nel resto del Piemonte — dice l'assessore regionale al lavoro, Tapparo — dobbiamo attendere 11 finanziamento della Comunità europea. Speriamo decida presto. Nel frattempo ci sono Comuni e comunità montane che, con fondi propri, potrebbero dare avvio a lavori di pubblica utilità. Impiegando alcune centinaia di disoccupati o cassintegrati. «Ma la legge è dura: o vengono assunti o si costituiscono In cooperative» dice ancora Tapparo. Cosi ha presentato alla giunta, che l'ha approvato, un disegno di legge che, riferendosi alla normativa nazionale del cantieri scuola, disciplina la loro formazione In Piemonte. La durata di ogni cantiere va da due a sei mesi, con possibilità di raddoppio del tempo per una volta sola; 5 giorni di lavoro la settimana per 7 ore gior¬ naliere, 30 mila Ure lorde al giorno. La partecipazione è volontaria attraverso bandi di concorso; I cantieri sono comunque finalizzati alla formazione professionale. «Nel senso — spiega ancora Tapparo — che se si lavora a una slstemazlne idrogeologlca con macchine movimento terra, si può imparare a usarle anche in futuro; o se si lavora al recupero di beni comunali (e In vai di Susa sono moltissimi, che vanno In degrado) facendo II muratore o il carpentiere o l'Idraulico o l'elettricista, sarà un'esperienza formativa». Il problema è urgente, una legge regionale sappiamo tutti quanto tempo impiega per essere approvata dal Consiglio e poi dal commissario di governo. «Proprio nel giorni scorsi — conclude l'assessore — l'opposizione ci ha accusati di non avere grandi cose da proporre. Questa è una proposta e noi chiediamo alla IV Commissione di discuterla subito e portarla In aula al più presto. Sarebbe possibile approvarla entro il mese».