Reagan scrive a Craxi opportuno stare uniti

Reagan scrive a Craxi opportuno stare uniti Sui missili lettera personale del presidente Usa Reagan scrive a Craxi opportuno stare uniti Senza attendere la nota annunciata dal presidente del Consiglio, il capo della Casa Bianca ribadisce il «no» a qualsiasi moratoria - Forse domani Consiglio di Gabinetto per la risposta italiana ROMA — Senza aspettare il messaggio di spiegazioni del governo italiano che gli era stato preannunciato, Ronald Reagan ha scritto una lettera a Bettino Craxi sugli euromissili. Appena rientrato a Roma dagli Usa, l'ambasciatore americano In Italia, Maxwell Rabb, ha portato il documento della Casa Bianca a Palazzo Chigi. Craxi era a Milano: Rabb è stato ricevuto dal consigliere diplomatico del presidente, Badini, che sabato aveva compiuto un passo ufficiale di protesta nel confronti del governo americano, per la reazione con cui aveva liquidato, in un primo commento, la proposta di Craxi per una ripresa della trattativa a Ginevra e un congelamento delle installazioni missilistiche. Dopo questo primo, teso scambio diplomatico, c'è stata — sabato — una lettera del segretario di Stato Shultz ad Andreottl. E ieri, per la seconda volta in tre giorni, è arrivato un altro messaggio dagli Usa, questa volta scritto da Reagan e indirizzato personalmente a Bettino Craxi. Washington segue dunque con attenzione e forte preoccupazione l'iniziativa del governo italiano per riprendere il filo del negoziato con l'Est E un'altra preoccupazione si è aggiunta ieri, dopo i primi, secchi «no- dell'amministrazione americana ad ogni ipotesi di moratoria, comunque formulata: riguarda 11 rischio di un deterioramento del rapporti politici con l'Italia, di un rialzo di tensione troppo brusco, con il pericolo di incrociare le inquietudini di altri governi europei e di turbare cosi la strategia del rapporti tra gli Usa e gli alleati. Di questo ha parlato Rabb con il suo interlocutore a Palazzo Chigi. E di questo parla anche la lettera di Reagan, che contiene una sorta di riepilogo della posizione americana sul missili, ma è più argomentata e articolata del documento di Shultz alla Farnesina. Il tono è appunto quello, diretto, di un messaggio personale, che punta a superare la piccola crisi politico-diplomatica di questi giorni, anche se ribadisce, nelle conclusioni, la necessità di mantenere ferma e unitaria la posizione occidentale riguardo alla trattativa e ad ogni suo possibile sviluppo. Craxi, immediatamente in formato del messaggio, ha deciso che risponderà giovedì, con la lettera che già aveva annunciato e che verrà discussa e definita in una sede collegiale di maggioranza o di governo (Consiglio di gabinetto o Consiglio del ministri); in questa occasione verranno affrontati anche 1 nervosismi, le critiche e le polemiche suscitate dall'iniziativa di Cra'i. «Ho fatto a Lisbona, in una conversazione con il premier portoghese, una riflessione che avevo già fatto molte volte in precedenza in diverse sedi e in diverse circostanze, in Italia e all'estero — ha precisato ieri Craxi —.La riflessione, divenuta pubblica, non poteva non far discutere. Purtroppo molti di coloro che ne discutono, lo fanno senea riflettere: Un invito a non insistere nelle polemiche. Ma anche ieri, prl e de confermavano le loro riserve. Per il vicepresidente del Consiglio Forlanl si può lavorare per una ripresa de) negoziato ma «devono essere ben chiari i dati di partenza e gli obiettivi di pace, sicurezza e autonomia'. Per il ministro della Difesa Spadolini (che ieri ha avuto un colloquio telefonico con Craxi) ogni Iniziativa va definita «in sede atlantica- e nel rapporto 'Costante- con gli Usa, per evitare la paralisi delle relazioni internazionali, ma anche -iniziative autonome- che offrano all'Est un'immagine ••di scarsa coesioneEzio Mauro