La Francia chiede meno gas russo

La Francia chiede meno gas russo Importerebbe circa un miliardo di metri cubi contro una previsione di 5 La Francia chiede meno gas russo PARIGI — Gaz de France (Gdf). l'ente di Stato per l'energia, ha reso noto che nelle prossime settimane avvlerà negoziati con l'Urss per la riduzione dell'ammontare di gas naturale attualmente Importato in base a contratti a lungo termine. Tali contratti consentono alla Gdf di rallentare il ritmo delle Importazioni a livelli minimi segreti ma, a quanto è dato di capire, pagando per l'intero ammontare contrattato. Un portavoce della Gdf ha definito i prossimi negoziati di «routine» notando che nel due accordi in vigore con l'Urss sono previste consultazioni periodiche sull'adeguamento di prezzi e quantitativi. Secondo i plani originari, la Gdf avrebbe dovuto importa¬ re 5 miliardi di metri cubi di gas sovietico nell'anno in corso, parte del quali attraverso 11 gasdotto siberiano. Stando a fonti industriali, si prevede che il gas siberiano importato In Francia nell'anno sarà me- no di un miliardo di metri cubi. Un funzionarlo della Gdf ha dichiarato che non è stata ancora fissata la data del negoziato, che si ritiene concernerà anche le condizioni di prezzo. Il prezzo del gas sovietico è ancorato a un paniere di prezzi di mercato del prodotti petroliferi. Nulla Ìndica che la Gdf tenterà di rinegoziare 11 prezzo base stabilito nel contratto; a quanto è dato di capire, la Gdf avrebbe accettato un prezzo base di 5,50-5,70 dollari per milione di Btu (Bri t i sh thermal unlt), un valore nettamente più elevato rispetto al 4,65 dollari per milione di Btu che, secondo esperti occidentali, 1 sovietici praticano In base ad accordi negoziati In precedenza. Il prezzo del gas siberiano equivale a un prezzo petrolifero di 34 dollari a barile ma 11 prezzo di riferimento stabilito dall'Opec è nel frattempo sceso a 29 dollari, suscitando seri dubbi sulla capacità di Mosca di difendere il prezzo del suo gas. L'Europa occidentale è attualmente alle prese con una forte eccedenza di gas, dovuta all'effetto concomitante della debolezza della domanda e della abbondanza delle disponibilità. Secondo esperti dell'Agenzia internazionale per l'energia (Aie), la domanda nel 1990 sarà di circa 11 20% inferiore alle stime fatte all'epoca della firma degli accordi fra nazioni dell'Europa occidentale e Unione Sovietica per la fornitura di gas

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