«Chiudere il Policlinico? Una pazzia» Ma per curarlo occorrono 80 miliardi di Ruggero Conteduca

«Chiudere il Policlinico? Una pazzia» Ma per curarlo occorrono 80 miliardi Primi, preoccupati, commenti al rapporto dei vigili del fuoco di Roma «Chiudere il Policlinico? Una pazzia» Ma per curarlo occorrono 80 miliardi ROMA —. Chiudere il Policlinico? Mi sembra un'ipotesi davvero assordata*. Il professor Mario Leoni, direttore sanitario del Policlinico Umberto I, non sembin per niente spaventato diti rapporto inviatogli dal comando provinciale dei vigili del fuoco. Nel documento, spedito anche al Rettore dell'Università e al presidente della USL Roma 3 da cui dipende la struttura ospedaliera, la situazione degli scantinati del padiglioni, già fatiscenti, viene definita allarmante. In particolare i vigili sottolineano lo stato di pericolo creato, all'interno dell'ospedale da impianti elettrici privi di messa a terra, da seminterrati ingombri di materiale infiammabile, da mancanza di lampade di emergenza con accensione automatica in caso di black-out, da assenza di segnali d'allarme collegati con una sala operativa. Ma non è tutto: secondo 11 rapporto del vigili 1 corridoi sarebbero talmente ingombri di attrezzature da rendere difficile l'accesso alle uscite di sicurezza. Mancherebbero, infine, porte tagliafiamme e il numero degli estintori sarebbe Inadeguato alla vastità degli ambienti. Insomma, ci sarebbe solo da sperare che non si verifichi al Policlinico ciò che è avvenuto tempo fa al Centro traumatologico della Oarbatella, dove morirono un primario e una suora soffocati nell'ascensore dal fumo di un incendio scoppiato nello scantinato. Oggi, un incidente potrebbe assumere al Policlinico proporzioni più catastrofiche. L'indagine all'Umberto I ed in altre cllniche convenzionate fu richiesta ai vigili del fuoco dai tre pretori, Amendola, Fiasconaro e Cappelli, che da mesi hanno messo sotto inchiesta la sanità pubblica a Roma e nel Lazio. Alla fine, dopo settimane e settimane di controlli nel perimetro del Policlinico e nel vari padiglioni, il rapporto è stato redatto. E si è subito rivelato preoccupante. Cosa succederà ora? •Succederà che l'Università, proprietaria degli immobili e delle strutture — precisa il professor Leoni — dovrà approntare tutte quelle misure anticendio indicate dai vigili. D'altro canto era inevitabile: il Policlinico è un ospedale che risente indubbiamente dell'invecchiamento. Sono passati ottantanni da quan do ai primi del Novecento entrò in fumione. Nei sette anni dacché sono direttore sanitario, avrò scritto un volume sulle necessità di avere impianti più moderni. Sarebbero stati sufficienti allora una decina di miliardi, oggi non so quanti ne occorreranno». Il conto, forse approssimato per difetto, è stato fatto dall'assessore regionale alla sanit fi Gigli: per mettere 11 Policlinico in regola con la legge antincendio servono perlomeno 80 miliardi. Ottocento milioni, in aggiunta al fondi precedenti e destinati all'impianto elettrico, furono stanziati alla fine dello scorso dicembre. Bisognerà reperirne altri 7200. Una cifra certo non indifferente considerata anche la crisi di liquidità nel settore sanitario. Sembra, però, che contatti siano già stati avviati fra l'assessorato alla sanità, la USL Roma 3 e l'Università, per correre ai ripari ed evitare la possibile chiusura del Policlinico. 'Ma è impensabile — insiste il professor Leoni —. Dove metteremmo i 2500 malati che mediamente sono ricoverati qui da noi? Ma, a parte il fatto quantitativo, occorre fare anche una consideratone qualitativa: una larga fetta della migliore medicina italiana è concentrata qui dentro. Il rapporto dei vigili non è ultimativo. Ansi è una comunicasione, direi costruttiva, che mette a fuoco certi problemi e ci indica le soluzioni. E poi, diciamo la verità, quanti miliardi Ita speso per il Policlinico l'Università negli ultimi tempi? Tanti. Abbiamo già sgombrato un padiglione di chirurgia per consegnarlo all'Università e che deve essere completamente ristrutturato. Altri due li consegneremo il mese prossimo. Si sta facendo tutto il possibile.. Ma la situazione al Policlinico non è che la punta di un Iceberg: l'inchiesta tuttora in corso da parte dei tre pretori ha messo in mostra una carenza quasi generalizzata nel settore sanitario. E spesso vergognosa: con scarsi indici di igiene e, si scopre ora, anche con bassissimi livelli di sicurezza. Come se non bastasse, ad aggravare la situazione ci si è messo da ultimo 10 sciopero dei medici ospedalieri i quali hanno fissato uno sciopero per giovedì 10 maggio. E ciò perché se non verrà rinnovata per tempo la convenzione con l'Università per 11 mantenimento in servizio dei medici ospedalieri, questi, che operano al Policlinico in regime di convenzione dovranno gradualmente lasciare i reparti che torneranno all'Università alla quale appartengono. Ruggero Conteduca

Persone citate: Amendola, Cappelli, Fiasconaro, Leoni, Mario Leoni, Umberto I

Luoghi citati: Lazio, Roma