Due solisti un'orchestra: gran concerto

Due solisti/ un'orchestra: gran concerto Al Conservatorio per l'Unione Musicale con Monetti e Marin Due solisti/ un'orchestra: gran concerto TORINO — Gran bel concerto, l'altra sera, al Conservatorio per l'Unione Musicale dove, accanto all'Orchestra da Camera Italiana diretta da Tiziano Severint, han fatto da protagonisti due solisti torinesi, la pianista Mariaclara Monetti e ti violinista Massimo Marin. Chi ha seguito il loro sviluppo in questi ulttmt anni può ora salutarne senza riserve la conquista di una prima, compiuta maturità: il dominio generale del pezzo come la cura del particolare rivelano una sensibilità interpretativa ormai perfettamente organica. Se ne è avuta la prova nel giovanile Concerto in re minore per violino di Mendelssohn die Marin ha eseguito con molto garbo, e siile sicuro; poi nel Concerto In do maggiore per pianoforte K. 246 di Mozart, di cui la Monetti ha colto tutta la grazia leggera e danzante, ma anche le inflessioni di lancinante malinconia die il genio del compositore ventenne sapeva infilare con la massima naturalezza entro le più brillanti manifestazioni della musica di società. Dopo l'intervallo i due soltsti si sono uniti nel Concerto in re minore per pianoforte, violino ed archi di Mendelssohn, anche questo un lavoro giovanile un poco disorganico ma molto interessante per la densità del discorso svolto dal violino e dal pianoforte che si lanciano in lunglie galoppate solistiche, lasciando all'orchestra una funzione di sfondo. Tratti accademici come gli interventi barocchizzantl in stile severo degli archi si accompagnano alle prime manifestazioni di una sensibilità compiutamente romantica: ed è qui che i due solisti hanno saputo integrarsi con energia, slancio, ma anche con l'intimità di un sincero lirismo. Sentitasi un po' appartata, l'Orchestra da camera italiana Ita voluto alla fine rifarsi, eseguendo molto bene la Sinfonia in mi minore n. 44 di Haydn dove il direttore Severini ha sfoggiato una elasticità e una precisione in grado di mettere in luce adeguatamente le qualità del complesso. Terminato quasi alle undici e mezzo, il concerto ha ri-, cevuto una accoglienza festosissima da parte del pubblico convenuto in buon numéfò al Conservatorio. p. gal.

Persone citate: Haydn, Mariaclara Monetti, Massimo Marin, Mendelssohn, Monetti, Mozart, Severini, Tiziano Severint

Luoghi citati: Torino